Pov Rose
"Rose! "Mi chiamò mia madre." Eddie è qui! "
"Vengo!" Urlai. Presi il cappotto e corsi giù per le scale. Eddie e mia madre stavano nel corridoio, ad aspettarmi. Mi sorrise. "Ciao!"
"Ehi, Rose," salutò. "Siete pronti?"
"Sì. Andiamo," dissi, tirandolo verso la porta.
"Aspettate!" disse mia madre, fermandosi dietro di noi.
Mi sono girata. "Che c'è?"
"Hai una chiave?" chiese.
"Sì", ho detto.
"E il cellulare?" chiese.
"Sì", ho ripetuto.
"Se qualcosa non va, chiamami," disse mamma.
"Lo farò", promisi, cercando di non roteare gli occhi per la sua preoccupazione. "Ci vediamo domani."
Eddie e io lasciammo la mia casa e andammo alla macchina parcheggiata di fronte a casa mia. La mamma di Eddie ci avrebbe accompagnato in città dove avremmo incontrato il resto dei nostri amici. Lei ci ha lasciati e abbiamo camminato arrivando al bar dove ci sarebbe la banda.
"Eccoti!" Lissa, la mia migliore amica dall'asilo, disse. Sorridendo, si alzò dalla sedia per abbracciare Eddie e me. "Sei in ritardo."
"Scusa," mi sono scusata e ho aggiunto con un sorriso: "Non posso decidere quali scarpe indossare".
Mi sono rivolta ai miei amici per salutarli, ma Mason e Mia erano troppo occupati l'uno con l'altro per accorgersi di me, così mi sono schiarito la voce. "Ehi, ragazzi, potete per favore smettere di farlo? Ci sono persone qui."
Mason, con riluttanza, si staccò da Mia per guardarmi. Lui sorrise. "Bene, ciao, Rose. Piacere di vederti anche tu."
"Ehi Rose," disse Mia sorridendo. Accarezzò il posto accanto a lei e io mi sedetti.
"Cosa, non mi saluti?"
Mi voltai alla mia sinistra, dove si sedette Christian. "Oh, non ti ho visto," dissi sorridendo.
Roteò gli occhi. "Si certo."
"Aww, ho ferito i tuoi sentimenti?"
Ha schernito. "Non c'è modo."
Io e Christian litigavamo sempre. Non ci siamo mai piaciuti veramente, ma poi è diventato il ragazzo di Lissa quindi non ho avuto altra scelta che accettarlo. Ma questo non significava che non potevo stuzzicarlo. Abbiamo fatto tutto il tempo e devo dire che non è così male come pensavo. Anche se non lo ammetterei mai per lui. Sapevo che stava pensando la stessa cosa per me. Proprio come me, non ammetterebbe mai ammesso di aver pensato a me come a un amica.
"Dov'è Jill?" Chiese Eddie sedendosi dall'altra parte.
"I suoi genitori non volevano che lei venisse perché c'è la scuola domani", ha detto Mia.
"Oh", fu l'unica risposta di Eddie.
Ho potuto vedere che era deluso. Mi sono chiesta perché. C'era qualcosa tra lui e Jill che non sapevo? Dovrei chiederglielo più tardi. Sapevo che se voleva parlare di questioni personali, non avrebbe voluto farlo con tutti i nostri amici come testimoni.
Mason ed Eddie sono andati a prenderci da bere e mentre aspettavamo, ho parlato con Lissa e Mia. Quando la porta si aprì di nuovo, alzai lo sguardo e imprecai.
"Che cosa?" Lissa seguì il mio sguardo e poi si morse un labbro. "Oh no".
"Cosa ci fa lui qui?" Brontolai. "Qualcuno gli ha detto che sarei stata qui?"
