XXIV Capitolo

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Spazio autrice:


Okay, questo è il ritardo più mostruoso che possa aver fatto e non voglio nemmeno elencare i vari motivi che mi hanno portata a farlo ahahaha sono troppi,semplicemente dico che non ho avuto molto tempo e molta ispirazione! Ma eccomi qui e questa è la cosa più importante!


Cosa avete fatto per ferragosto? Agosto sta per terminare e ho un'ansia assurda per gli esami in arrivo... non c'è mai una fine!!



A presto guerrieri, scappo a studiare, un bacione, Noemi :*







Una giornata al mare.




*Christopher's Pov*




Ero felice che tutto si fosse risolto per il meglio con Louis ed Harry. Avevo spiegato tutto, la mia relazione con Eddie, le mie insicurezze, il periodo pessimo che avevo passato prima che potessimo stare davvero insieme e Louis fu molto comprensivo. Mi abbracciò, si scusò e mi disse che mi ero fatto paranoie inutili, che non avrebbe ostacolato il nostro amore solo per farsi odiare e mi dispiacque molto aver anche solo pensato che Louis potesse non comprendermi. Non so nemmeno io perchè ero arrivato a pensarlo. Forse mi ero semplicemente fatto coinvolgere troppo dalle paure di Eddie.

Ma chiuso quel capitolo, una semplice domenica di Luglio avevamo deciso di andare a Brighton, approfittando di una giornata raramente molto calda. Nathan aveva confessato di non essere andato a mare da tre anni e Harry aveva avuto la brillante idea di raggiungere Brighton e di rimanere lì per una giornata. Così li fissavo mentre sorridevano a Darcy. Dopo pranzo, eravamo stati in acqua per un'ora, poi io ero uscito per dare un'occhiata al cellulare mentre lei era rimasta in riva. Nathan se ne stava sdraiato in riva e parecchie volte Louis gli aveva consigliato di stare un po' all'ombra per evitare di ustionarsi. Ma il ragazzo diceva di stare bene lì, di essere rilassato e così l'avevano lasciato fare. In fondo aveva messo la protezione, era pallido e rischiava seriamente di bruciarsi dopo una giornata al sole.

- Darcy dovresti uscire un po', scommetto che hai le mani tutte rugose -

- Dovreste entrare voi invece e farmi compagnia -

- Siamo appena usciti e dovremmo già rientrare in acqua? - rise Louis, togliendosi l'asciugamano dalle spalle e passandolo a Harry che aveva i ricci grondanti d'acqua.

C'era un venticello un po' fresco e fastidioso ma di per sè faceva dannatamente caldo.

- D'accordo esco solo per fare merenda e poi rientro! -

- Nathan vieni con noi a fare merenda, su... poi ci pensi ad abbronzarti - Harry lo prese un po' in giro e il ragazzo, ridendo, ci raggiunse - L'ultima volta che sono stato a mare, ero in vacanza con i miei ai Caraibi. Non è la stessa cosa di questo mare, ma è già molto essere qui... - un po' di nostalgia colorava la sua voce.

- Anche noi non andiamo spesso a mare. Di solito preferiamo la piscina che c'è vicino a noi. Non siamo stati ai Caraibi, ma ci accontentiamo di poco - cercai di smorzare il clima e Nathan mi sorrise gentilmente - E' un bel posto, questo -

- In effetti avremmo voluto programmare una piccola vacanza per quest'estate, ma sono saltati un po' tutti i piani. Ci rifaremo l'anno prossimo! -

- Tranquillo Lou, c'è tempo per la vacanza - lo rassicurò Harry. Si sorrisero dolcemente ma non si baciarono. Sicuramente volevano evitare di turbare Nathan. Lo avevano fatto anche con me i primi tempi, prima di sapere che anche a me piacessero i ragazzi. Ma con Nathan era diverso. Volevano andarci cauti, si vedeva troppo. Il ragazzo, infatti, distolse lo sguardo puntandolo verso il mare.

- Allora... ho portato della frutta o... delle merendine. Cosa volete? -

- Merendine! - dicemmo in coro.

