1 Dicembre 2013 - Cervera, Spagna.

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Cate scosse la testa, lanciando un'occhiata ad Alex che si limitò a rivolgerle un mezzo sorriso «Devi ammettere che, questa volta, ha ragione.» le fece notare alla fine passandole un braccio attorno alle spalle.

*

La cena con la famiglia Marquez era andata estremamente meglio di quanto non si aspettasse, per sua fortuna sia Roser che Julia erano incredibilmente bravi a portare avanti una conversazione, ma soprattutto erano il tipo di persona che sembrava in grado di capire quando era meglio non fare domande; quindi, se si escludeva il dover evitare con attenzione il paio di domande che Roser le aveva posto sulla sua famiglia, la cena era passata relativamente tranquilla.

Alla fine della cena si era alzata per aiutare la donna a lavare i piatti in un automatismo che le era stato insegnato a suon di sberle, come tutto il resto delle buone maniere tra l'altro, ma Marc l'aveva bloccata per un polso, facendole cenno di tornare a sedersi «Sei nostra ospite,» le aveva fatto notare semplicemente «a sparecchiare possiamo pensarci noi.»

«Proprio perché mi state ospitando dovrei dare una mano.» replicò; la voce calma che nascondeva il lieve momento di panico che l'aveva colta, non comportarsi in modo appropriato di solito comportava una punizione o alle urla di sua madre che la rimproveravano di essere una figlia degenere, resistette all'impulso di passarsi una mano sul volto; era scappata di casa ormai due anni prima, avrebbe dovuto imparare a smettere di farsi influenzare dal modo in cui era stata cresciuta. Il fatto che i suoi genitori fossero stato tutto tranne che amorevoli non poteva continuare a influenzare la sua vita.

L'occhiata materna che Roser le aveva rivolto le aveva fatto capire di non aver celato poi così perfettamente le sue emozioni «Mi hijo tiene razón, tu eres nuestra invitada. No hay necesidad de ayudar algo.» le fece notare, se i fratelli e Julia parlavano italiano in modo più o meno fluente, era chiaro che la donna faceva molta più fatica; forse anche perché non frequentava i circuiti quanto il resto della famiglia.

«D'accordo, d'accordo.» aveva alzato le mani in segno di resa, non aveva intenzione di litigare con la donna, soprattutto quando Roser era stata così gentile da preparare un intero banchetto per la cena, già sapeva se ne sarebbe pentita il giorno dopo in allenamento quando sia lei che Marc avrebbero dovuto passare mezza giornata in palestra solo per smaltire la cena.

Marc, seduto accanto a lei, le aveva rivolto uno sguardo stranito; non l'aveva mai vista comportarsi a quel modo probabilmente. No, era sicura non avesse mai visto oltre la sua maschera perfetta di arroganza, principalmente perché non l'aveva mai vista lontana da un circuito, in una situazione così domestica e totalmente estranea a lei da renderla così tanto più vulnerabile.

Si passò una mano tra i capelli, scuotendo lievemente il capo prima di sedersi nuovamente al tavolo, la tazza di caffè scuro lasciata a metà che la osservava da sopra la tovaglia bianca; non sarebbe mai stata a suo agio in mezzo a una famiglia come quella, l'affetto che provavano gli uni per gli altri era così palese da essere quasi palpabile e lei, per tutta la sua vita, aveva vissuto in un ambiente in cui l'aria che si respirava era l'esatto opposto.

Ora che ci pensava, forse quella era la prima volta che presenziava a una cena di famiglia senza sentire litigate; non la sorprendeva poi così tanto che la famiglia non fosse la sua.

*

Si erano intrattenuti nella casa della famiglia Marquez fino a sera tardi; probabilmente per come stava andando la serata, sarebbero rimasti anche oltre, ma per fortuna Marc sapeva quanto lei che non potevano permettersi di presentarsi al primo allenamento senza essere al massimo a livello fisico.

Quello che non si aspettava era che Alex non sarebbe andato a stare con loro nella villa di Marc; ci era arrivata solo quando il minore dei fratelli non si era avviato con loro verso l'uscita, ma piuttosto l'aveva abbracciata, baciandole una guancia e augurandole un "buenas noches" che l'aveva lasciata spiazzata per un attimo, almeno finché Marc non le aveva passato un braccio sulle spalle e l'aveva trascinata verso l'uscita.

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