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Esco anche io dal bagno, lui è già sparito tra gli studenti che si aggirano nei corridoi.

Non nego di avere un po' di paura, in fin dei conti io non sono mai stato veramente legato a qualcuno se non per un'amicizia, non mi sono mai innamorato di nessuno, non ho mai sperimentato quel sentimento di cui tutti parlano come più bello persino di una scopata. Forse adesso è arrivato il momento giusto di concedere il mio cuore a qualcuno? Forse sarà proprio Taehyung quel qualcuno?

Mi dirigo verso la mia classe e vado a sedermi di fianco a Yoongi in ultimo banco. «Cazzo è quel sorriso, coniglio?» mi rivolge uno sguardo indagatore. «Taehyung» gli rispondo semplicemente, lui inizialmente mi osserva confuso, ma poi collega tutto e capisce.

«Oh, l'hai trovato finalmente» sorride anche lui «Già» ghigno. «Che vi siete detti?» chiede curioso «In realtà non molto» troppo impegnato a gemere di piacere, avrei voluto aggiungere ma mi trattengo; «Ha solo ammesso che gli piaccio» non faccio a meno di ridacchiare al ricordo del suo imbarazzo in quel momento

«Finalmente quel ragazzino si è riuscito a dichiarare»  sospira. «Jungkook lui è un bravo ragazzo, non un tipo da una botta e via, stai attento a non ferire i suoi sentimenti» aggiunge serio. «In realtà, anche se mi ha fatto quel pompino, lo avevo capito che era ancora innocente» mi viene spontaneo sorridere. «Non farlo soffrire» mi raccomanda e io annuisco.

Taehyung è speciale, diverso da tutti gli altri, e non è mai stata mia intenzione approfittarmi di lui. Questa volta sarà differente da tutte quelle scopate senza sentimenti, da ora voglio andare con calma con lui.

Ho pensato a come potrebbe essere un appuntamento romantico, ma io in realtà non ne ho mai organizzato uno vero e proprio, solo uscite con amici o con probabili culi da fottere.

Sono davvero in ansia come non lo sono mai stato, ho persino chiamato Jimin per chiedergli dei consigli, che lui ovviamente ha accettato ben volentieri di darmi, anche perchè siamo stati più di un'ora in chiamata e lui non la smetteva più di parlare. Forse non ho proprio sbagliato nel definirlo un logorroico.

In qualsiasi caso, ora mi sto preparando per la cena a lume di candela che ho organizzato appositamente per il nostro appuntamento. Non mi sono mai vestito in modo così elegante in tutta la mia vita devo dire, ma c'è sempre una prima volta. Giacca nera, camicia rigorosamente bianca e cravatta leggermente allentata al collo, dei pantaloni classici fascianti e scarpe nere.

Sono pronto per andare a prendere Taehyung.

Salgo sulla moto e sfreccio tra le strade della città. Il rosso mi aveva scritto in precedenza l'indirizzo di casa, quindi in dieci minuti arrivo davanti ad essa.

Suono al campanello e attendo l'unico ragazzo con cui desidero davvero avere un appuntamento romantico e non solo al fine di andarci a letto, dopo poco apre la porta e la sua bellissima figura fa capolino sulla soglia della porta.

Cazzo, mi appunto mentalmente di non promettere mai cose che so di non poter mantenere. Punto primo, Jungkook placa i tuoi ormoni una buona volta e non saltargli addosso, vuoi andare con calma con lui, dovrò ripetermi queste famose parole per tutta la serata se non voglio sfondargli il culo in mezzo a tutti.

Il problema più grande, oltre a quello che mi si sta formando nei pantaloni solo a guardarlo, è che non avevo tenuto conto del suo aspetto simile a un angelo disceso dal cielo, in aggiunta in questo momento non mi aiuta proprio per niente il fatto che sia vestito con solo una leggera camicia di seta rosa e dei jeans neri che stringono perfettamente le sue forme. Si infila un cappotto nero elegante ed esce di casa.

«Andiamo?» la sua voce mi risveglia dai pensieri poco casti che stavo facendo su di lui, annuisco e insieme ci avviciniamo alla moto. «So che non è il mezzo più romantico che-» mi blocca stampandomi un bacio sulla guancia e sussurrandomi all'orecchio un «Andrà benissimo».

Si avvicina a essa e tenta di salirci sopra, ma sembra molto impacciato nel farlo. Carino il suo culetto da questa prospettiva. «Non mi prendi in giro se ti dico che non sono mai salito su una moto vero?» sorride imbarazzato. «Wow seriamente? Non pensavo esistessero questi rari casi umani-» parlo ironico, ma lo schiaffetto che mi arriva sul braccio mi fa ridacchiare.

«Va bene, ti aiuto io» sorrido prima di girarlo, prendergli i fianchi, senza evitare ovviamente qualche toccatina anche al suo bel sederino tondo e a posizionarlo con facilità sopra alla moto. Gli allaccio il casco e poi mi infilo il mio.

Prima di partire gli ricordo «Tieniti stretto a me, se no rischi di cadere» le sue braccia vanno a stringere la mia vita e riesco a percepire il suo calore e il battito cardiaco accellerato a causa di questa posizione. Sorrido istintivamente, mi ci potrei abituare a queste sensazioni.

Le ruote girano sull'asfalto fino a far prendere velocità alla moto.

~

Lo so è solo un capitolo di passaggio, nel prossimo però ci sarà il loro appuntamento...chissà come si comporteranno😏

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