- Mi sembra logico - Harry alzò gli occhi al cielo all'ennesima partita persa nel cercare di farci mangiare qualcosa di sano.

- Al cioccolato? O vuote? -

- Io al cioccolato - allungai una mano prendendo la mia merendina.

- Anche io - Darcy mi copiò mentre Nathan scelse la merendina vuota.

- Mi passi della frutta, Haz? -

Guardammo tutti sconvolti Louis - Ci stai tradendo! - esclamò Darcy, mentre Harry rideva soddisfatto.

- Dovreste mangiare anche voi della frutta... - borbottò.

- Ma zitto! Stai solo cercando di comprarti Harry e di tenerlo buono! -

Senza farsi vedere da suo marito, Louis mi fece un veloce occhiolino e io alzai gli occhi al cielo ridendo. Era ovvio che stesse cercando di tenerselo caro, possibilmente per una nottata piena di movimento.

Harry lo ignorò, fingendo di non vedere nulla e gli passò semplicemente la frutta.

La merenda fu molto veloce visto che Darcy non vedeva l'ora di entrare in acqua e Nathan di stendersi al sole. Alla fine restammo io e Lou a giocare a palla e Harry seduto sul telo mare a vederci e scattarci qualche foto.

Alle sette passate del pomeriggio eravamo tutti stanchi morti. Darcy, sfinita, stava per addormentarsi sulla mia spalla, così feci in modo che si appoggiasse comoda e me mentre passavo una mano tra i suoi capelli. Fu solo un'occhiata veloce ma mi accorsi che Nathan ci aveva guardato per qualche secondo e poi era tornato a fissare il mare. Aggrottai le sopracciglia, cercando di pensare a cosa lo turbasse. Forse, semplicemente, gli mancava la sua famiglia.

Risposi a un messaggio di Eddie e mi girai verso Harry che era steso sul telo, mentre Louis dormiva candidamente appoggiato a lui.

- Dovremmo tornare a casa, c'è ancora un'ora di strada e siamo tutti stanchi -

- Sì, ho voluto lasciare Louis riposare un po' così che possa guidare tranquillamente, adesso inizio a raccogliere le cose - passò una mano tra i capelli di suo marito e lo svegliò dolcemente. Sorrisi pensando alle volte in cui Eddie mi svegliava allo stesso modo o io svegliavo lui.

- Dai, prendiamo tutta la roba e torniamo a casa, siamo davvero stanchi. Prenoterò qualcosa di veloce mentre siamo in macchina -

- Sushi! - urlò Darcy e nel frattempo io urlai - Pizza! -

Harry chiuse l'ombrellone e lo passò a suo marito, mentre a me passava la borsa frigo.

- Nathan, cosa preferiresti mangiare? Dio... sei rosso come un peperone... voglio proprio vedere se stasera riuscirai a dormire o meno... -

- Brucia già adesso, non voglio immaginare dopo la doccia...

Portammo tutte le cose in macchina e Louis si allontanò un po' per andare a bere un caffè e svegliarsi del tutto. Era ancora intontito dal sonnellino pomeridiano.

- Ci credo... ti avevo detto di prendere il sole con calma visto che non lo prendevi da anni... -

- Ho messo la protezione solare - cercò di ribattere ma Harry lo guardò prontamente torvo - Una volta sola? -

Il ragazzo annuì e io stesso scoppiai a ridere - Con una volta sola, è come se non l'avessi nemmeno messa! -

Darcy alzò gli occhi al cielo - Lasciatelo stare! Quando arriva a casa gli mettiamo un po' di crema e passa tutto -

Nathan le passò una mano tra i capelli e salimmo in macchina. Louis ci raggiunse subito dopo - Siamo pronti per andare? -

- Vedo che il sonnellino ti ha fatto bene -

- Molto bene - si lanciarono un altro semplice sguardo e poi partimmo verso casa.

- Quindi, cosa votiamo per cena? -

- Pizza? - propose Louis e io gli porsi la mano per battergli il cinque.

