CHAPTER 10

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-"Cosa stavi facendo con Stilinski"- mi dice infuriato.

-"Jason, non hai motivo di preoccuparti. Da ora mi lascerà in pace per sempre, non mi guarderà neppure"- rispondo serena.

-"Come fai ad esserne certa? E non mi hai ancora detto cosa facevi con lui in un ristorante... Invece che con me."- abbassa il volto offeso.

-"Jas, era un patto. Se avrei accettato di pranzare con lui, mi avrebbe lasciata in pace."-

-"Non devi fidarti di lui."-

-"Perché? Non devo fidarmi di Stiles ma posso fidarmi di te? Ti ricordo che mi hai lasciata a piedi e potresti farlo ancora"- rispondo.

-"Lo stai difendendo! Lo hai chiamato Stiles! Non ci credo..."- dice sbuffando e guardandosi attorno.

-"Non lo sto difendendo Jason! L'ho chiamato Stiles perché anche lui ha un nome."- non credo a quello che sto dicendo.

-"Non posso crederci! Che ti prende Ally? Difendi un perdente come lui? Cosa ti prende!"-

-"Ti ho già detto che non lo sto difendendo. Se non vuoi credermi fa' come vuoi"- dico mantenendo la mia solita tranquillità uscendo dall'auto di Jason.

-"Ciao Brinley"- aggiungo avviandomi verso la porta di casa.

Non posso credere che non so con chi uscire stasera, accidenti questo è il fine settimana!

-"Pronto Acacia! Tu e Avery cosa fate questa sera?"-

-"Andremo alla partita di Lacrosse della scuola, come mai non mi hai chiamata prima?"-

-" Ti racconto tutto dopo!"-

Come sarei uscita di casa? Non di certo con questo vestito. Devo far vedere a Jason chi ha perso.

Entro in campo indossando un vestito corto,nero, in alcune parti tappezzato di strass. I capelli raccolti a modo di chignon. Catturo lo sguardo di tutta la squadra e dei ragazzi sugli spalti.

-"Ally, s-sei bellissima!"- dicono Acacia e Avery quasi in coro.

-"Anche voi ragazze"-

-"Che ti prende? Non ci hai mai fatto un complimento!"-

Effettivamente non avevo mai fatto dei complimenti a nessuno che non fosse me stessa, fino ad ora.

-"Ma cosa dite"-

Durante lo svolgimento della partita racconto ad Acacia e Avery tutto ciò che è accaduto in giornata. Intanto riesco anche a notare gli sguardi che Jason mi rivolge ogni volta che è libero. Fingo di non notarlo.

-"Mi stai dicendo che hai pranzato con quel perdente?"- chiede Acacia disgustata al solo pensiero.

-"Beh, sì. È stato simpatico, almeno ora non lo avrò più tra i piedi"-

-"A me pare che per lui il patto non sia valido!"- si affretta a dire Avery.

-"Cos.."-

Vengo interrotta da una voce calda che riconosco subito.

-"Ally!"-

Fingo di non sentirlo e continuo a parlare con le ragazze senza neanche voltarmi a guardarlo.

-"Elena Bianchi!"- continua a ripetere il mio cognome con il suo adorabile accento Americano. Sì, adorabilmente orribile.

-"Cosa vuoi? Cosa non ti è chiaro del nostro patto?"-

-"Di quale patto parli?"- finge indifferenza.

-"Tu sei matto! Avevi detto che mi avresti lasciata in pace!"- ripeto le sue precise parole come se avessi passato il pomeriggio a memorizzarle.

-"Io non ricordo, hai forse qualche prova scritta?"- domanda.

-"Furbo il ragazzo! Non immaginavo che un tale perdente avesse cervello"- bisbiglia Acacia.

-"Uoo..Uoo. Signorina io ho molto più cervello di lei."- risponde lui.

-"Nessuno lo sta mettendo in dubbio Stiles, ma avevamo un patto, ti prego rispettalo."- dico quasi disperata cercando di non far notare con chi stavo parlando ai ragazzi presenti.

-"Perché dovrei! Tu forse mi ascolti? No, quindi io non ascolterò te."-

-"Non devi giocare, Stilinski?"- riassumo il mio tono rigido.

-"Divertente! Sai bene che sono in panchina e non chiamarmi Stilinski! Sembri il coach."-

-"Grazie del complimento."- dico voltandomi.

Noto che nel campo, insieme a Jason e il resto dei ragazzi, è presente anche McCall, lui gioca?

-"McCall gioca?"- ripeto il mio pensiero ad alta voce.

-" A quanto pare si"- risponde Avery.

-"Lui sì"- risponde nuovamente la voce dietro di me.

Questa volta fingo di non sentirla fino a quando non va via.

Comincia a dispiacermi e questo non va affatto bene. Qualsiasi cosa sia questo vuoto dentro, deve sparire. I vuoti non promettono nulla di buono.

La partita termina con la nostra vittoria. Vedo Stiles esultare in panchina come uno stupido e Scott lo abbraccia. Non mi accorgo che Jason si stava avvicinando fino a quando non mi arriva a un metro di distanza.

-"Ally, senti.."-

Non lo lascio finire.

-"So già cosa vuoi dirmi e no, non ti perdono questa volta, Jason."-

-"Ti ho vista parlare con Stilinski, confermo i miei sospetti"-

-"Ma di cosa stai parlando! Non accetto il fatto che tu non mi creda! Mi credono tutti tranne che te Jason! Non riesci a capire che lo respingo sempre?"-

-"Avevi detto che non ti avrebbe più parlato. Avevi detto che avevate fatto un patto, Ally, e ora vi vedo parlare! Come faccio a crederti?"- sul suo volto appare un segno di disperazione.

-"Non è colpa mia se non rispetta i patti"- incrocio le braccia come una bambina capricciosa.

-"Ti avevo avvisata, in macchina."-

-"Posso fidarmi di chi voglio."-

-"Non di lui."-

-"Lo so, ora."- dico non guardandolo negli occhi.

-"Hai sbagliato a fidarti."-

-"Non ho sbagliato."- distolgo nuovamente lo sguardo.

-"Perché non ammetti i tuoi errori!"-

-"Tu hai sbagliato a non fidarti di me."-

-"Non è vero, ho sempre avuto fiducia in te dal giorno che sei entrata in questa città, Ally"-

-"Vedi? Neanche tu ammetti i tuoi errori Jason"-

-"Fin dove vuoi arrivare? Non risolverai niente così."-

-"Perchè non voglio... Non voglio risolvere niente."- questa volta lo guardo negli occhi. "- ciao Jason, congratulazioni per la vittoria."-

Vado via con Acacia e Avery.

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