Parte quattro

1.1K 93 1
                                    

Oliver non si era staccato da me. Avevo saltato le lezioni per stargli accanto. Stavamo uscendo da scuola, con lui aggrappato a me. Incontrai al cancello di uscita Joseph.
-Oliver, stai bene?- chiese Joseph, lasciando Emile dietro di lui.
Lanciai un'occhiata al mio migliore amico, e capì di non parlare.
-Se trovi Layla digli che non torno a casa- e fermai Steven che stava più avanti.
-Oliver, eccoti!- guardò il suo viso cupo e triste e poi guardò me.
-Ti spiego per strada-

Avevo appena spiegato tutto a Steven. Stavamo seduto sull'autobus. Diretti verso la casa del biondino. Sapevo che aveva molti soldi, quindi potevano far riposare Oliver li. Stavo seduta accanto a quest'ultimo. Aveva gli occhi chiusi. Ma le lacrime continuavano a scendere.
-Mio padre lo aiuterà...- mi guardò -Posso capirlo benissimo-
A Steven gli era morta la madre quattro anni prima per via del cancro. Suo padre lavorava in un'agenzia immobiliare, ma Steven riusciva a spacciare con la faccia d'angelo che aveva.
Dopo dieci minuti ci trovavamo di fronte una villa bifamiliare. Steven entrò e andò subito a preparare a Oliver del tea caldo.
Lo seguì, lasciando il moro sdraiato sul divano.
-Tuo padre?- chiesi sussurrando.
-Torna alle quattro- disse prendendo una tazzina verde prato.
Guardai lo schermo del cellulare: 2 pm.
-Se la caverà qui- dissi sospirando.
Aveva iniziato a piovere, e il solo pensiero di tornare con le ballerine per le vie bagnate di Londra era un incubo. Non mi sarei mai più messa quelle scarpe.
Portai il tea a Oliver, e mi sedetti accanto a lui.
-Grazie- disse Oliver posando il tea sul tavolino di fronte il divano rosso.
Mi guardò negli occhi sorridendo. Aveva un viso dolce. E volevo asciugargli le lacrime e abbracciarlo.
-Farei di tutto per un amico in difficoltà- sbem, solita frase da friendzone delle serie tv smielate.
Prese il tea e iniziò a bere.
-La preside ha detto di riposarmi, quindi ci vediamo direttamente Venerdì- disse quasi freddamente, cambiando tono.
Mi alzai, prendendo la mia giacca di pelle nera e lo zaino di scuola.
-Ci vediamo domani Steven- urlai verso la cucina.
Mi girai verso Oliver e gli sorrisi.

-Poverino- disse Layla seduta sul mio letto.
Aveva il computer aperto su iTunes, e il volume della musica era al 15%; si sentiva a malapena. Ma riuscivo a capire che stava ascoltando gli All Time Low.
-Mi dispiace tantissimo per lui...- dissi sedendomi sul letto -Vederlo triste mi ha fatto passare la felicità-
Presi anche io il mio computer, attaccai le cuffie e misi degli episodi di Supernatural che erano usciti in quel mese. Era una delle mie serie tv preferite. Perché non era come le altre.

Avevo appena finito l'ultimo episodio, con le lacrime agli occhi per l'ennesima morte di Dean. E mentre scrollavo la Dashboard di tumblr sentì il suono della notifica di Facebook. Aprì la finestra di Facebook, e mi stupì a vedere che Oliver mi aveva inviato un messaggio.
"Dormi?"
Alzai un sopracciglio. Che ore erano? 1 am.
-Oh cristo domani farò tardi!- sussurrai, ignorando Layla che borbottava nel sonno. Stranamente non era tornata in camera sua.
"No, stavo guardando Supernatural, ma non mi ero accorta dell'orario"
Andai in bagno a cambiarmi, mettendomi il caldo pigiama rosa. Era un colore che odiavo. Però era l'unico pigiama caldo che avevo. E per il temporale che si stava abbattendo su Londra quel pigiama era perfetto.
Tornai sul mio letto, dove misi Layla sotto le coperte. Oliver mi aveva scritto altri tre messaggi.
"Steven si è addormentato. E io ho paura dei tuoni. Ti prego tienimi compagnia"
Risi immaginandomi lui sotto le coperte che trema come una foglia per i tuoni.
"Va bene"
Mi sdraiai sul letto, col computer sulla pancia.
"Non so come ringraziarti per quello che hai fatto oggi per me"
"Non c'è bisogno"
L'ultima cosa che lessi fu "sta digitando" poi mi trascinai in un lungo sonno.

