DEVE SPARIRE

3.2K 100 6
                                    

Claudio's pov

Ho passato tutta la domenica a lavorare. Non è stato facile, lo devo ammettere: il pensiero di cosa stesse facendo la mia dolce e piccola allieva in quel momento continuava a distrarmi. Oggi cominciavano ad arrivare i suoi amici. Sarei curioso di sapere se sono come lei... anzi no! Non lo voglio sapere. Mi basta Alice.
Tutto sommato ho passato una domenica tranquilla, non sono nemmeno stato chiamato per qualche sopralluogo. Alla fine dei conti ho: fatto colazione, corsa, doccia, lavorato, pranzato, chiamato i miei genitori per una telefonata di routine, lavorato, cenato, lavorato e poi a dormire.
Mi sono svegliato presto, come sempre. Sono andato a farmi una bella corsa e poi, dopo una bella doccia rinvigorente, mi sono preparato per andare al lavoro.
Sono arrivato puntuale come mio solito. Oggi arriverà un nuovo studente da Napoli. Dicono sia estremamente promettente, ma vedremo come se la caverà alle mie lezioni. Ho deciso che sarà Alice ad occuparsi di lui. Spero lei possa imparare da lui e lui da lei. Nonostante la critichi spesso, è un promettente medico legale, molto abile soprattutto in laboratorio.
Cosa vedono i miei occhi! Oggi Alice è puntuale! Miracolo divino.
"Studenti!" esordisco prima di dargli la notizia di un nuovo arrivato. Do ad alice l'incarico di occuparsi di lui quando arriverà e poi, giusto perché oggi sono in vena, esprimo la mia idea su come sarà il novellino: intelligente, ma privo di capacità oratoria, di interazione e disinteressato al proprio aspetto. Insomma, ciò che si immagina quando si pensa a un secchione...
Qualcuno potrebbe dire che io ero uguale alla loro età, ma... io sono io. Il mio fascino è innato.
Quando finisco di parlare noto che tutti stanno cercando di trattenersi dal ridere. Non capisco...
"Cosa te lo fa pensare?" mi chiede allora Alice, anche lei impegnata a non ridere delle mie parole. Ma che hanno tutti?
"Sesto senso... insomma, uno che probabilmente ha passato la vita suoi libri dubito sia un abile conversatore o sappia interagire con le persone o abbia tempo per andare in palestra. Non credi?" esprimendo i miei pensieri. Tutti stanno diventando rossi dal trattenere la risata. Alice alza gli occhi al cielo esasperata dai miei modi. Che poi, mi comporto così solo in Istituto e lei lo sa. Sa che lo faccio per proteggermi. Insieme a quell'esasperazione ci trovo anche divertimento e forse anche un po' di imbarazzo. Cosa sta succedendo?
Solo allora mi accorgo di un ragazzo mai visto prima. È in parte ad Alice ed anche lui sembra leggermente divertito, ma al contrario della mia allieva, insieme ad essa mostra un po' di fastidio.
"E tu? Chi saresti?" mi chiedo come abbia fatto a non notarlo... è più alto di me anche se di poco, biondo con occhi celesti. Di sicuro non è uno abituato a passare inosservato.
Mi si avvicina e porgendomi la mano si presenta.
"Il nuovo arrivato..." sbianco. Cazzo! Figura di merda. Di solito è Alice a farle, non io. Che sensazione di schifo. Ho voglia di sotterrarmi, di sparire. Per di più si mettono anche i miei studenti che ormai non trattengono più le risate. Ecco perché... certo che potevano evitare di farmi fare questa gaffe... bastava un segnale di stare zitto, una qualsiasi cosa per farmi tacere... ma probabilmente loro non aspettavano altro... il dottor Conforti che fa un passo falso. Chissà quanto si stavano divertendo. Quanto di stanno divertendo.
"Capovilla Daniele. Piacere di fare la sua conoscenza professor Conforti" continua facendo finta non abbia detto niente. Sono quasi onorato che sappia chi sono. Ma... come fa a saperlo?
Per non peggiorare la situazione gli afferro la mano e la stringo. Tranquilli, non troppo forte.
"Claudio Conforti. Ma a quanto pare sai già chi sono."
Mi pento di averlo affidato ad Alice. Mi aspettavo il prototipo di nerd: occhiali, lentiggini, mingherlino... e invece mi ritrovo tra i piedi uno che potrebbe benissimo finire sulla copertina di qualche rivista. È la prima volta che trovo qualcuno brillante e affascinante quanto me. Spero solo che ad Alice non piacciano quelli come lui. Un rivale con lei non mi serve: è già abbastanza complicato così. Grazie. L'unica pecca è che... diciamolo, lui è il modello di ogni ragazza, il principe azzurro. Già non lo sopporto. Mi hanno detto che si fermerà fino alla fine della specializzazione. Con Alice ho fallito, ma lui riuscirò a farlo rinunciare. Deve sparire. Prima il reporter e adesso compare questo...
Ora però devo trovare una soluzione per uscire da questa situazione. Subito. E forse ho un'idea...
"Ah, ragazzi. Non dovevate anche consegnare il lavoro alla Boschi? Mi risulta l'abbiate finito venerdì... come mai non glielo avete ancora portato?" almeno adesso non saranno più concentrati su di me... credo che la paura di essere stati scoperti stia venendo a galla: si stanno scambiando occhiate preoccupate. Probabilmente non si aspettavano andassi a controllare in rete a che punto fossero.
"Andiamo subito professore. Volevamo ricontrollare quello che avevamo scritto prima di consegnarlo" interviene prontamente Lara. Seh, certo! Va bene che stanno cercando di salvarsi il culo, ma mi credono idiota?
"Muovetevi!" mi limito a dire in risposa alla loro bugia. I tre ragazzi praticamente schizzano fuori, dopo aver detto al nuovo arrivato di aspettarli un attimo qui. Io me ne vado in ufficio.

