4 e 5 Maggio 2013 - Jerez de la frontera, Spagna.

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Alex Marquez aveva appena compiuto diciasette anni; appena, in realtà li aveva compiuti più di una settimana prima, ma apparentemente quella non era una scusa per evitare di comportarsi da brava compagna di team e fargli gli auguri in ritardo perdendo tempo prezioso del suo fine settimana di gara in Spagna.

Probabilmente, se non fosse stato per Max, si sarebbe limitata a fare la figura della menefreghista e continuare per la sua strada che poteva essere riassunta in: ignoriamoci a vicenda così evitiamo di litigare. Aveva imparato da tempo però che con il suo manager non si discuteva quando si trattava di gestire le relazioni con altri piloti, si annuiva e si faceva come ordinato perché, altrimenti, la discussione sarebbe andata avanti all'infinito.

Si era avvicinata alla parte spagnola dei box, che in quel momento era abitata sia da Alex che da suo padre Julia, impegnati a guardare le qualifiche di Moto2 dopo il turno appena concluso di MotoGP, sorprendentemente per nessuno il maggiore dei fratelli aveva tirato fuori un terzo posto in qualifica; Marc Marquez si stava dimostrando un cliente parecchio ostico, per tutti. Si passò una mano tra i capelli, preparando mentalmente cosa dire in una lingua non sua per augurare un buon compleanno a qualcuno con cui aveva scambiato, nel corso dei mesi, si e no una dozzina di frasi. «Feliz cumpleaños Alex, aunque en retraso.» disse alla fine, poggiando il fianco contro il basso muretto che separava le loro postazioni dal corridoio che dava sul retro box, gli occhi scuri del ragazzo e di suo padre si posarono su di lei e un sorriso onesto si aprì sul volto di Alex, alle volte si chiedeva quanto potesse essere genuino quel ragazzo rispetto a suo fratello che, durante le interviste, sembrava esibire sempre lo stesso sorriso, non sempre autentico.

«Grazie Caterina,» l'italiano del ragazzo era strascicato almeno quanto lo era il suo spagnolo e l'accentazione iberica che aveva preso il suo nome rischiò di farla scoppiare a ridere «e non preoccuparti, capisco che tu sia stata impegnata.» gli occhi del ragazzo si posarono sulla figura del padre che ancora stava studiando la ragazza con occhi attenti, quasi la stesse valutando.

Alla fine Julia si aprì in un sorriso accomodante, porgendole una mano «Julia Marquez, finalmente conosco la famigerata nuova compagna di box.»

La riminese alzò un sopracciglio, osservando la mano dell'uomo con aria stranita prima di decidersi a stringerla in una presa decisa «Caterina Maggioli.» rispose semplicemente, prima di lasciare che la sua mano tornasse a cadere lungo il fianco ancora coperto dalla tuta «No sabia como yo puede sér considerada tan célebre,» si strinse nelle spalle con un mezzo sorriso «Sono solo l'ultima arrivata.»

«La falsa modestia non ti si addice, Maggioli.» la voce proveniente da direttamente dietro di lei la fece sobbalzare, costringendola a voltare il capo per incontrare la figura di Marc Marquez che ancora indossava la tenuta Honda, dal modo in cui i capelli solitamente perfettamente pettinati gli ricadevano sulla fronte in onde umide e ben poco composte poteva azzardare l'ipotesi che non si fosse nemmeno sciacquato la faccia prima di andarsene dal suo box per intrufolarsi nel loro, ormai probabilmente avrebbe dovuto anche farci l'abitudine. Marc Marquez si sentiva abbastanza in controllo da fare quello che voleva nel paddock, soprattutto se quello che voleva era intrufolarsi nel box in cui lavorava suo fratello, abbassargli la cresta incredibilmente curata che aveva in testa sarebbe stato soddisfacente quasi quanto vincere il mondiale «Intanto anche domani parti seconda, rookie o meno.»

La ragazza si strinse nelle spalle, squadrando lo spagnolo con un'occhiata divertita «Non vedo come possa essere un tuo problema, tu te ne stai tranquillo in MotoGP, è tuo fratello che ha a che fare con me in pista, no Alex?» lanciò un'occhiata divertita al minore dei fratelli che in tutta risposta scosse la testa con un sorrisetto divertito sulle labbra, quasi quel comportamento non fosse nulla di nuovo. Peccato che lei e Marquez si fossero parlati mezza volta e non c'era proprio nulla di usuale nel loro battibeccare.

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