Venerdì sera arrivò in fretta. Per fortuna, era stata una settimana straziante, quella passata. Ero appena uscita da un bagno caldo, e il sapone alla rosa mi aveva avvolta tutta. I capelli che mi arrivavano all'ombelico erano bagnati, e quel giorno mi sarei fatta i boccoli. Non sono una tipa che alle feste del venerdì sera va in giro con i tacchi. Quindi optai per un vestitino nero, col colletto bianco, e le mie amate Creepers. Sembravo un personaggio uscito da un anime manga. I capelli me li fece Layla, con la partecipazione del suo ragazzo.
Sebastian era un bel ragazzo. Alto, pelle quasi bianca, occhi color nocciola e capelli castani. Ogni tanto lo scambiavo per un fratello maggiore che non avevo mai avuto.
-Ahw sei carinissima- mi disse dopo il trucco.
Sorrisi spostandomi una ciocca boccolosa da davanti gli occhi. Presi il cellulare e scesi le scale con Layla e Sebastian dietro di me. Ci avrebbe accompagnato mia madre. Indossava un paio di jeans scuri e una giacca di pelle verde scuro. I capelli castani rasati ai lati erano sistemati meglio del solito, e indossava un paio di tacchi neri.
Ci accompagnò a casa di Steven alle 8 pm precise.
-Ci vediamo dopo- dimmo insieme e ci incamminammo verso la porta in legno della villa.
-Eccovi!- esclamò Steven alla porta -Entrate!-
Dal seminterrato si sentiva la musica punk alta.
Era una sala molto grande, con le luci che variavano di colore e bibite ovunque. Layla e Sebastian si imbatterono nella folla e dopo qualche minuto mi infiltrai anche io.
Molta gente la conoscevo. Incrociai Alexis.
-CI SEI ANCHE TU!- urlò cercando di sovrastare la musica.
Teneva le braccia in alto a ritmo dei Fall Out Boy.
Continuai a camminare, e vidi Esther e Steven baciarsi su un divanetto, e speravo con tutta me stessa che dopo un po' si prendevano una stanza. Oliver non c'era, probabilmente era rimasto in camera.
-Moon!- qualcuno mi chiamò alle spalle.
Non avevo distinto la voce, e speravo con tutta me stessa che a chiamarmi fosse stato Oliver.
E invece no: Joseph.
-Ehy Joe!- dissi sorridendo.
-Oliver sta meglio- ci allontanammo dalla folla, dove se parlavamo ci sentivamo.
-Come fai a saperlo?- chiesi.
Joe sorrise -Sta di sopra- e mi fece un cenno con la testa.
Salì le scale lasciandomi la musica alle spalle. Di sopra c'era il padre di Steven, George.
-Oh ciao- disse lui guardandomi con stupore.
-Sono Moonlight, tanto piacere- gli strinsi la mano sorridendo.
-Sei l'amica che ha portato Oliver oggi?- disse in tono serio.
Steven aveva di sicuro parlato di me a suo padre. Annuì guardando le scale.
-Seconda porta- disse semplicemente lui.
Salì le scale con velocità, prendendo qualche storta per via dei tacchi delle Creepers. Bussai alla porta. Sul pomello c'era un pezzo di scotch con scritto sopra "Oli :)"
-È aperto- aveva la voce rauca. Aveva pianto tutto il giorno.
Aprì la porta lentamente, venendo colpita dall'oscurità. La luce era assente, veniva solo una leggera luce dal computer. E da questo c'era anche il rumore di un video porno.
-Dimmi che non stai su Youporn- dissi io appoggiandomi all'uscio della porta sorridendo.
-Si, stavo cercando un tuo video- scherzò lui -Lo sanno tutti che sei una pornostar- e mi fece segno di sedermi accanto a lui.
Mi sedetti accanto a lui, e lo intravidi chiudere la finestra di Internet.
-Come è la sotto?- mi chiese sdraiandosi.
-Noioso- dissi aprendo Youtube e mettendo qualche canzone.
-Immagino- sbuffò -Come è stato stare a scuola senza di me?- chiese in tono malizioso.
-Rilassante- sbottai -A ricreazione nessuno mi ruba la santa sigaretta che fumo-
Un sorriso apparve sulle labbra di Oliver -Be', con la scusa della sigaretta assaggiavo i tuoi rossetti-
Per fortuna che la stanza era al buio, perché ero rossa come un pomodoro. È il lato negativo di avere la pelle chiara: arrossisci molto frequentemente.
-E le tue labbra- aggiunse poi.
Ci fu una lunga pausa imbarazzante.
-Vuoi tornare giù?- mi chiese mettendosi seduto.
-No- dissi.
Eravamo molto vicini. Stavo praticamente quasi aggrappato a lui.
-Ti diverti di più qui con me?- continuò a chiedere in tono malizioso.
-Giù è noioso...- sospirai -E nessuno balla con me-
-Dai andiamo giù- sbottò -Ballo io con te-

DeadWhere stories live. Discover now