5_ Quanto può far paura la verità?

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Ho un grande mal di testa... E ogni cinque minuti mi affiorano i ricordi di quella notte.

Tanti ricordi ma neanche un filo logico, e per chiedere é ancora troppo presto...

Ho paura di sentirmi dire la verità... Avrei troppe domande da formulare: perché Zayn non mi é mai venuto a trovare?, perché sono qui?, cosa é successo realmente? Ma soprattutto di chi é la colpa?... E mille altre che mi brillano nella mente...

Ma la verità é che sono una vigliacca ... Ho paura di sapere ciò che è successo ....

"A cosa pensi?" mi chiese Giulia che mi stava fissando dalla poltroncina vicino alla finestra...

"Oh scusa, ero sicura che stessi dormendo, in fondo sono le cinque di mattina" dissi io rivolgendole un debole sorriso.

"mha ... Lascia stare il perchè io sono sveglia ... Rispondi alla domanda..."

Sussurò lei ricambiando il sorriso.

"pensavo alla verità" risposi semplicemente.

Poi non riuscii a trattenere una piccola risata...

"Cosa ridi?" mi chiese lei con una faccia abbastanza strana.

"La verità é divertente" affermai semplicemente , poi scoppiai in una risata involontaria.

"Non sempre..." sussurrò lei abbassando lo sguardo per terra.

"Già.... Altre fa piangere... E altre ancora non la vorremmo vedere, ma é lì davanti a noi..." dissi osservando il cielo fuori dalla finestra.

"Già" rispose semplicemente.

"A volte noi cerchiamo di nasconderla ... Ma come un bimbo che gioca a nascondino , la troviamo sempre per colpa della sua ombra che il sole fa intravedere delicata sull'erba... E tu, che preferiresti un temporale alla realtà, ti ritrovi a urlare "Tana!" , ma nello stesso momento ti rendi conto che ora la devi affrontare, affrontare una folle corsa verso la toppa e vincere, nel bene o nel male...

... Ma vincere... Affrontando tutto ciò che si trova sulla tua strada , fino in fondo...potrà anche capitare di cadere, ma con accanto le persone giuste sarai in grado di rialzarti e riprendere velocità..."  dissi iniziando un discorso che sapevo perfettamente che non sarebbe finito molto presto, ma sapevo anche che con lei non dovevo fingere, e di conseguenza non dovevo pensare a cosa rispondere, dovevo solo dire ciò che realmente pensavo. Ed era più facile che fingere.

"La verità è che tutto sta cambiando intorno a me. Tu, Zayn , la mia bambina, il mondo. Ma io non sono cambiata. Sono rimasta una bambina. Forse è per questo che non attiro le persone? Boh. Non lo so. Ma io voglio cambiare. Crescere."disse poi.

Lei, la ragazza che tutti consideravano la ragazza più forte del mondo, stava esplodendo... ma io sapevo che non era così, io sapevo che il più delle volte implodeva e non reagiva... io lo sapevo, e lei sapeva che pure io ero così.

"Io... Io non cambierò mai... Resterò sempre ciò che sono .... Un bimba, alta, ma pur sempre una bimba... Che preferisce correre sotto la pioggia piuttosto che montanari in un centro commerciale... Tornare a casa fradicia di risate piuttosto che piangere tutto il giorno per far vedere agli altri che soffro... Io... Non cresceró mai..."

-alzai lo sguardo per guardarla, la fissavo infensamente negli occhi, e notai che erano tremendamente umidi...

Anche se era buio, quello spiraglio di luce che iniziava a entrare nella finestra, le inluminava il volto, e potei leggere le sue emozioni solo guardandole il viso... -

"... Come disse  peter pan... "la mia più grande fobia : grow up" ...