- E va bene per la pizza... mi avete fatto venire voglia... -

Darcy mise il broncio e si avvicinò al mio braccio - Posso dormire accoccolata a te? - e non riuscii a resistere ai suoi occhioni da cucciola. Spalancai le braccia - Sono tutto tuo! - si fiondò su di me e chiuse nuovamente gli occhi. Cercò di stirarsi ma nel farlo urtò la gamba di Nathan che trasalì. - Scusa! -

- Tranquilla Darcy, brucia anche solo se soffi - cercò di sdrammatizzare il ragazzo ma notai quanto stesse soffrendo in quel momento.

- A casa cercherò di fare il possibile per farti passare il bruciore. Prova a chiudere un po' gli occhi, magari ti addormenti - propose Harry.

- La cosa positiva è che almeno non mi sono bruciato la schiena... - scoppiammo a ridere alla sua battuta e poi calò nuovamente il silenzio. Io cercai di dormire ma non ci riuscii. Harry rimase attento alla strada per tutto il tempo e nel frattempo dialogò con Louis. Darcy e Nathan furono gli unici ad essersi addormentati per tutto il tragitto.

A pochi metri da casa, ormai, svegliai tutti con un unico " Siamo arrivati" e Darcy non fece altro che salirmi addosso mormorando - Portami tu fino a casa -

Ridacchiai - E meno male che tu non eri più una bambina... -

- Zitto e prendimi in braccio, schiavo! -

- Ma sentila! -

Harry rise e aiutò Louis a scendere le cose dalla macchina. Nathan si svegliò, pallido in faccia come se stesse per svenire da un momento all'altro.

- Ehi... tutto bene? -

Scosse velocemente la testa e si fiondò verso il portone. Harry, capendo che aveva sicuramente qualcosa, corse verso di lui e aprì subito la porta. Presi in braccio Darcy e mi fiondai anche io a casa. Li seguii fino al bagno dove Nathan se ne stava accovacciato al water, vomitando.

- Sei bollente, scommetto che ti sei preso una bella insolazione. Vado a preparare delle stoffe bagnate in acqua fredda. Fatti trovare a letto, se ce la fai oppure sul divano -

Nathan emise solo un gemito e io dissi a Darcy di andare a lavarsi nell'altro bagno.

- Che succede? - s'intromise Louis, dopo aver posato tutte le cose e aver chiuso il portone alle sue spalle.

- Haz crede che Nathan abbia un'insolazione -

- Può essere, è stato troppo al sole... vado a vedere se ha bisogno d'aiuto -

Annuii nella sua direzione e fissai il ragazzo mentre tirava lo sciacquone e si alzava per sciacquarsi il viso.

- C-cazzo... C-chris... -

- Che succede? -

- C-calo di pressione, vedo tutto nero... -

- Stenditi subito prima che cadi - lo aiutai a stendersi a terra e bagnai l'asciugamano nel lavandino, poi glielo stesi addosso del tutto gocciolante tanto che vidi Nathan tremare dal freddo. Gli bagnai viso e polsi, lasciando che l'adrenalina mi portasse a reagire.

- Haz, Lou, venite! - urlai, assicurandomi che mi sentissero.

Il riccio arrivò in pochi secondi, sgranando gli occhi quando ci vide a terra.

- E' svenuto? -

- Quasi, ha detto di avere avuto un calo di pressione -

- Vedevo tutto nero - s'intromise il ragazzo.

- Adesso? - chiese Haz.

- No... ora va meglio... ma fa freddo così -

Harry diede un'occhiata a quello che avevo fatto e mi appoggiò una mano sulla spalla - Bella mossa! Lou, prepara una bustina di sali minerali e portala qui -

- Arrivo! -

- Rimani steso ancora un po' tesoro, ma alza le gambe - Nathan seguì le istruzioni di Harry e ci assicurò che stava molto meglio anche se non smetteva di tremare nemmeno un secondo.

- Senti freddo? -

Lui annuì alla mia domanda.

