V Capitolo

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Spazio autrice: 

Nella foto è Chace Crawford che in questa storia lo vedo al posto del futuro Nathan. 


Eccomi qui! Eravate tutti in ansia per l'arrivo di Nathan e sappiate che arriverà davvero a breve! Sono proprio curiosa di sapere cosa penserete di lui! Per il resto, sto finendo di scrivere questo capitolo alle 2 del mattino, quindi scusate se ci sono problemi ahahaha! Vi amo davvero per il vostro supporto! A presto, un bacione, Noemi :*


A fine capitolo, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate di Chris ed Eddie e cosa pensate che succederà tra Chris e Nathan!





Un nuovo... fratello?



* Christopher's Pov*



Strabuzzai gli occhi - No... non credo di aver capito bene... - ammisi, mandando giù un groppo amaro.

Harry sembrava camminare su un filo di raso - Presto in questa casa saremo in cinque e non più in quattro -

Risi istericamente - Prenderete un cane? O un gatto? -

Louis si agitò sulla sedia - Veramente... è più un essere umano... -

- Okay smettetela di girarci attorno. Chi è? -

Harry giocherellò con le sue mani - Ricordi che circa un anno e mezzo fa, parlammo di adottare un altro ragazzo o ragazza? - ci andò cauto. Bastardo... stava comunque per lanciare una bomba.

- Vagamente... ne è passato di tempo -

- Lo sappiamo. Anche per noi il tempo è passato ma questa mattina ci ha chiamato la direttrice di una casa per ragazzi... ci ha chiesto un incontro e noi ci siamo stati. Ecco, ci ha detto che avevamo la possibilità di scegliere uno di loro e così abbiamo un po' imparato a conoscergli. Ce n'è uno, in particolare, che ha attirato la nostra attenzione e ovviamente prima di fare qualsiasi passo ne volevamo parlare con voi -

Notai lo sguardo scettico di Darcy posarsi su ognuno di noi e poi esclamò - Un altro maschiaccio? - mettendo su un broncio che ci fece ridere. - Quando deciderete di prendere una bambina così che possa giocare con lei? - incrociò le braccia al petto.

- Volevamo scegliere una ragazza... - interruppi Harry esclamando - Oh, no ti prego no... - e lui dopo aver riso aggiunse - Ma la prima chiamata che abbiamo ricevuto era da un casa esclusivamente di ragazzi -

- Poi la nostra affinità si è fatta sentire verso il ragazzo più problematico! - esclamò Louis. Harry lo fulminò e io quasi urlai un - Ehii! Questa è un'offesa personale -

- Amore... sto cercando di fare un discorso serio! - al rimprovero di Haz, Louis alzò occhi e mani al cielo. Ridacchiai.

- Dicevo... Ecco mi hai fatto perdere il filo! - lo colpì alla spalla e il gesto teatrale di Louis fece morire la piccola Darcy dalle risate. Si asciugò le lacrime che le erano colate per tutto il viso e poi venne a sedersi sopra di me giusto perchè ovviamente ero più comodo di tutto il divano.

- Be' vogliamo farvi vedere una sua foto. Vogliamo parlarvi un po' di lui e vogliamo sapere la vostra reazione -

- D'accordo... e se non dovesse piacerci? Se non lo volessimo in questa famiglia? -

Harry sospirò rammaricato - Spero non succeda... ci tengo a dargli un buon futuro. - Louis lo abbracciò e lo baciò su una guancia.

- Allora... si chiama Nathan. Ha sedici anni. Questa è la sua foto. Fino a cinque anni fa i suoi genitori erano davvero ricchi, ma poi la loro agenzia ha subito un crollo così drastico da indebitarsi fino al collo. Hanno venduto tutto, perfino la casa in cui stavano. Il padre di Nate si è tolto la vita per disperazione, pochi mesi dopo il tragico evento economico. La madre ha quindi cercato di mandare avanti le cose, fino a quando non ha iniziato a... prendere... farmaci... anti-depressivi - cazzo. Dallo sguardo dei due adulti capii che non erano molto felici di raccontare quella cosa perchè era così familiare in quella casa.

- La madre è... volata in cielo un anno fa, lasciando Nate da solo e in mezzo ai debiti. E' stato per qualche settimana dagli zii ma lo hanno cacciato fuori per il suo comportamento poco consono. Dopo qualche settimana in strada, è stato trovato dalla direttrice di questo rifugio e da un paio di mesi si trova lì, aspettando che qualcuno lo prenda nella sua famiglia -

- Con... Con comportamento poco consono... cosa intendi? - rischiai a domandare.

