~capitolo 14~

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mi ritrovo una pistola puntata all'altezza dello stomaco e un'uomo vestito con una giacca di pelle nera e jeans anch'essi neri

«chi sei?» dico spaventata

«il tuo peggior incubo» risponde con voce profonda e roca. non so cosa fare, come comportarmi, se urlare o rimanere in silenzio, se prenderlo a pugni e levargli la pistola o non muovermi. sento Louis uscire dal bagno

«Gwen ma che succ.... cazzo Cole!!!» urla al ragazzo davanti a me, ma chi cavolo è questo Cole. approfitto del momento di distrazione di Cole, afferro la pistola e gli giro il polso fino a fargliela lasciare, la lancio a Louis e dopo lo sbattono a terra con un calcio; alla fine sono serviti quei corsi di autodifesa, ho dovuto penare per convincere mia madre a farmici andare

«ok Gwen tu non sei una persona normale» dice Louis avvicinandosi a me

«è solo che mi sono allenata molto» spiego lasciandolo. Cole si alza e corre via. chiudo la porta di casa e vado a stendermi nel divano

«non sono neanche le dieci e già sono stanca hahahahaha» ridacchio

«ma non sei spaventata?» è quasi scioccato, in realtà è più una scarica di adrenalina per me

«no affatto, senti hai della birra?» ok sono super spaventata, o bisogno di una birra per rilassarmi

«si è nel frigo te la prendo» dice quasi stranito

«non preoccuparti faccio io» mi alzo dal divano e vado verso il frigorifero in cucina, prendo una lattina di Ceres, la apro e la bevo d'un fiato

«Gwen dico sul serio stai bene?» spunta Louis dalla porta, io non ce la faccio e crollo a terra sfinita

POV'S LOUIS

vedo Gwen cadere a terra, corro subito da lei e la prendo in braccio portandola nella stanza da letto, la copro con la coperta e la faccio riposare un po

«piccola volevi fare la dura eh?»

vedo un leggero sorriso sulle sue labbra e le do un bacio, dopo me ne vado chiudendo la porta.

Cole, io e te abbiamo un conto in sospeso, ti troverò e ti giuro che questa volta non la passerai liscia.

*flashback*

«ciao Lou, come sta tuo padre, oh scusa è morto» mi rinfaccia Cole, lo ha ucciso lui ne sono sicuro, o almeno per conto suo

«cosa vuoi da me?» saputo velenoso

«che venga a lavorare per me, solo così potrai estinguere il debito di tuo padre» mio padre giocava d'azzardo e si era indebitato fino al collo ma era un bravo uomo, quando si è lasciato con la mamma io ho preso il cognome del mio patrigno ma comunque gli volevo bene

«in cosa consiste questo lavoro? sentiamo»

Cole sbuffa

«spaccio, scommesse, armi... un po di tutto, decidi o lavori per me o anche la tua mammina farà la fine di tuo padre» dice quasi divertito e fiero di quello che ha detto

«ok ma promettimi che quando estingueró il debito tu sparirai dalla mia vista per sempre» dico rassegnato

«hai la mia parola» mi stringe la mano

*fine flashback*

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bimbe belle lo so che è un po tardi ma non ho avuto modo di postare il capitolo, vi ringrazio di tutto e spero che continuiate a crescere. un bacione Simo ^-^

Remember to stay strong [L.T.]Where stories live. Discover now