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Chanyeol era disteso sull'erba fresca, il sapore del sangue che avvertiva da una buona decina di minuti nella sua bocca era a dir poco rivoltante. Sollevò la schiena e si guardò la mano destra, le nocche erano rosse e doloranti ma almeno aveva dato una lezione a quel tizio. Era stato abbastanza inutile dato che entrambi ne erano usciti ridotti male, ma sapeva che non avrebbe potuto fare di meglio. In precedenza era stato coinvolto in una sola rissa, e a differenza di quella, contro Jongin era riuscito a reagire e a non farsi mettere del tutto i piedi in testa, quindi si sentiva leggermente fiero di se. Accese una sigaretta e si portò la manica della felpa contro la faccia, poi tastò vari punti per cercare di capire se stesse sanguinando e cosa gli facesse male, perdeva solo un po' di sangue dal labbro.

Si stava tranquillamente tamponando la ferita quando la luce diretta del sole venne annientata a causa di qualcuno che si era messo davanti a lui, sollevò lo sguardo e lo riconobbe subito, non riuscì a non farsi sfuggire una risata. "Mi prendi in giro? Che cosa vuoi?"

Baekhyun fece le spallucce e si sedette accanto a lui, poi ingoiò il suo boccone. "Sono andato a farmi un panino qui di fronte e sono venuto a controllare se fossi ancora vivo, non ho niente di meglio da fare."

Il più alto era confuso. "Che ti importa se sono vivo o meno? Non mi hai difeso né hai provato a fermare quel coglione."

"Smettila di chiamarlo così, il coglione sei tu." rispose il maggiore, poi ci ripensò. "In effetti anche lui lo è, ma potevi risparmiarti quella scenata, lo hai fatto innervosire, era già arrabbiato con te per cui non è stata una bella mossa."

Chanyeol aspirò un po' di fumo e pensò. "Sono curioso di sapere cosa dirà alla sua ragazza quando lei vedrà com'è ridotto." fece una pausa. "Ora, seriamente, ti ha mandato lui a parlare con me o qualcosa di simile? Non ho tempo da perdere con gente come te quindi sparisci." si alzò e cominciò a camminare guardando a terra, tempo due secondi e accanto alla sua ombra si fece spazio quella del più basso. "Mi stai seguendo? Il senso di colpa è troppo forte?"

"Non è questo il motivo." rispose. "Ho già assistito a cose del genere e ne ho pure preso parte, non mi scandalizzo per così poco."

Chanyeol si fermò e lo squadrò da capo a piedi, poi scosse la testa. "Sei un bullo e non mi fido di te se vai così fiero di una cosa del genere, vaffanculo." Baekhyun guardò come i suoi capelli scuri gli ricoprissero la fronte lasciando comunque in bella vista il suo viso - rovinato, sì, ma anche dai lineamenti delicati, non sembrava un cattivo ragazzo, e sapeva già delle cose su di lui che non gli tornavano, per cui voleva saperne di più, inoltre quell'affermazione lo aveva ferito.

"Mi hai frainteso, non sono un bullo." Baekhyun ci rimase decisamente male, sapeva di non essere stato molto carino con lui però non avrebbe mai voluto tradire Jongin - e poi aveva bisogno di fargli una domanda. "Voglio solo capire una cosa, tu sei Park Chanyeol." l'altro lo guardò interessato, così fece un respiro profondo e continuò a parlare. "Jongin ti ha picchiato perché tu ci hai provato con la sua ragazza, ma tempo fa girava voce che fossi gay. Se è vero che ha frainteso perché non glielo hai spiegato?"

Chanyeol non disse niente, non aveva più voglia di parlare con lui. "Ti ho detto di lasciarmi stare." gli diede una spallata e si allontanò.