Sarò sempre quella bimba con la treccia che all'asilo chiamavi "mamma" ... Rimarrò sempre la bimba che con in mano un gelato al cioccolato non puo fare altro che sporcarsi il vestito nuovo... Lei che non ha mai smesso di volerti bene... Mai ... E mai lo farà

La verità é una cosa strana ... Crescere é una cosa ancora piu strana... Per quanto possano essere enormi entrambi, si possono risolvere nella stessa maniera... Sorridere.

E avere motivi per farlo...

E avere altrettanti motivi per far sorridere gli altri.

Il sorriso, é la cosa più strana , grande e bella che una persona possa avere..." dopo le mie parole, sul suo viso si formò un enorme sorriso, pieno di tristezza e nostalgia.

"Oh Cloe ... Non immagini quanto ti voglia bene e quanta paura abbia di perderti, di rimanere sola."

"Tulla... Ascoltami ... Ti ho mai lasciato sola?"

"No. Mai."

"E pensi che lo farò mai?"

"No. Mi fido di te "

"Già.. Ti fidi ... La fiducia... Sapere che ci sarai ... Sapere che ci sarai Sempre... Senza dubbi ... Senza forse , se o ma."

"Io mi fido di te. Sia prima che ora perché ne abbiamo passate tante. E so che posso." Affermò sicura di quello che stava dicendo, non c'era neanche un cenno di esitazione nelle parole che venivano pronunciate, e questo mi riscaldò il cuore come non era mai successo prima.

"Tu invece ti fidi di me?" mi chiese sostenendo ancora il mio sguardo.

"No... Io lo so.. Io so che tu ci sarai ... Non ho bisogno di chiedertelo ... Tu me lo hai già dimostrato troppe volte. Io credo in te... Perchè sei l'unica persona con cui non ho bisogno di fare ottantatretriglioni di cuori in una chat per farti sapere che a te ci tengo"

-una risata involontaria uscì dalle mie labbra, poi ripresi il discorso-

" non ho bisogno della fiducia, io ho già te." dissi, senza mai fermarmi , era una cosa a cui pensavo spesso, e ora le parole uscivano da sole, non le controllavo più.

Lei si mise a ridere, una risata che veniva dal cuore, e che ancora una volta risvegliò la bimba che c'era in lei.

"Cosa ridi? " le chiesi io sorridendo.

"niente ... è che la verità è divertente " disse imitandomi.

Io la guardai, era lei, la mia migliore amica, mia sorella, il mio angelo custode.

Abbassai un attimo lo sgurdo, e quando lo rialzai la trovai lì, davanti a me che mi fissava, e io la abbracciai istintivamente la abbracciai, abbandonando tutti i problemi.

***

Ho sempre pensato di avere una bella vita... Ho un fratello meraviglioso e che amo alla follia, una amica ... Giulia la migliore scema che io possa desiderare, Giorgia una cogliona che é mezzo costoro e mezza donna... E un fidanzato che é la mia forza, ma anche la mia più grande debolezza....

E proprio quando stava andando tutto per il meglio, il mondo mi crollò sulle spalle... succedeva sempre così.

Ormai mi ero abbituata all'idea di non poter più camminare, ma gli altri no.

Facevano di tutto per non farmelo notare.

Ma questo poco importava... ciò che volevo sapere in quel momento era semplice ... come stava la mamma di Nia-

Come sempre i miei pensieri venivano interrotti bruscamente -ho iniziato a pensare che è meglio che smetto di pensare se non voglio più avere infarti- da qualcuno che sbattè violentemente la porta della stanza.

Era il dottore, e aveva qualcosa di molto impotante da dirmi...

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-Spazio autrice-

Hola gente!

Sono un'amica di sua maestà la scrittrice ahahah! No, ok, torno seria.

Pry pry non vi ha abbandonato. E' andata in vacanza ed è riuscita a trovare del tempo per scrivere il capitolo solo per voi! A me è stato affidato il compito di correggerlo quindi questa sarà la prima e ultima volta che mi sentirete.

Mi raccomando lasciate commenti e votate!

Bacioni 

||Lola||

Perchè non mi guardi negli occhi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora