Capitolo 12

7.5K 269 41
                                    

-Allison, oggi facciamo un corpo a corpo.- annunciò decisa Lydia.

-Derek, le coppie?- chiese Scott avvicinandosi al proprio Alpha.

L’uomo si voltò verso il suo Compagno. -Stiles?-

-Boyd e Scott, Erica e Jackson, Isaac e Malia. Lydia ha già deciso, perciò, Sourwolf, tu starai di nuovo con me.-

Derek sorrise, fiero del proprio Compagno, ma quando si voltò e vide i suoi Beta fermi, alla ricerca di fiato, ringhiò: -Allora! Avete sentito, no?! Muovetevi.-

Stiles se la rideva, mentre si dirigeva sotto l’ombra di un albero. Villa Hale era sempre stata il luogo migliore per allenarsi per i mannari: lo spazio e la possibilità di lasciarsi andare erano fondamentali.

-Sourwolf, ma si può sapere cosa fai loro nel bosco, quando te li porti?-

Il lupo alzò le spalle, fingendo innocenza. -Tu non hai idea di cosa voglia dire ascoltare per interi pomeriggi Scott lamentarsi per i dolori. Neanche i primi tempi quando ancora non stava con Allison, mi sorbivo certe cose: i capelli di Allison, il profumo di Allison, la pelle di Allison. Conosco quasi più cose di lei che di mio fratello.-

-Cosa conosci, tu?- gli chiese Derek a braccia incrociate, un sopracciglio alzato. Chissà per quale motivo il mannaro stava iniziando a nutrire un odio profondo nei confronti della cacciatrice.

-È gelosia quella, Sourwolf?-

Derek ringhiò al sorriso allusivo di Stiles. -Tu sei mio.- gli sussurrò all’orecchio. Al ragazzo si rizzarono i peli del collo.

-Oh, lo so Sourwolf. Lo so.- riuscì a dirgli prima di lasciargli un bacio a fior di labbra. -Ora…al lavoro!- aggiunse subito dopo strofinandosi le mani tra di loro.

Questa volta Derek gli aveva insegnato ad assestare correttamente calci e pugni e Stiles, come ovvio che fosse, nonostante a colpire fosse lui, si era fatto più male del Compagno.

-Derek, non funziona. Non va bene così. Io colpisco, tu soffri, no che io colpisco e sempre io soffro. È ingiusto!- borbottò massaggiandosi per l’ennesima volta le nocche della mano.
       
-Stiles, io sono un licantropo, non mi hai fatto neanche il solletico, ma se tu dovessi combattere con un umano, avresti buone probabilità di uscirne vincitore.- provò a consolarlo l’uomo.

-Lo credi sul serio?- gli chiese Stiles speranzoso.

-No.- fu tutto ciò che riuscì a dire Derek prima di scoppiare a ridere. Stiles lo guardò offesso.

-Non sei divertente, Derek Hale.- piagnucolò.

Il mannaro cercò di sembrare serio, se pur con scarsi risultati. -Tu dici?-

Stiles si tirò su le maniche della felpa e Derek si ritrovò a pensare che fosse veramente tenero così tutto deciso. -Adesso ti faccio vedere io.- lo “minacciò” il ragazzo.

-Oh, voglio proprio vedere… Stiles! Ma che diamine…-

L’umano gli aveva appena tirato un pugno sullo zigomo. Non fosse stato un licantropo, tra qualche ora avrebbe avuto un bel livido.

-Allora? Vuoi parlare o combattere?- lo sbeffeggiò l’umano poco prima di assestargli un calcio ben piazzato. Lo sguardo del mannaro passò dallo stupito al deciso. Avrebbe fatto capitolare il suo Compagno: ecco il suo obbiettivo per quel giorno.

La riuscita dell’obbiettivo risultò più ardua del previsto. L’Alpha era riuscito ad evitare quasi tutti i colpi, ma Stiles non demordeva, anzi. Sembrava che più colpi Derek parasse, più Stiles ne aumentasse la potenza. L’umano aveva incassato sufficientemente da poter essere compreso se si fosse tirato indietro, ma con sorpresa di tutti, questo non era ancora accaduto.

Mamma Alpha | SterekOù les histoires vivent. Découvrez maintenant