Alice's pov

È stata una scena esilarante! CC che fa una figura di M... ma quando ci ricapita? Poi, la nonchalance con cui Daniele si è presentato... il massimo! Stavo morendo. Claudio è sbiancato. Noi? Cercavamo di non ridere. Forse avrei dovuto zittirlo, ma come ho già detto: quando ci ricapitava un'occasione del genere? Avrei dovuto filmare.
Per mia sfortuna, Claudio sa sempre come uscire da situazioni difficili... come? Mettendo in difficoltà gli altri. Ma come ha fatto? Come faceva a sapere che avevamo già finito il lavoro? Io di certo non gliel'ho detto... o almeno non mi sembra.
Dopo esserci guardati leggermente intimoriti, abbiamo chiesto a Daniele di aspettarci un attimo e recuperato il documento siamo corsi nell'ufficio della Wally. Non ha detto molto, solo che tra due giorni ci avrebbe dato l'esito.
Quando torniamo nella nostra stanza Claudio è sparito e Daniele sta girando il posto curioso.
Sono felicissima che sia stato affidato a me: avremo più tempo da passare assieme. Sarà divertente. Come tornare alle superiori. Ne combinavamo una dietro l'altra, o meglio, io ne combinavo una dietro l'altra insieme a Silvia e lui ci tirava fuori dai guai. Riusciva sempre a trovare una buona scusa per giustificare i nostri comportamenti.
"Com'è andata? Vi ha detto niente?" ci chiede appena rientriamo.
"Bene. Non ha espresso pareri, ma lo farà presto." Rispondo. "Ti va se ti porto a fare un giro dell'Istituto? Così ti faccio conoscere anche il professor Anceschi." Se devo fargli da guida tanto vale fargli conoscere almeno i lati belli di questo posto. Non so perché, ma penso che tra lui e Claudio non scorrerà buon sangue. E poi CC è considerato il lato bello dell'Istituto solo da un occhio femminile.
"Certo. Se non sbaglio è una persona interessante no?!" gli ho raccontato degli interessi del nostro singolare docente, del suo carattere e delle disavventure con la suocera. Non si può che definirlo un individuo particolare a modo suo.
Mentre camminiamo per il corridoio andando verso il laboratorio gli chiedo che impressioni si è fatto finora.
"Beh, l'edificio è a dir poco meraviglioso, il Supremo, come ti ho già detto, mi sembra una splendida persona, al contrario il tuo CC, se non sapessi quello che so, lo avrei preso subito in antipatia. Ma come fate a sopportarlo? E soprattutto, come hai fatto ad innamorartene?" e lì arrossisco di colpo. Siamo in Istituto, stiamo attraversando un corridoio. Ci potrebbe sentire chiunque e lui se ne esce con queste frasi? Fa appena in tempo a finire la frase che una mia gomitata lo colpisce allo stomaco e sul volto gli compare una smorfia di dolore.
"Che violenza..." commenta ridendo leggermente.
Non posso nemmeno ribattere: siamo già arrivati al laboratorio. Come mi aspettavo Anceschi è qui al computer ad analizzare dei campioni.
"Professore" lo chiamo "le volevo presentare una persona..."
"Alice! Che piacere vederti!" venendomi incontro.
"Anche per me professore. Comunque sono qui per presentarle un nuovo studente arrivato oggi dall'Istituto di Napoli. Si chiama Daniele Capovilla e resterà con noi per un po'."
"Ah, sì. Mi avevano detto sarebbe arrivato qualcuno. Piacere di conoscerti ragazzo. Sono il professor Anceschi."
"È un piacere conoscerla professore. Alice mi ha parlato molto di lei. Tutte cose belle ovviamente" adulatore. Ma il professore sembra apprezzare le sue parole.
"Alice è davvero una cara ragazza. Spero ti troverai bene con lei come guida, se così posso definirla" non risparmia mai belle parole. Ed io ovviamente arrossisco leggermente.
"Non ho dubbi su questo. Comunque ho avuto modo di conoscere anche gli altri specializzandi e mi sono sembrati molto simpatici pure loro..."
"Oh sì, sono tutti dei tipi molto particolari, ma come tutti qui dentro. Potrai presto constatare di trovarti in una gabbia di matti. Dai un attimo il tempo a tutti di abituarsi alla tua presenza e presto vedrai che questo in realtà è un manicomio." Non ha tutti i torti... non appena sentirà le urla di Claudio rimbombare per tutto l'edificio si prenderà un colpo.
"Adesso la lasciamo lavorare professore. Dobbiamo continuare il tour" interrompo la loro conversazione.
Dopo averlo salutato usciamo dal laboratorio. Naturalmente prima gli ho fatto fare un giro per mostrargli le strumentazioni. Poi abbiamo passeggiato per l'Istituto chiacchierando di tutto. Ricordi, desideri. Qualsiasi cosa ci passasse per la mente. Gli ho fatto veder dove svolgiamo le autopsie, dove sono situati gli studi dei diversi professori... indicandogli ovviamente quali evitare il più possibile. Ovvero quello della Boschi è da evitare! Per quanto riguarda quello di Conforti gli ho detto di essere cauto: il docente in questione può risultare lunatico. In più l'ho avvertito del pericolo "pallina": un campanello d'allarme per tutti noi studenti.
Lui pensava esagerassi, ma non sa cosa lo attende... e se il mio intuito non mi inganna, lui con Claudio rischia grosso: un passo falso è dovrà affrontare la sua ira.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora