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Baekhyun non ritornò a casa nel modo in cui sperava, era stato da Chanyeol per un paio di ore e poi con una scusa era andato via, ma prima di rientrare nel suo appartamento aveva cercato di calmarsi, aveva dovuto fare finta di niente mentre era da lui, e in quel momento si sentiva furioso. Risalì le scale del condominio e raggiunse la porta, c'era già la compagna di suo padre ad aspettarlo lì. "Posso sapere dov'eri?" chiese, aveva le braccia conserte e gli sembrava di stare per confrontarsi con i suoi genitori.

"Sono andato da un amico." voleva solo che quella conversazione terminasse in fretta ma sapeva che non sarebbe stato così.

"Un amico? Che genere di persone frequenti? Puzzi sempre di fumo." scosse la testa. "Se fosse davvero tuo amico non contribuirebbe ad ucciderti."

Baekhyun fece le spallucce. "Cosa vuoi che ti dica, ho degli amici di merda. Buona giornata." la salutò e andò a chiudersi in camera per evitarla, rimase lì per tutto il giorno, finché qualcuno non andò a disturbarlo. Credeva fosse ancora quella donna ma in realtà era suo padre, che era anche peggio. Parlavano raramente ma se lui lo approcciava per avere una conversazione, allora doveva preoccuparsi, sapeva che sarebbe successo quindi non era spaventato. "Ti serve qualcosa?"

L'uomo rimase sull'uscio della porta. "Se dici di stare male deve essere vero, non devi dirlo solo per saltare scuola perché a forza di fare così stai danneggiando non solo te stesso ma anche me, sono stanco di starti dietro, hai quasi vent'anni e ti comporti come se ne avessi tredici. Inoltre hai risposto male come al solito, non è così che ti ho cresciuto, vedi che lei ha ragione? Frequenti cattive compagnie." cominciò a fare la solita predica.

"Stavo veramente male, se avessi voluto davvero prenderti in giro avrei detto di andare a scuola e avrei fatto tutt'altro, invece sono stato a casa finché un mio amico non mi ha chiamato per vederci. Stavo male anche quando sono andato da lui, non ci credi?" chiese. "Se non volevi prenderti cura di me potevi lasciarmi stare da mamma, lei a differenza di quella non mi avrebbe mai attaccato in un modo simile."

L'uomo lo guardò davvero male, non sopportava quando toccava quel tasto dolente. "Ti sto facendo mancare qualcosa, Baekhyun?" chiese. "Avrei potuto sbatterti fuori un milione di volte, mi hai dato milioni di ragioni per farlo, ci sarà stato un motivo se ho preferito tenerti qui. Ti voglio bene ma tu non hai idea di cosa significhi fare dei sacrifici, sei egoista e se continui così ti manderò davvero da tua madre, non ti nascondo che avremmo sicuramente meno preoccupazioni se non dovessimo badare a te. Non sei un bambino ma sei sotto la mia supervisione, lo capisci? Vedi di mettere la testa a posto perché non resterò qui a mantenerti a vita, e che tu lo voglia o no, io e lei stiamo insieme, sono passati dieci anni, non lo hai ancora capito o sbaglio?"

Baekhyun non rispose, si voltò e mise la testa sul cuscino, cominciava a sentire quel fastidioso nodo alla gola che avvertiva sempre prima di piangere. Se suo padre credeva di motivarlo si sbagliava, quelle parole lo facevano sentire solo peggio.

Dormì fino a tarda sera, una pessima mossa visto che avrebbe passato gran parte della notte in bianco. Non gli importava e non c'era niente che volesse davvero in quel momento, se non sfogarsi con qualcuno. Non era molto legato ai suoi amici nonostante avessero un bel rapporto, di conseguenza non si sentivano in momenti del genere, non capiva come mai in quel momento volesse parlare così tanto con Chanyeol, perché si, voleva che fosse lui ad ascoltarlo. Come al solito lo videochiamò, ma evitò di farsi vedere e si portò il cellulare all'orecchio, voleva parlare piano per non farsi sentire troppo. "Chanyeol." disse piano. "Stai bene?"

"Si, perché?" chiese. Sentiva un gran casino, chissà dove si trovava. Allontanò il telefono dell'orecchio ma vide che anche l'altro aveva disattivato la fotocamera, lo schermo era completamente nero. "Ti serve qualcosa?"

Baekhyun non capiva come mai si sentisse così improvvisamente ansioso, era contento che avesse risposto ma non era ancora del tutto convinto della cosa, non era normale che si sentisse geloso, non aveva motivo per esserlo. "Dove sei?"

"Fuori con degli amici." spiegò, fece una pausa solo per prendere un sorso dal suo drink. "Tu stai bene?"

