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Ero sugli spalti.
Sulle guance quattro strisce rosse e bianche coloravano il mio volto facendo capire a tutti che squadra ero andata a tifare.
Accanto a me anche Connor e Tiffany indossavano i colori della Pacific.
Connor aveva portato delle trombette rosse, mentre Tiffany  uno striscione e la sua squillante ed acutissima voce.
Appena entrò la squadra della Pacific High, dal nostro spalto si levò un boato di approvazione e ammirazione, ed io mi alzai in piedi gridando assieme a tutto il resto della scuola.
Guardai i giocatori entrare in campo uno ad uno, cercando con lo sguardo il mio ragazzo, ma i miei occhi ne incrociarono un paio più scuri, neri, quelli di Lucas.
Mi stava fissando e non avevo idea di cosa stesse pensando.

Lucas
L'avevo vista, sugli spalti, a tifare per la squadra della sua scuola.
Era bella anche con delle strisce bianche e rosse dipinte in faccia con le dita.
Notai che passò in rassegna tutti noi giocatori cercando Noah, ma si fermò prima. Aveva gli occhi puntati nei miei.
L'avevo catturata.
Era come se avessi ripreso a vivere.
Sentire i suoi occhi su di me dopo giorni di totale assenza era qualcosa di indescrivibile.
Aveva smesso di tifare e mi fissava, come io ero rimasto immobile a guardarla.
La squadra si era già radunata in campo ed io ero rimasto lì in piedi come un deficiente a godermi gli attimi migliori della mia vita.
"Forevin!"
L'urlo del coach mi fece voltare e notai che Noah mi stava uccidendo con lo sguardo.
Sorrisi.
Corsi piano verso la squadra e appena passai di fianco a Noah gli diedi una pacca sulla spalla.
"Buona fortuna"

Nancy
Mi aveva fottuto il cervello.
I suoi occhi mi avevano letteralmente fatto andare in tilt.
Mi lasciai cadere sulla panchina e Connor e Tiffany lo notarono.
Si sedettero affianco a me e dissero all'unisono
"Bel casino"
"Grazie ragazzi, voi si che siete sempre confortanti"
Avevo lo sguardo fisso sulla zona di campo dove prima c'era Lucas.
Tiffany mi appoggiò una mano sulla spalla, e Connor disse
"Scusaci, è solo che... è davvero un bel casino"
La partita cominciò.

Lucas
La partita cominciò.
Era tutto molto strano.
Stavo facendo schifo, davvero schifo.
Tutto per colpa di Nancy.
Mi ero ripromesso di non farmi influenzare, e invece era tutto l'opposto. Mi stavo facendo influenzare eccome.
Non riuscivo a muovermi, e quando lo facevo ero perennemente in ritardo.
L'arbitro fischiò un cambio.
Mi voltai verso la panchina e vidi il coach farmi segno di raggiungerlo.
Al mio posto entrò il mio migliore amico, Mathew.
Mi diede un colpo sulla spalla, corse in campo, e la partita riprese.
"Che cazzo Lucas! Cosa ti è preso?"
"Scusi Coach, non so cosa mi sia preso, era come... come se non fossi me stesso"
"L'ho notato. Eri ridicolo. Non so se quelli della UCLA ti daranno un'altra chance. Ti conviene toglierti dalla testa quella ragazza."
"È così evidente?"
"Ragazzo, sono stato giovane anche io. So che effetto possono fare le donne. Lucas, tu sei uno dei migliori giocatori che abbia mai avuto, ma se continui così dovrò dare il tuo posto di capitano a Noah Scott"
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Si era già preso la ragazza dei miei sogni, non poteva anche rubarmi il ruolo in squadra.
"Coach, non può togliermi come capitano. La squadra ha bisogno di me, e io ho bisogno di questo titolo. Per il mio futuro, la mia vita."
"Lo so, ragazzo, lo so. Ma devi impegnarti, altrimenti..."
"Non succederà più, lo prometto. Ora mi faccia rientrare. Le giuro che sarò perfetto"
Lui mi guardo storto un momento, poi fece un cenno all'arbitro, chiamò Mathew e mi fece rientrare.
Giocai la miglior partita della mia vita.

In spogliatoio festeggiamo la vittoria.
Festeggiammo tutti tranne Noah.
"Che c'è Scott? Non sei felice?"
Chiesi al mio rivale seminudo seduto per terra.
"Certo che sono felice"
Rispose lui facendo un falso sorriso.
Mi avvicinai di più a lui e gli sussurrai all'orecchio
"La prossima è la tua ragazza"

Nancy
La partita finì, Connor e Tiffany andarono a casa, ed io andai all'uscita degli spogliatoi ad aspettare Noah.
Appena uscì gli saltai al collo e lo baciai.
"Sei stato grande! Li avete stracciati!"
Lui mi diede un dolce bacio sulla fronte e mi prese la mano.
"Lo so, lo so..."
"Che hai amore? Non sei felice?"
"Certo che lo sono. È solo che... vi ho visti tu e Lucas, come vi siete guardati ad inizio partita"
Mi staccai un attimo da lui e gli presi il volto con le mani.
"Senti, è stato solo uno sguardo, perché era da tanto con ci guardavamo e..."
"Si lo so, ma uno sguardo vale più di mille parole, e tra voi due c'è sempre stato qualcosa"
"Tra noi due non c'è mai stato niente. C'è qualcosa tra me e te, ed è questo che importa"
Gli sorrisi e lo baciai, e nulla più importava.
Nel frattempo anche Lucas era uscito dallo spogliatoio, e notai che ci guardava.
Ma come ho detto prima, nulla più importava, tantomeno di Lucas che, pieno di gelosia, se ne andava trasportato dalla squadra trionfante.
Mi staccai da Noah.
"Ora devo andare, andiamo a bere una birra con la squadra e poi a una festa a casa di Mathew. Ci sarà tutta la scuola, vieni anche tu?"
Sorrisi.
"Certo, prima però passo ad avvisare anche Connor e Tiffany, vi raggiungiamo lì"
"Va bene"
Gli lasciai un dolce bacio sulle labbra e lo guardai andare via con la squadra, mentre io mi avviavo verso casa di Connor.

"Con, Tif, stasera c'è una festa per la vittoria della squadra, ci andiamo?"
Eravamo in sala, io seduta sul divano, Connor sulla poltrona e Tiffany per terra.
"Mi stai davvero chiedendo se voglio andare ad una festa dei popolari? Certo che sì, tesoro!"
Il ragazzo si alzò in piedi esultante ed andò in camera sua a prepararsi.
Io presi per mano Tiffany ed andai nella "mia" camera per gli ospiti.

How to build a fireOnde histórias criam vida. Descubra agora