15

3.9K 105 0
                                    

Alma

Quando mi svegliai era pomeriggio inoltrato, guardai rapidamente la stanza intorno a me capendo di trovarmi da Sabrina, per terra trovai la sveglia, la bajour e la fotografia per terra e i ricordi affiorarono come le lame di un coltello. Sentivo la gola bruciare e gli occhi riempirsi di lacrime che, però, non uscirono.

Decisi di scendere e andare dagli altri nella zona giorno, ma prima andai in bagno perché mi sentivo un po' bagnata e sporca: mi era venuto il ciclo, puntuale come sempre. Tornai in camera e presi una T-shirt nera lunga extralarge che mi arrivava a metà coscia.

Dalla cucina proveniva un profumino che aprì il mio stomaco, chiuso fino a due secondi prima, e trovai Chiara, Vittoria e Alexander seduti, intorno al tavolo, ai loro posti. <Ma che ore sono?> domandai a voce alta anche se era un pensiero.

<Le otto e un quarto> rispose Vitto senza alzare lo sguardo dal piatto, forse aveva paura di come mi avrebbe trovato oppure di scoppiare a piangere, non lo sapevo ma Alex mi circondò la vita con le sue braccia appoggiando la sua testa nel ventre.

<Come stai?> borbottò ancora con la faccia spiaccicata nella mia pancia.

<Sono stata meglio, ma è ok> gli poso un dolce bacio su quella cesta di capelli ricci perdendomi nel suo profumo di menta, quando finalmente alzò lo sguardo i suoi occhi brillavano come due diamanti. Era una cosa fantastica, mi ci perdevo dentro; saremmo rimasti così all'infinito se la voce di Sabrina non avesse rotto quell'incatesimo.

<Oh! Alma piccola mia, come stai? Forza siediti, mangia qualcosa... Se domani vuoi saltare la scuola fallo pure, per noi non c'è problema. Chiara e Vittoria li informeranno e vedrai che non ti diranno niente... Forza su! Adesso dammi il piatto> sparò tutta d'un fiato la donna facendomi sorridere, le passai il piatto e lo riempì di spaghetti alla carbonara, proprio i miei preferiti dopo le lasagne <Dopo se te la senti dovremmo darti un'altra notizia questa volta migliore...>

<Sto bene...> risposi alla prima domanda chiudendomi nelle spalle, la mano di Alex si incontrò con la mia provocando un senso di gioia immenso <Posso saperla adesso? Se non è un problema può ascoltare pure Alexander?> il mio ragazzo sembrò un po' in imbarazzo, ma Sabrina lo rassicurò con uno sguardo annuendo.

<Beh... Un mese fa ho scoperto di aspettare un bambino> la mascella mi cadde a terra per la sorpresa e in quel momento capii perché non poteva essere stressata o sollevare pesi.

<Wow!> riuscii a dire dopo diversi attivi di suspense mentre Alex si congratulò. La cena trascorse veloce e beata, per la prima volta dopo mesi mi sentivo a casa, parte di questa famiglia, sentivo che anche se non era la mia vera madre, Sabrina, lo sarebbe stata sempre fin quando avrei voluto io averla accanto e non come era successo con mia zia all'inizio.

Quella sera rimanemmo qui a casa, a guardare un film per poi tornare in camera. <Ti vanno i compiti?> domandai quando si staccò da me, dopo un lungo bacio appassionato. Rimase sbigottito, ma alla fine acconsentì con la luce dentro agli occhi smeraldo.

<Però prima...> fece scendere due dita sotto la maglietta fino all'intimità, ma lo fermai.

<Non posso> affermai decisa, ma allo stesso tempo con voce carica di desiderio.

<Capito... Hai i tuoi giorni> sorrise e un lampo di malizia gli attraversò il volto <Su, i compiti!> ridemmo prima di tirare fuori il libro.

Il Mio Nuovo Prof. Di Tedesco [COMPLETA]Where stories live. Discover now