4.

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Oramai il ragazzo parlava da circa mezz'ora, quando raccontava dei libri fantasy che leggeva, diventava improvvisamente felice e libero da ogni pensiero.
Agli occhi dell'Alpha, quel ragazzino così magro che si agitava tanto sulla panchina, era una scena esilarante e terribilmente carina.
Fisicamente gli piaceva molto, se n'era reso conto durante il loro primo incontro, quando aveva perso ogni cognizione razionale.
Adesso Law era seduto con le gambe aperte e i gomiti sulle ginocchia, cercando di non cedere all'istinto di saltargli al collo per morderlo, baciarlo e lasciargli tanti di quei succhiotti da non permettere più a nessuno di posare gli occhi su di lui.
"Ma cosa stai dicendo?! Cerca di darti un po' di contegno" pensò subito dopo, rendendosi conto di essersi drizzato troppo velocemente sulla panchina, stringendo adesso con troppa forza la propria coscia, nel vano tentativo di calmarsi.
«Tu-tutto bene?» balbettò il ragazzo che si interruppe vedendo il malessere dell'altro ragazzo.
«Sì sì tutto bene, ho solo avuto un crampo alla gamba» rispose sorridendo nervoso.
«Oh ok, allora stavo dicendo...» ed eccolo che riattaccava a parlare senza sosta.
Il profumo di quel giovane Omega si stava facendo più intenso, più gli stava vicino, più riusciva a distinguere le varie sfumature del suo profumo, ne era attratto, tutto il suo corpo ne era fortemente attratto.
Ogni cosa in quel ragazzino lo attraeva e inevitabilmente si avvicinava sempre di più.
Mentre l'altro parlava, lui si concentrava sulle piccole cose che lo circondavano, come le mani che non facevano altro che muoversi in tutte le direzioni, cercando di assecondare le cose che diceva e spiegava.
Gli occhi che raramente si incrociavano con i suoi, ogni volta che succedeva, il più piccolo si bloccava un secondo, arrossendo visibilmente e tornando a parlare solo dopo aver distolto lo sguardo.
Questa cosa faceva ridere sotto i baffi Law, adorava il fatto che fosse lui la causa di quelle continue pause imbarazzate e la voglia di avvicinarsi a quel ragazzo continuava ad aumentare senza sosta.
Le sue labbra sembravano così morbide...  la lingua continuava a passarci sopra per inumidirle e lui non poteva fare a meno di pensare al sapore che esse potevano avere.
La tensione era davvero alta, ma entrambi i ragazzi cercavano di dare il meglio per non far notare niente all'altro.
I sensi sovra sviluppati dell'Alpha lo stavano facendo impazzire, sentiva che Steve aveva il cuore che andava a mille e a dire il vero anche il suo non era affatto tranquillo.
Sentiva anche l'odore del ragazzo farsi sempre più forte, più dolce e molto più invitante, sempre più spesso i suoi occhi si soffermavano per troppo tempo, sul collo e sulle labbra del più piccolo.
Adesso anche lui si leccava le labbra, come un predatore affamato che avvista da lontano la sua cena, di solito non si comportava così e più volte si ritrovò a darsi dello stupido per quel comportamento da adolescente ormonato che stava avendo.
Tuttavia quell'Omega era diverso, gli stava mandando il cervello a farsi fottere, oramai l'unica cosa a cui riusciva a pensare era, soddisfare la sua lussuria.
"Lo faccio o non lo faccio?
Se lo faccio sembrerò un maniaco, ma se non lo faccio sono sicuro che la mia sanità mentale ne risentirà.
Se lo faccio almeno capiamo entrambi se la cosa ci va bene e non perdiamo altro tempo, però se non lo faccio potrò conservare la cosa per un momento più romantico" improvvisamente i complessi si fecero largo nella sua mente.
Preso da un coraggio e una voglia che non sentiva più sua da molto tempo, si sporse in avanti per arrivare finalmente a quello che stava bramando da ore.

Baciare quel ragazzo era qualcosa che non poteva descrivere, le sue labbra erano morbide e umide al punto giusto, anche se preso completamente alla sprovvista aveva provato a ricambiare i focosi baci ricevuti dal nulla.
Era stata una serie di baci breve ma passionale, la schiena non smetteva di vibrare per il piacere, causa i brividi che la percorrevano e l'erezione già semi formata si stava facendo sempre più prepotente nei pantaloni.
Ebbene sì, il solo stare vicino a quel ragazzo gli aveva causato una semi erezione che spingeva contro le mutande fin troppo strette.
Dopo il bacio a entrambi ci volle un po' per riprendersi, Law aveva quasi ripreso il totale controllo di se mentre Steve...  beh non proprio.
Se ne stava lì fermo, con gli occhi chiusi, le guance piuttosto rosse e le labbra ancora leggermente dischiuse.
"Beh almeno è piaciuto anche a lui" pensò, ridacchiando.
«Scusa se ti ho interrotto, prego» disse continuando a ridere.
«Eh? Oh, sì giusto...» rispose, riprendendosi un attimo dallo stato di trance in cui l'aveva indotto l'Alpha.
«...non mi ricordo di cosa stavo parlando» rise imbarazzato, grattandosi la nuca con la mano destra.
Scatenando così l'ilarità dell'altro. "Ma io così non ci arrivo a sta sera" pensò reprimendo un nuovo impulso.
«Dai vai avanti» lo incoraggiò di nuovo.
«Dico davvero, non ricordo più niente» ammise coprendosi il viso con le mani, nel vano tentativo di nascondere il rossore che si stava diffondendo in tutto il viso.





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