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Mi trovai praticamente costretta a uscire dalla porta,non volevo coinvolgere la mia famiglia in questa follia,e non volevo domande o battutine di qualsiasi genere.           Reed era seduto tranquillo,come fosse la cosa più naturale del mondo e fosse sempre stato li. <<Mi spieghi cosa ci fai qui? Ho fatto quello che mi hai detto,sono stata ad ascoltarti,e ho recepito il messaggio ma non condivido,ma perfavore ora vai,avrai una vita o qualcosa del genere>> Prima di rispondermi suonò qualche accordo,poi finalmente si degnò di guardarmi e finalmente rispondermi <<Ordini dell'Alpha>> Probabilmente strabuzzai gli occhi,e un misto di rabbia e non so che altro si fecero spazio dentro di me. <<''L'ALPHA''>> enfatizzai molto questa parola sperando se ne accorgesse <<Ti ha detto di stare a stalkerarmi davanti a casa mia? >> Inspirai ed espirai profondamente,il mio malumore evidentemente non lo toccava affatto,visto che continuava imperterrito a 'giocare' con quella chitarra.                         <<Allora?>> Speravo se ne andassero,lui e quell'altro. <<Tu pensi che a me faccia piacere passare il mio tempo QUI? Anche io ho una vita,e farei volentieri altro,ma devi capire che quello che dice l'Alpha è legge,e tu devi accettarlo,che ti piaccia o meno,quindi facci l'abitudine>> Probabilmente l'avevo fatto arrabbiare,ora sembrava scocciato,ma almeno aveva smesso di suonare la chitarra.   <<E se TU fossi più intelligente,avresti capito che lo fa solamente per proteggerti >>    Rimasi amareggiata dal suo modo di parlare,sentii il dovere di scusarmi e gli chiesi scusa,che lo volessi o meno,non dovevo prendermela con lui,stava solo eseguendo gli ordini,ma non potevo arrendermi così facilmente,ed era alla radice il VERO problema,un ostinato,grosso e sfacciato problema .
Ripensare a lui mi faceva tornare in mente il suo profumo, era come avere tanto caldo e sentirti scorrere del fresco, come fosse l'aria che avevo bisogno di respirare,ma non ero pronta per questo, avevo paura di tutto ciò che comportava.
Rientrando in casa mia madre mi guarda con occhi interrogativi davanti al fornello a gas.
<< è un'amico,scusami ma devo saltare il pranzo oggi>>                           Andando in camera la sentii chiaramente sbuffare,il tempo di prendere la giacca appesa alla sedia e mi fiondo fuori di casa con passo spedito,supero Reed senza guardarlo,con un solo pensiero in testa DEVO TROVARE DAN. Camminando verso il centro mi ricordai di non avere proprio in mente dove si potesse trovare,e di certo non avrei chiesto informazioni ai passanti,ovviamente Reed mi stava seguendo con passo felpato,potevo benissimo confonderlo con la mia ombra.     <<Vuoi continuare a camminare a passo spedito senza una direzione o posso accompagnarti dall'Alpha?>> Si,se n'era accorto,ma sarei stata sinceramente troppo orgogliosa per chiedergli indicazioni,anche perchè stavo andando letteralmente nella tana del nemico,pure con le mie stesse gambe,chissà cosa avrebbe pensato vedendomi,ah ma probabilmente non dovrò scervellarmi visto che dice e fa ogni cosa che gli viene in mente da quel poco che io abbia visto.

Seguendolo prima avremo risparmiato tempo,ci trovammo affianco ai campi dei Blake,una mia vecchia amica che non vedevo dalla fine degli studi. Nella grande distesa verde si notavano dei ragazzi seduti in cerchio su delle panche di legno,prima di vederlo riuscii chiaramente a sentire il suo profumo, una figura era in piedi,una figura che per mia sfortuna riconobbi bene e che mi venne in contro con un gran sorriso, il cuore iniziò ad accelerarmi violentemente.    Reed abbassò la testa e a me venne da ridere <<Sei contenta di rivedermi?>> Fece per avvicinarsi ma io mi sposto istintivamente due passi indietro.
Tutto di lui mi attraeva, come avesse una calamita, sentivo chiaramente quando fosse difficile e doloroso stargli lontano, sia fisicamente che mentalmente, mi guardò con quelle ciglia lunghe, che se avrebbe continuato a sbattere in quel modo avrei dovuto scappare di nuovo.
Cercai di guardarlo male <<Prima la luna,poi non posso uscire da questo posto,e ora pure una guardia del corpo! Non ti sembra di star esagerando? Tutto questo è assurdo,tu non mi conosci nemmeno e..>> MI portai una mano alla testa,quando ero arrabbiata il mal di testa non poteva mai mancare,lui fece uno scatto verso di me   <<Dové la luna?>> <<É impossibile che sia svanita>> <<L'ho coperta,è imbarazzante girare con questa.. cosa!>>     Mi strappai dalla sua presa,lui sorrise ammiccando,io strabuzzai gli occhi poi mi voltai dall'altra parte, la parte dove mi aveva toccato la sentivo calda, una sensazione davvero piacevole. <<Non cercare di distrarmi! Io voglio che questo strazio finisca,e anche in fretta, i miei cosa penseranno?>> Probabilmente lo facevo ridere,ma dovevo scatenare l'effetto opposto, non sapevo neanche a cosa aggrapparmi, i miei genitori non si sarebbero mai opposti all' Imprinting, e lo sapevo bene, ma volevo mentire a me stessa pensando che fossi un una famiglia normale.
<<Vieni a stare da me,i tuoi lo dovranno sapere prima o poi>> Diventai paonazza,le mie guance probabilmente si erano colorate in quei pochi minuti di tutti i rossi possibili nella scala dei colori.
Andare da lui? Come riusciva a dire certe cose a voce alta? Sospirai <<Fiorellino>> Infierii lui.

Heilà, avete completamente ragione,colpa mia! Sarà passato un secolo da quando non aggiorno questa storia,ma sono stata all'estero e in più avevo perso l'aspirazione. Se avete qualche idea per il continuo sarei felice di leggerla e prenderla in considerazione visto che ora sono da capo visto che ho di nuovo zero idee,dovrete sopportarmi! Spero di farmi perdonare con il capitolo nove e questo mezzo capitolo dieci,fatemi sapere cosa ne pensate!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2019 ⏰

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