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"Lui ha baciato me"
Gli occhi verdi di Noah erano fissi nei miei, come se una parte di lui volesse credermi, mentre l'altra lottava con tutte le sue forze per respingermi.
Il ragazzo sbuffò e distaccò lo sguardo, per portarlo altrove.
Io gli portai le mani sulle guance e lo obbligai a guardarmi negli occhi.
"Credimi, io non lo avrei mai baciato"
Che bugia, che enorme bugia.
Io avrei baciato Lucas, lo avrei baciato eccome.
Ma in quel momento non mi importava, mi interessava solo il ragazzo di fronte a me, a cui piacevo, che era dolce e gentile, e con cui stavo bene.
Continuavo a guardarlo dritto negli occhi, finché lui si avvicinò e mi baciò improvvisamente.
In quel momento chiusi gli occhi e mi lasciai andare totalmente alle sue labbra, al suo corpo che fremeva, al mio corpo, che era percorso da brividi intensi, alle sue braccia, che mi avvolgevano totalmente, ed al suo calore, che lentamente invadeva anche me, come fosse qualcosa di contagioso ma estremamente piacevole.
Pian piano i nostri corpi iniziarono a volere di più, a desiderare intensamente che il contatto non finisse mai.
Lui si staccò piano da me, mi prese la mano e mi sussurrò
"Seguimi"
Ci alzammo e lui iniziò a camminare, mi portò sul retro della scuola, in un angolo buio, e lì ricominciò il nostro contatto fisico.
Non ci staccammo più.
E quella notte, quella splendida notte, fu la notte più intensa che abbia mai avuto, la notte che ricorderò per tutta la mia dannata vita.

Lucas
Non la seguii.
Rimasi nel centro della palestra, con quasi tutta la scuola che mi fissava, come fossi stato un completo idiota, cosa che forse ero.
Mi sentivo vuoto.
Senza di lei era come se.. se... non lo so, non so spiegarlo, era la prima volta che una ragazza mi faceva stare così.
Dissi subito addio al mio piano di portarmela a letto, e sapevo che Mathew mi avrebbe deriso per praticamente tutta la vita, ma in quel momento non mi importava.
Non mi importava perché sapevo che lei aveva scelto Noah, che io ero stato un deficiente e che non l'avrei avuta mai più.
Però rimasi lì, in balia delle luci, della musica e delle persone che avevano smesso di fissarmi e si stavano godendo la festa.
"Lucas!"
Una squillante voce femminile mi raggiunse le orecchie, strappandomi dalla mia desolazione.
Laila.
"Dimmi"
"Come hai potuto lasciarmi li da sola? Sai che figura ci ho fatto?!"
Era furibonda.
"Vuoi da bere?"
"No che non voglio! Non voglio niente da te!"
Quella notte feci sesso con lei.
Non ci fu cosa più facile.
La usai come valvola di sfogo per Nancy.
So che forse può sembrare un'idiozia: fare sesso con la tua ex per dimenticare che l'unica ragazza che tu abbia mai amato ti ha scaricato?
Funziona.

Nancy
Il lunedì seguente tutti non facevano altro che parlare di quello che era successo al ballo.
Sembrava che fossi entrata a far parte degli argomenti preferiti di gossip, ci mancava solo un articolo sul giornalino della scuola.
Andai all'armadietto di Connor, come ogni mattina, e lui mi accolse con una frase di un'inutilità incredibile.
"Sei sulla bocca di tutti"
"Dimmi qualcosa che non so"
"Acidina la ragazza"
"Scusa, è solo che non sopporto che la gente parli di me, preferisco tenere un basso profilo, sai, rimanere invisibile"
"Da quando hai messo piede qui dentro non sei mai stata invisibile"
"Ma non me ne ero mai accorta, e questo mi faceva credere di esserlo."
Prima che Connor potesse ribattere Lucas si intromise tra me e il mio amico.
"Ti devo parlare"
"Certo, e io voglio un unicorno rosa: non sempre si ha ciò che si vuole"
"Non fare la spiritosa e vieni con me"
Io sbuffai e lo seguii roteando gli occhi.
"Cosa vuoi?"
Eravamo in un'aula libera.
"Hai fatto sesso con Noah?"
"Cosa?! Che razza di domanda è? E poi non sono affari tuoi"
"Si che lo sono"
"Perché dovrebbero?"
"Perché.. lascia perdere"
Fece per andarsene, ma io lo fermai.
"Perché mi hai baciata?"
Lui si bloccò senza girarsi verso di me.
Stette un po' fermo, in silenzio, come se dovesse pensare a cosa rispondermi, ma non lo fece, non mi rispose, e se ne andò lasciandomi sola.

Lucas
Mi aveva colto impreparato.
Non sapevo cosa risponderle.
Cosa avrei dovuto dirle?
Ti ho baciato perché mi piaci da impazzire e sei l'unica ragazza che io abbia mai amato?
Ridicolo.
Così me ne andai senza dirle niente, senza voltarmi indietro.
Forse avevo solo peggiorato le cose, ma non potevo dirle così.
Probabilmente dopo quest'ultima trovata non mi avrebbe più rivolto la parola, l'avrei persa definitivamente, ma non potevo saperlo.
Uscendo dall'aula chiamai Mathew, che ovviamente non era in classe, e gli diedi appuntamento sotto gli spalti.
Ci trovammo lì dopo 10 minuti.
"Che è successo?"
"Credo mi piaccia Nancy"
Il ragazzo mi fissò con gli occhi spalancati, era visibilmente scioccato. Reazione totalmente comprensibile considerato il fatto che io ero Lucas Forevin, quello che si era scopato tutte le ragazze della scuola e che, ovviamente, non si era mai innamorato.
"Sai, non sono uno che ama dire te l'avevo detto, ma te l'avevo detto"
Mathew non aveva quasi mai ragione, quindi gliela diedi vinta, e in più non avevo la forza per prenderlo in giro.
"Sono un idiota"
"Lo sei"
"E l'ho persa"
"L'hai fatto"
"E non mi parlerà più"
"Non lo farà"
"La vuoi smettere?!"
"Scusa"
Sbuffai e mi lasciai cadere su una panchina degli spalti.
"Mat, mi conosci, odio perdere. Devo trovare un modo per riprendermela"
E così feci.
Stetti sveglio intere notti per capire come riavvicinarmi a lei.
E trovai il modo.

How to build a fireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora