Capitolo settimo: Amore

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Sentì aprirsi la porta della mia stanza con un leggero cigolio ed aprì gli occhi. C'era una figura umana sullo stipite che non riuscivo a distinguere. Era ferma.
-Chi sei? Mamma? Papà?-non ricevetti nessuna risposta. Decisi di alzarmi e mi avvicinai titubante alla sagoma misteriosa. La luce della luna che penetrava dalla persiana leggermente alzata mi permise di vedere meglio la sagoma. Era un uomo, più alto di me, avvolto in una specie di stoffa bagnata.
- Chi sei?- ripetei alzando un po' la voce.
L'uomo che inizialmente era di spalle, si girò lentamente. Era fradicio e puzzava in una maniera assurda. Rimasi pietrificato quando si liberò della stoffa che lo avvolgeva mostrando il corpo insanguinato. Nella mano destra impugnava un paio di forbici grondanti di sangue fresco e nell'altra uno straccio.

-Adesso sarò io a pulire il tuo sangue- disse avvicinandosi minacciosamente.

Cominciai ad urlare ma nessuno venne in mio aiuto. Con un calcio l'uomo mi buttò a terra ed alzò le forbici in aria.

-Mamma!!!!!-

-Addio-

Mi svegliai di soprassalto sudato col fiatone. Mi ci vollero un paio di minuti per realizzare che era stato tutto un sogno. Guardai l'orologio sul mio comodino; erano le 6.40 e siccome ormai non sarei più riuscito a prendere sonno, andai a farmi una doccia. Chiusi silenziosamente la porta del bagno per non svegliare i miei genitori e alzai la manopola della doccia facendo uscire spruzzi di acqua fredda. Mentre l'acqua si scaldava mi spogliai. Il mio sguardo cadde sullo specchio che ritraeva il mio viso. Mi fissai per qualche secondo riportando in luce tutti i fatti orrendi di quella notte. Entrai nella doccia e permisi alle gocce d'acqua calda di percorrere tutto il mio corpo. Il tepore dell'acqua mi fece rilassare del tutto. Inzuppai la spugna nel bagnoschiuma e cominciai a strofinarmela addosso.

Il dolce profumo di lavanda mi avvolse facendomi pensare ad altro. La mia mente era ora focalizzata sul palco di Brodway, dove mi esibivo in un duetto con Ellie Goulding in Love Me Like You Do. Nella mia testa ora c'era quella forte melodia che ogni volta mi faceva venire la pelle d'oca. Nel punto dove mi riempivano di applausi e fiori, tornai alla realtà di dover andare a scuola. Perciò uscì dalla doccia mi asciugai rapidamente e misi i primi vestiti che avevo trovato nell'armadio,ovviamente seguendo un ordine cromatico, e arrivai alla fermata del bus appena in tempo. Mi feci largo tra tutti gli adolescenti appiccicati fra loro, misi le cuffiette e in radio Ellie Goulding...

Arrivai a scuola e salendo le pesanti scale entrai in classe facendo cadere il mio eastpak ai piedi del banco. Accennai un saluto ai pochi presenti, tra cui Chiara, e mi diressi verso i distributori automatici con gli spiccioli che sapevo di avere in tasca. Imboccai il corridoio principale e lì vidi un ragazzo che mi mozzò il fiato: aveva i capelli più chiari dei miei con le punte schiarite dal sole estivo, ma la pelle era leggermente più scura. I suoi occhi erano castani e profondi. Era un po' più alto di me e sembrava abbastanza atletico. Poggiava il suo corpo sul muro adiacente al distributore con una mano in una tasca dei jeans e una che reggeva il suo telefono. Ero talmente perso nella sua immagine che non guardavo nemmeno dove camminavo e perciò caddi.

*Bene! Oggi è solo il secondo giorno e ho già fatto la mia prima figura di merda!*

Mentre stavo per rialzarmi il mio viso incontrò gli zigomi lineari di quel ragazzo.

-Serve una mano?- chiese con un sorriso che abbagliava, che bel sorriso che aveva!

-Oh...no grazie, ce la faccio...- dissi palesemente imbarazzato.

-Sta tranquillo, può capitare a tutti di inciampare- evidentemente aveva percepito il mio imbarazzo troppo palese o forse ero diventato troppo rosso, e non solo per la caduta...

-Ehm...già- strinsi le lebbra in una specie di sorriso e continuai il mio percorso; ma mentre prendevo il mio kinder bueno rigirai lo sguardo verso quel ragazzo che probabilmente stava tornando in classe e involontariamente dissi sottovoce:

- O merda! Mi sono innamorato!-






Amore e MisteriWhere stories live. Discover now