Non poteva di certo parlargli della conversazione che aveva avuto con suo padre o di quello che provava mentre lui era fuori a divertirsi, non era quello il momento adatto e ora che ci pensava non era lui la persona adatta, così inventò una scusa. "Volevo solo sentirti e assicurarmi che stessi bene, non mi hai più scritto oggi e avevi detto che lo avresti fatto perciò -."

"Me ne sono totalmente dimenticato, scusa." tagliò corto. "Se non hai altro da dirmi vado, non ti sento bene."

"Scusa se ti ho disturbato." non gli diede il tempo di rispondere, riattaccò e spense il cellulare. Si alzò e oltre a una coperta da mettersi sulle spalle recuperò le sigarette, poi si affacciò alla finestra. L'aria era a dir poco gelida e una volta affacciatosi si sentì le labbra improvvisamente secche, era molto triste ma non sapeva cosa fare per migliorare le cose.

La mattina seguente, nonostante stesse ancora male e avesse dormito poco, decise di andare a scuola. Aveva già perso un bel po' di giorni e credeva che avrebbe fatto meglio a sforzarsi, così avrebbe potuto recuperare ciò che aveva saltato. Mise un giubbotto pesante e si coprì per bene, poi camminò verso l'istituto. Non aveva neanche guardato il cellulare, ma quando quell'aggeggio cominciò a vibrare fu costretto a prenderlo. "Yixing." lo salutò. "Sei già a scuola?"

"Sono solo passato di lì per scendere alla stazione, credo che qualcuno ti stia aspettando, o è una sorpresa che ho appena rovinato?"

"Cosa? Non devo vedermi con nessuno." disse confuso, inutile fare riferimento al luogo in cui si teletrasportò - involontariamente - la sua testa. Chanyeol.

"C'era Chanyeol." incredibile, ci aveva preso. "Ora devo andare, ci vediamo in classe."

Baekhyun si bloccò, controllò i messaggi e vide che l'altro lo aveva chiamato quattro volte. Decise di non richiamarlo, dopotutto la sera precedente c'era rimasto abbastanza male, voleva tanto che fosse possibile dimenticarlo. Ripensò alla mattinata che aveva passato con lui, sul suo letto a parlare del nulla più assoluto, a fumare e a giocare alla play-station, e improvvisamente si sentì nostalgico, per cui mandò al diavolo il suo orgoglio e lo richiamò, letteralmente venti secondi più tardi. "Pronto?" disse, non appena l'altro rispose.

"Si, ti sto aspettando da un quarto d'ora, dove sei?" chiese. "Sono davanti alla tua scuola, devo parlarti."

Baekhyun si morse il labbro e sospirò. "Sto arrivando." riattaccò. Si portò le mani alla testa e si sistemò i capelli, era molto vicino all'istituto e riuscì a scorgere subito Chanyeol, non appena si avvicinò a lui lo vide sorridere. 

"Ciao." lo guardò dall'alto al basso. "Scusa per ieri."

"Cosa è successo ieri?" domandò, poi rifletté. "È perché non mi hai cagato di striscio? Ci sono abituato. Comunque, vuoi davvero farti vedere con me?"

Chanyeol sapeva che era l'altro a non volerlo, ma non disse niente a riguardo. "Andiamo sul retro." disse, cominciando a camminare. Il più basso lo seguì e si mise al passo. "Ieri sono uscito con degli amici e quando mi hai chiamato non ero in me."

"Non eri in te ovvero eri fatto?" ridacchiò, cercando di nascondere la sua gelosia ingiustificata. "Non devi sentirti in dovere di darmi spiegazioni, è che avevo discusso con mio padre e volevo parlarne con qualcuno, alla fine ho preferito non dirti niente."

"Hai ancora voglia di parlarne?" chiese, lui scosse la testa. "Spero almeno che sia tutto okay adesso, e voglio che tu sappia anche che non mi hai disturbato."

"È tutto come al solito." gli fece sapere. "Grazie." non sapendo cosa dire camminarono in silenzio, Chanyeol accese una sigaretta e la offrì all'altro che rifiutò, si sentiva poco bene e respirava a fatica, non voleva strafare. Vedendo come il maggiore si sfregasse la mani l'una contro l'altra per riscaldarle Chanyeol sorrise.

"Hai freddo?"

Baekhyun annuì. "Sto congelando." rise leggermente, continuando a guardare a terra. Era di poche parole quella mattina.

"Allora non ti trattengo, mi avvio verso scuola anch'io, mettiti al caldo." disse, indicando l'uscita e cominciando ad incamminarsi verso di essa. Baekhyun non riuscì a dire niente, si diresse verso la sua scuola e andò ad abbracciare il termosifone per consolarsi e riscaldarsi, aveva davvero freddo.

blame - chanbaekWhere stories live. Discover now