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19/10, Venerdì.

Doveva inviare un messaggio ad Harry.

Ciò che Louis si era ripetuto per tutto il giorno, era che doveva mandare un messaggio ad Harry al più presto per farsi dare il suo indirizzo e per andare a trovarlo.

Il punto era che si erano ormai fatte le cinque del pomeriggio, ma Louis doveva ancora scrivergli.

Erano ore che si ripeteva di farlo, dato che non riusciva a smettere di pensarci.

Ci stava pensando anche in quel momento, con la testa poggiata sulle gambe di Zayn e le ginocchia piegate, con Liam seduto sullo schienale della panchina su cui passavano la maggior parte dei loro pomeriggi. 

Doveva davvero scrivere ad Harry.

«Zayn, ti avevo chiesto una sola cosa...»

«Ci risiamo» sbuffò il moro gettando la testa all'indietro, «lo so che mi avevi dato i soldi per comprarti le sigarette, Liam, ma non ho fatto in tempo e non sono andato al tabacchino.»

«Sì però che palle, sai benissimo che sono minorenne e non vogliono mai darmele.»

«Ah perché io invece sono maggiorenne?»

Louis sbuffò rumorosamente quando li sentì ricominciare a battibeccare, e rassegnandosi all'idea che presto o tardi sarebbe arrivato il momento di farlo, decise finalmente di aprire la chat con Harry per mandargli un messaggio.

«No, però in un modo o nell'altro riesci sempre a fartele dare.»

«Sì, ma non posso procurartele io ogni volta. Chiedile a Louis, piuttosto.»

«Che c'entro io adesso?» sbuffò quando si sentì chiamato in causa, posando il cellulare in tasca.

«Hai ragione, Louis è maggiorenne! Lou, perché non ce le compri tu le sigarette?»

«Giustamente ho soldi da buttare...»

«Te li diamo noi, ovviamente» Zayn alzò gli occhi al cielo prendendo il pacchetto di sigarette per darne una agli amici, «tu non devi far altro che entrare in un tabacchino, mostrare il tuo documento e uscire con i nostri pacchetti.»

«Non posso comprare sempre tre pacchetti alla volta» protestò Louis accendendo la sua sigaretta. «Poi mi spiegate come fate a non farvi dare neanche un fottuto pacchetto di sigarette a diciassette anni e mezzo, non è mica erba!»

«Non è colpa nostra se tutti fanno i controlli per paura degli sbirri» disse Liam con la sigaretta tra le labbra, «non è un caso se faccio tesoro dei miei pacchetti.»

«Infatti scrocchi da noi» gli ricordò Zayn fingendo un sorriso, «e scrocca anche Louis che è maggiorenne e può comprarne tonnellate, se è per questo.»

Louis alzò gli occhi al cielo lasciando cadere un braccio a penzoloni, «te ne ho chiesta solo una l'altro giorno...»

«Come ti pare» lo assecondò il moro espirando un tiro e guardando altrove.

Louis decise di lasciarlo perdere, e chiuse gli occhi concentrandosi solo ed esclusivamente sulla sua sigaretta.

Aveva bisogno di quei pomeriggi con Liam e Zayn. Lo aiutavano a staccare, a distrarsi.

Aprì appena gli occhi solo dopo aver inspirato l'ennesimo tiro, e arcuò un sopracciglio quando beccò Zayn a guardarlo.

«Che c'è?» gli chiese sorridendo.

Il moro scosse la testa, «niente.»

«No, mi stavi fissando, ora mi dici a cosa stavi pensando.»

Red as the blood.Kde žijí příběhy. Začni objevovat