~capitolo 44~

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POV'S LOUIS

Gwen mi guarda e dopo sviene, la prendo al volo e la porto subito dentro

«mamma chiama un'ambulanza» urlo a mia madre che annuisce e va in cucina a prendere il telefono. metto Gwen sul divano e la copro con una coperta

«non preoccuparti ci sono io qui» le accarezzo la fronte, noto che ha il braccio rotto e un taglio sulla fronte. cinque minuti dopo arriva l'ambulanza che la porta via. noto dal finestrino del veicolo la sua macchina completamente distrutta.

quando arriviamo in ospedale Gwen si sveglia un po stordita

«dove sono?» chiede guardandosi intorno

«in ospedale» rispondo baciandole la fronte. un medico arriva, le fa qualche domanda e la visita

«bene signorina Grey, lei ha un braccio rotto lo dobbiamomo ingessare, tra un mese e mezzo deve tornare per un controllo»

Gwen annuisce. dopo essere rimasti per un po per accertamenti torniamo a casa.

~

arrivati a casa verso le sette, cucino due fette di carne, quella di Gwen gliela taglio a dadini perché lei non può farlo

«apri la bocca...aaaam ecco l'aereo che atterra» le faccio il giochino che si fa ai bambini

«dai Lou finiscila» si lamenta

«perché?» faccio la faccia da cucciolo

«perché non sono una bambina e sono arrabbiata perché adesso dobbiamo posticipare il matrimonio» cazzo non ci avevo pensato, ci dovevamo sposare il 22 marzo, questo mese ma adesso non si può

«dai amore non prendertela lo faremo il mese prossimo, lo so che ci tenevi» lei annuisce, il 22 è il compleanno di suo nonno che è morto quando lei aveva 5 anni e ci teneva a sposarsi in quel giorno ma il dottore ha detto che non può

«va be ci sposeremo il mese prossimo» le bacio la testa, dopo sparecchio la tavola e la raggiungono nel divano. mi siedo accanto a lei facendo attenzione al braccio e ci guardiamo un film.

POV'S GWEN

mi sveglio con la testa sulla spalla di Louis, mi sono addormentata durante il film, lo bacio facendo attenzione a non svegliarlo e vado a farmi un caffè.

una mano basta per mettere il caffè nella macchinetta e premere un pulsante per fare uscire la bevanda. quando metto lo zucchero nella tazzina sento delle mani avvolgere la vita

«ehi potevi chiamarmi che lo facevo io» Louis mi bacia il collo

«non volevo svegliarti e poi non sono mutilata che non posso fare un caffè» spiego, non voglio dipendere da qualcuno

«ok» mi bacia e va a tavola, io vado da lui col caffè e lo beviamo.

cazzo adesso dobbiamo disdire tutto.

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Bella raga salve a tutte, come va la vita?
Scusate il ritardo ma con la scuola non ho potuto publicare il capitolo.
Spero vi piaccia. La storia sta per finire ma ci sará il sequel quindi aspettateloooooooo
Ciao belle bimbe XD

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