rookie ☆ jisung

0.1

Whiplash- NCT127
(consigliata nei media)

Quella mattina l'unica persona con la quale Yerin aveva parlato era stata Mark, che con cautela le aveva chiesto perchè diamine si stesse nascondendo.
Jisung quel giorno non era venuto a scuola quindi da una parte Yerin si sentiva sollevata dal non dover trovare una scusa per non parlargli, ma la preoccupazione non gli aveva dato pace tutto il giorno e l'orgoglio non gli aveva permesso di afferrare il cellulare e chiamarlo, almeno per sentire la sua voce.

Le ore scolastiche terminarono, e con la lentezza di una lumaca Yerin si avviò verso l'uscita della scuola sistemando meglio che poteva la divisa tremendamente scomoda, la primavera stava arrivando ed il pensiero di fare una passeggiata sotto i ciliegi in fiore con Jisung la fece sognare ad occhi aperti.

"Pensavo non arrivassi più, a cosa stai pensando così profondamente?"
Yerin si girò di scatto verso Jisung sorpresa e nel panico, non era psicologicamente pronta per questo.

"Oh Jisung! Com'è da queste parti?Oggi non sei venuto, pensavo fossi malato."

"Non avevo nulla da fare quindi sono venuto a prenderti."

"Nulla da fare dici?"

Jisung si guardò intorno, focalizzando lo sguardo su diversi ragazzi che stavano guardando Yerin con attenzione
"Diciamo che ero leggermente preoccupato quindi ho deciso di fare un salto per controllare la situazione.."

"Pensi che non sappia prendermi cura di me stessa?"

"È che dopo aver visto come ti porgi agli altri ragazzi non penso sarebbe un bene che tornassi a casa da sola..."

Yerin spalancò la bocca sconvolta dalla situazione
"Mi stai prendendo in giro Jisung?"

"Aish quanto sei noiosa, muoviti."
Jisung girò i tacchi e si avviò verso la fermata del bus seguito da Yerin, scossa dalle sue parole.

"Non dovresti dire queste cose ad una ragazza Jisung, qualcuno si potrebbe fare una strana idea sulla situazione..."

"Non prenderla sul personale Yerin, semplicemente non voglio che qualcuno importuni una mia amica."

Amica.

Yerin si fermò di colpo inchiodando i piedi a terra e abbassando lo sguardo.

"Un'amica? Mi rompi il cazzo se parlo con Mark e poi mi consideri una misera amica? Non ti pensavo tanto egoista."

"Cosa ti prende Yerin? Non posso nemmeno preoccuparmi per te?"

"Tu la chiami preoccupazione questa? Non pensi di esagerare un poco? Insomma, hai intenzione di farmi innamorare di te e poi di rifiutarmi come una scema?"

"Non era affatto mia intenzione! Non so cosa mi prende, va bene? Ti ho pensato tutta la notte e volevo vederti, cosa c'è di male?!"

Senza accorgersene i due iniziarono ad alzare la voce, attirando l'attenzione dei passanti che lanciavano sguardi indiscreti.

"Un semplice amico non dice o pensa cose del genere! Fai pace con il cervello prima di darmi qualsiasi falsa speranza!"

"Aish ma perchè devi essere sempre così esagerata Yerin, sono solo parole, non prenderle sul serio se sai che finiranno per ferirti!"

"Oh va al diavolo Park Jisung! Tu e le tue parole, cerca qualcun'altra da prendere per il culo, io ne ho abbastanza."

Yerin girò i tacchi cominciando a camminare verso non so dove, aveva bisogno di schiarirsi le idee e pensare ma una salda stretta la fermò catapultandola fra due calde braccia.

Il dolce profumo di Jisung innondò le narici di Yerin che aveva chiuso gli occhi per la sorpresa
"Scusami non volevo reagire in questo modo ed urlarti contro, solo che quando ti comporti così mi mandi in confusione, per favore perdonami, non voglio perdere anche te..."

Yerin sospirò profondamente sciogliendo l'abbraccio di Jisung.
"No sono io che dovrei scusarmi... non sono in me questi giorni.."

"Hai per caso il ciclo?"

Yerin rimase in silenzio guardando con sguardo truce il ragazzo.
"Questa potevi anche evitare di dirla."

"Quindi mi perdoni?"

"Mh ci penserò su.."

Jisung sfoggiò un sorriso mozzafiato lasciando Yerin senza fiato.
Sapeva benissimo come farsi fregare da lui alla grande.
Ma d'altra parte non le importava, aveva il suo dolce novellino tutto per se, ed avrebbe custodito quel momento gelosamente.