- E' normale, adesso cerchiamo di toglierti tutto questo calore di dosso -

- Ecco qui - Louis porse il bicchiere pieno di un liquido arancione che Nathan bevve in pochi sorsi - Sa di aranciata -

- E' al gusto arancia, esatto. Sono sali minerali, ti faranno bene. Ce la fai ad alzarti? Ti portiamo sul divano -

- S-sì, sto meglio davvero, non dovete preoccuparvi -

- E' normale che io sia preoccupato. Amore, dammi una mano - lui e Louis portarono Nathan a sdraiarsi sul divano e subito dopo Harry lo fece rimanere in costume, posando delle stoffe bagnate sulla sua pelle. Dopo pochi secondi, la stoffa diventava molto caldo e il riccio la toglieva e la bagnava di nuovo nell'acqua fresca. Restai a fissarli fino a quando Darcy non tornò. Chiese cosa fosse successo e le spiegai brevemente la cosa.

- Posso pensarci io mentre voi vi andate a lavare - disse ad Harry e Lou che le sorrisero dolcemente - Scommetto che sarai bravissima, ma stai attenta tesoro, okay? Io arrivo subito. Chris, rimani tu e prendi i soldi nel mio portafoglio per pagare le pizze -

- Va bene, Haz, andate a lavarvi tranquilli -

Louis mi passò una mano sulla spalla e si chinò su Nathan - Sicuro di stare meglio? O vuoi che chiami il medico? -

- No, Louis, va davvero meglio, non preoccuparti -

- D'accordo noi torniamo subito, tu se hai bisogno di qualcosa parla e fatti aiutare -

- Va bene -

Il moro gli sorrise e poi raggiunse Harry al piano di sopra. Darcy era una dolce infermiera, bagnava la stoffa e la posava con cautela sulle gambe e sull'addome di Nathan. Aveva fortunatamente ripreso colore sul viso e sembrava stare molto meglio rispetto a quando era in macchina.

- Non ho lavato i denti - borbottò dopo qualche minuto. Risi e scossi il capo - Lo farai dopo, non pensarci per ora -

- Che schifo - aggiunse il ragazzo ridacchiando, mentre allo stesso tempo suonarono il campanello. Così mi alzai, presi i soldi e andai a pagare le pizze, posandole sul tavolo della cucina. Harry e Louis arrivarono qualche minuto dopo. Probabilmente si erano lavati insieme.

- Vado a farmi la doccia a questo punto, così dopo possiamo cenare -

- Certo Chris, vai. E Nathan, dovresti farla anche tu una doccia così dopo ti spalmo una crema per le ustioni -

- Io vado sopra e tu in questo sotto, okay? Così è più vicino - dissi al ragazzo che era d'accordo con me.

Prima di entrare nella doccia diedi un'occhiata al cellulare. C'era un messaggio di Eddie.



Da Eddie:

Sei vivo? Hai visualizzato mezz'ora fa e non hai risposto più.



A Eddie:
Si, scusami. Nathan si è sentito male e gli abbiamo dato soccorso. Se stasera ci vediamo ti racconto tutto.


Da Eddie:
Ovvio, dormi da me?



Sorrisi come un ebete mentre scrivevo la risposta.



A Eddie:
Ovvio, mi faccio la doccia, ceno e ti raggiungo.


Da Eddie:
Fai in fretta, ho voglia di te :)



Non aspettai un minuto in più e andai subito a lavarmi. Non vedevo l'ora di raggiungerlo a casa sua.









PS: inizio col dire che, l'esperienza vissuta da Nathan, l'ho vissuta io i primi d'agosto ahahahahaah come un genio mi sono esposta al sole per tutta la giornata, mettendo la protezione solo una volta. E be'... in Sicilia... con quaranta gradi all'ombra... mi sono ovviamente ustionata e ho avuto un calo di pressione appena sono arrivata a casa. Fortunatamente la mia coinquilina, che studia infermieristica come me, mi ha dato una mano. E sono viva! Adesso sono di nuovo sana come un pesce. Non sapevo davvero cosa scrivere, perciò quell'esperienza mi ha pure dato un'ispirazione all'incirca.



Comunque, cosa pensate del capitolo? Nathan è adorabile in quella famiglia, non trovate? Aiutatemi un po', dicendomi cosa vi aspettate o cosa pensate che succederà più avanti! Avere qualche aiuto, mi farebbe molto comodo in periodi come questi dove l'ispirazione manca. A presto, guerrieri!

Come la prima voltaWhere stories live. Discover now