Il cuore puro di Sasi

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-Buongiornoo piccino. Disse con un tono dolce Ric.
-Buongiorno a te . Mi sveglio assonnato ma contento.

Sono le 10 del mattino, decidiamo di coccolarci ancora un po', Ric non voleva lasciarmi, almeno così sembrava.
Io allora cerco di dargli tanti bacini del buongiorno, i morsi sul collo e gli sguardi appassionati.
Si fanni le 12 ed è un po tardi, decidiamo di alzarci.
Scendiamo in cucina e si sente già il casino della mia famiglia numerosa.
Gwen come al solito si sveglia tutta arrabbiata e un po scombinata, la solita ragazza maschiaccio, ma è tenerrissima.
La adoro, anche se litighiamo molto spesso.
Eccola che arriva la mia piccola Diana, mia sorella minore, che dolcemente ci lascia un bacino a me e a Ric.
Mio padre come al solito racconta storie buffe e divertenti senza mai una fine, mia mamma sistema la biancheria fuori in lavanderia.
Decidiamo che era ora di mangiare e allora scegliamo la pasta da cucinare, prepariamo la pentola e accendiamo il fuoco.
Dopo mangiato, io e Ric scherzavamo e guardavamo video nerd scemi.
Decidiamo di parlare di noi e della nostra diciamo "relazione/frquentazione/amicizia con qualcosa che non si capisce cosa è".
E quindi io già inizio a sentirmi l'ansia che mi mangia da dentro il corpo, sento un vuoto, ma.cerco di affrontarebla situazione.

-Beh, ti ho voluto fare sentire amato perchè lo meriti. Per il tuo bene. Disse con un tono un po dispiaciuto.
- Mh capisco, beh sono stato bene e mi sono veramente sentito amato, però cosa c'entra questo? L'ansia mi divorava ancors piu aggressivamente.
-Beh, credo di aver capito che mi piace fare qualcosa con le ragazze.
-Ma non abbiamo fatto nulla di particolare, ansi sembra che io ti sia piaciuto veramente.
-Sisi, ti capisco e mi piaci, ma mi piacciono di piu le ragazze.

Un momento di silenzio che sembrava infinito ferma il tempo.

-Beh, però sappi che ti voglio sempre bene. Ti adoro. Disse così per sciogliere un po il ghiaccio.
-Beh anche io, tanto.

Lo abbraccio,mi bacia.
Ci prepariamo per andarlo a lasciare a casa.
Arriviamo a destinazione, mi saluta con un abbraccio forte, se ne va.
Mi sentivo una merda proprio.
Mi sentivo strano. Sentivo il suo corpo lo stesso appoggiato sul mio.
Sentivo le sue mani.
Sentivo il suo odore.
Sentivo il rumore delle onde quando mi respirava all'orecchio.
Era esploso qualcosa dentro di me.
Un sentimento forte e grande, non capivo ancora cosa era, forse mi sono innamorato veramente.
Forse la prima voltà è un po così per tutti, una ptima volta veramente bella che ti lascia senza parole, ma che prima o un poi ti spiazza, ti distrugge, ma passerà.
Lo sentivo ancora.
Stavamo uscendo, e quella che doveva essere una passeggiata, per me era diventata una paranoia.
Pensavo tantissime cose, mi mancava, credevo di non respirare senza averlo accanto.
Forse sarò pesante, ma in fondo sono ancora piccolo e per me è ancora la prima volta.

"La prima volta non si scorda mai."

Arriva la sera, ed è ora di cenare, mangio poco e invogliato, di solito mi divoro pure il tavolo, ma oggi non era giornata.
Dopo cena, salgo in stanza e mi preparo la cartella per la scuola.
Mi lavo, metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte.
La notte si fa buia, i mostri del letto mi consolavano.
Chiudo gli occhi e dormo.

Suona la sveglia, mi preparo per andare a scuola.
Faccio colazione e scendo con papà.
Papà mi lascia al giardino vicino la scuola.
Scendo dalla macchina e vado sotto l'albero prima di entrare a scuola, tanto mancava ancora mezz'ora alla campanella.
Mi seggo sotto l'albero, prendo un quanderno ed inizio a disegnare.
Magicamente il disegno divenne blu.
Alzo lo sguardo verso le foglie blu-grigiastre dell'albero.
Notai qualcosa di insolito e nuovo.
In un ramoscello vi erano delle foglie rosa e una rosa con delle spine.
D'improvviso sorrido.
Capii che ciò che ho fatto era perchè il bene non si smette mai di fare.

"Il bene genera bene, sempre.
Non scordarlo mai Sasi."

Mi alzo, accarezzo la corteccia di quell'albero magico e sorrido.
Mi incammino verso la scuola.
Suona la campanella ed entro in classe.

L'albero ed il mio cuore si accessero di  un blu vivace, un blu di bontà, serenità e amore...

Mi ripetè...
"Il bene genera bene, sempre.
Non scordarlo mai Sasi."










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