"Aspetta solo un secondo, ho bisogno di un'ultima cosa." il più alto si voltò. "Puoi darmi una sigaretta?" domandò ingenuamente, Chanyeol ammiccò un sorriso ma non sembrava felice. Forse era solo scoraggiato e sorpreso vista la sfacciataggine di quel ragazzo, sollevò due dita e gliela indicò con lo sguardo. "Tirchio." ridacchiò Baekhyun, sottraendogli la sigaretta ormai quasi del tutto finita e rivolgendogli le spalle. Non credeva fosse una buona idea continuare a scocciarlo, per cui dopo quella scenata che era stata molto nel suo stile, appallottolò la carta del panino e la buttò nel cestino più vicino, cominciando a dirigersi verso casa sua.

Passò l'intero tragitto pensando a Chanyeol, era così misterioso e voleva tanto saperne di più, l'unico modo per farlo era rivolgersi ai suoi amici. Ci avrebbe pensato quella sera, sarebbe uscito con loro e gli avrebbe chiesto informazioni, per il momento decise di cercare di distrarsi e di pensare a qualcos'altro. Stava andando tutto bene, finché qualcuno non lo chiamò - era Sharon, la fidanzata di Jongin.

Lei era molto socievole e conosceva tutti gli amici del suo ragazzo, inoltre spesso e volentieri si scambiavano qualche chiacchiera. A Baekhyun stava simpatica e credeva anche che fosse una bella ragazza, per questo motivo non capiva come facesse a stare con Jongin. Probabilmente voleva chiedergli cosa fosse accaduto ma neanche lui sapeva cosa fosse effettivamente successo, quindi non aveva idea di quanto potesse esserle d'aiuto in quel momento, sapeva che Jongin era una testa calda e che lei si preoccupava sempre, gli faceva piacere rassicurarla almeno un po', dopotutto non voleva che stesse male. "Sharon?"

"Ciao Baekhyun, ti disturbo? Ho bisogno di chiederti una cosa, velocemente perché Jongin potrebbe tornare subito." la sua voce era calma, come al solito. "Perché ha fatto a botte? Ora abbiamo litigato e non ho idea di cosa abbia."

Baekhyun, il consulente di coppie, sospirò. "Mi ha detto che era perché quel ragazzo ti ha trattata male e ci ha provato con te, è così?"

"Quel ragazzo chi? Chanyeol? Ma lui è gay."

"È quello che ho detto anch'io, cazzo." spalancò gli occhi. "Voglio dire - sapevo che c'era qualcosa sotto. Come fai a sapere che mi riferivo a lui?"

Sharon prese a raccontare. "Ieri eravamo in un locale insieme per festeggiare il compleanno di Zitao. Mi dispiace che tu non sia venuto, è stata una bella festa. Ad ogni modo, Jongin era andato a parlare con un'amica e un tizio che non avevo mai visto prima è venuto a dirmi che non mi meritava e che era un coglione, c'era anche Chanyeol che ripeteva tutto ciò che diceva, quando Jongin è tornato li ha visti ma gli ho detto di non fare cazzate e siamo andati via, però credo che abbia preso di mira soltanto Chanyeol, visto che lui era quello più vicino a me. È stato un malinteso, se l'è presa perché crede che io ci sia rimasta male, in effetti è stato brutto sentirsi dire certe cose ed essere circondata da ragazzi che criticavano il mio di ragazzo, ma sto bene. Lui no, non so cosa fare." finalmente prese un po' d'aria. "Non voglio che faccia a botte ancora, potresti dirglielo anche tu? Forse ti ascolterà."

"Jongin è uno spirito libero, dovresti saperlo." non voleva che ci si abituasse, quella non era una cosa che poteva essere tollerata - ma non sapeva cos'altro dire.

"Se continua di questo passo non riuscirà più ad essere libero." disse affranta, poi abbassò la voce. "Ho anche paura che mi stia tradendo."

"Impossibile, il giorno continua a parlarmi di te, sempre e in continuazione, è innamorato di te." cercò di rassicurarla, lo pensava davvero. "Mia madre mi sta chiamando, scrivimi se hai ancora bisogno di me." aspettò che anche lei lo salutasse e riattaccò, non si sentiva in colpa per averle mentito, solo, non aveva voglia di parlare con nessuno in quel momento. Si distese sul letto e chiuse gli occhi, c'era qualcosa che non gli tornava.

blame - chanbaekWhere stories live. Discover now