Coming Out

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Era un periodo un po strano il liceo.
Gente strana, simpatica e antipatica ecc..
Il mio 3° anno di liceo è volato così velocemente.
Il 4° è stato l'anno delle mie conferme.
Le conferme del mio cuore e di me stesso.
L'albero aveva ancora quella foglia nera e tenebrosa, forse era un pezzo di me che non conoscevo.
Forse dovevo ancora scavarmi dentro.

È sabato e come al solito usciamo con gli amici in centro.
Quel giorno mi sentivo carico e felice.
Conoscemmo un ragazzo, occhi verdi, capelli castani e mossi, poco poco piu alto di me.
Era simpatico e gentile.
Anche se non lo conoscevo provavo una certa ammirazione verso di lui.
Così cercai in tutti i modi di stargli dietro.
Non so cosa stava succedendo.
Mi son reso felice.
Lui mi ha reso felice.
Non so come si chiama, così chiesi a Jesse di domandargli il nome.

-Mi chiamo Matt. È un piacere conoscervi, mi state tutti simpatici.
Dise con un sorriso ragiante.

Penso di volerlo conoscerlo più a fondo, questa sua felicità mi incuriosiva.
Scherzando scherzando con gli amici, ho uscito una cosa che mi ruguarda.

-Ragazzi, non so come dirvelo... ma sono gay. La timidezza e l'imbarazzo mi mangiavano.

Mia sorella non si aspettava ciò, ha sempre pensato che io fossi etero ed invece...
Ma nonostante tutto mi vuole bene lo stesso. La adoro. Anche se litigo sempre con lei, riusciamo.sempre a trovare momenti di dolcezza.

Jesse, Jo e Mark lo sapevano gia, quindi non c'era da meravigliarsi.
Mi sentivo più libero, almeno non dovevo nascondere più una delle mia parti chiuse.
Non dovevo più mostrare quel mio lato insicuro e debole.
Alla fine si combatte sempre per le cose importanti e ci saranno sempre dei momenti in cui riisciremo a vincere.
Il passo più grande, il muro più grande era la mia famiglia.

Il giorno dopo. Domenica.
Mi sveglio e faccio la mia solita colazione con latte e cereali e nesquik.
Adoro le mie tazze tutta particolare di personaggi dei cartoni, mi rallegrano la giornata.
Mamma e papà vogliono uscire e io quindi devo sbrigarmi.
Andiamo in centro e facciamo una passeggiata.
Prima di mangiare, mia sorella maggiore mi chiama a parte..

-Come va la tua vita amorosa? Disse incuriosita.
-Nì, non ho nessuno. Sapevo dove voleva andare a parare.
-Non devi preoccuparti, a me puoi dirlo.
-Mh, va bene. Diciamo che mi piacciono di piu i ragazzi, rispetto alle ragazze. Ho provato ad avere una relazione con una ragazza, ma nulla, non ho sentito nulla.
-Beh, sapevo che a te potevano piacere i ragazzi, ma non ne ero così sicura. Comunque puoi anche dirlo alla mamma se vuoi, sono sicura e so che accetterebbe lo stesso.
-Mhh va bene. Dissi con imbarazzo.

Beh mi stavo imbarazzando molto e avevo bisogno di aiuto.
Mi sorella mi rassicura andiamo da mamma.

-Mamma dobbiamo dirti una cosa.
-Ditemi amori.
-Io sono gay diciamo.
-Amore non devi preoccuparti, devi sapere che voi per me siete i mieo figli e io vi amo così come.siete, ciò che siete e cosa volete essere. Non importa siete la mia vita.

Abbraccio mia mamma fortee stretta a me. Ho la mamma più buona e dolce del mondo. Anche se non parlo mai con lei. Sono molto chiuso in famiglia diciamo.

Questa giornata è diventata indimenticabile.
Ho capito che bisogna liberarsi dei propri problemi. Bisogna aprirsi e bisogna stare bene con se stessi e con gli altri, se no non vivremo mai una vita serena.
Amo la mia vita cosi com'è.

La foglia magicamente diventa verde e su di essa un'altra foglia rosa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 26, 2018 ⏰

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