- Tornava a casa dagli zii ubriaco... con delle ragazze... con delle droghe... e avendo bambini in casa, non era una cosa appropriata -

- E perchè pensi che non lo farà anche qui? -

- Perchè penso anche che quelle settimane in mezzo alla strada lo abbiamo cambiato. Il suo sguardo era così distrutto... -

Alzai le spalle - Darcy sarebbe al sicuro con lui in casa? -

Harry sgranò gli occhi - Ovvio che sì! Non potrei mai permettere che qualcuno vi faccia male! Nonostante mi dispiacesse da morire, lo riporterei al rifugio piuttosto che continuare a farlo rimanere qui! -

Darcy si stropicciò gli occhi assonnati - Per me va bene. E' bello e ha un bel nome -

Alzai gli occhi al cielo... Le donne!

- Per te, Chris? - Harry mi guardava supplicante. - Se non fosse stato per il vostro grande cuore, non immagino nemmeno come sarebbero andate le cose a casa mia. Mi piace il fatto che tu voglia aiutare quante più persone possibili e se pensi che riuscirai a dargli un buon futuro, non sono nessuno per negare a qualcuno di rialzarsi. Perciò va bene anche a me, ma lo terrò abbastanza sott'occhio -

Louis sorrise incoraggiante - Lo faremo anche noi. La direttrice ci ha proposto di andare ad osservare due sedute che farà in questi giorni con uno psicologo, prima di venire da noi. Harry parlerà con il medico. Capirà meglio la situazione e se tutto dovesse andar bene, inizierà il suo periodo di prova qui prima che la cosa sia definita. Avremo tutti modo di conoscerlo, nel bene e nel male -

- Va bene, allora... proviamoci -

- Adesso voglio andare a letto! - esclamò mia sorella, saltando giù dalle mie gambe e dirigendosi già verso la sua stanza. Harry le andò dietro mentre Louis rimase fermo a fissarmi.

- Vuoi che mi metta in posa per una foto? - borbottai imbarazzato dal suo sguardo puntato addosso.

- Ti frequenti con qualcuno? -

- Eh? - esclamai preso in contro piede. - M-ma che dici? - mi trovai a balbettare come un idiota.

- Giurerei su qualsiasi cosa che quello sul tuo collo è un succhiotto! - sorrise malefico.

- Lou! Cazzo perchè non hai il tatto di Harry, certe volte? -

- Perchè quello lo lascio ad Harry - rise. - Lo conosco? -

- Che?? No!! Ma insomma! Non potevo lavorare questa sera? - chiesi retorico, aumentando l'ilarità di Louis.

- Lavorare o... - Scopare?

- Oh Dio... ma chi ti ci ha portato qui? Harry!! Dove diavolo sei quando servi? - mi alzai, rosso come un peperoncino e corsi subito verso il piano superiore, volendo uccidere Louis e la sua linguaccia.

- Che succede? - mi chiese il riccio, chiudendosi la porta della stanza di Darcy alle spalle.

- Louis ha una lingua lunga -

- Ti ha chiesto del succhiotto? -

Tornai più imbarazzato di prima. Anche lui? - Lo ha notato questa mattina e gli ho chiesto di non dirti nulla, ma è sempre Louis e la maggior parte delle cose che gli dico gli entra da un orecchio e gli esce dall'altro - ridacchiò.

- I-io... sto uscendo! - mamma mia, che imbarazzo. Dovevano per forza notarlo tutti? Fanculo, Eddie.

Scesi nuovamente giù per le scale e c'era Louis che ancora se la rideva sotto i baffi. Lo salutai al volo ed uscii di casa. Quei due, quando si mettevano insieme, erano irrecuperabili. Tirai fuori il cellulare dalla tasca e composi il numero di Eddie.

- Christopher -

- Bastardo. Il tuo succhiotto l'hanno notato tutti -

- Sei in vivavoce... - borbottò. Sgranai gli occhi e mi fermai in mezzo alla strada.

- Dimmi che stai scherzando... -

- Sì, sto scherzando - scoppiò a ridere e avrei voluto uccidere anche lui.

- Mi hai fatto prendere un colpo! Dove sei, piuttosto? -

- Casa mia, come mai? - sentii uno sbadiglio e sorrisi. - Sei stanco o posso raggiungerti? -

- Vieni pure... -

Risi e dopo agganciai la chiamata. Cosa mi fai?



* Harry's Pov*



-Hai chiesto a Chris del succhiotto! - esclamai entrando in salotto. Raggiunsi Louis sul divano e mi sdraiai accanto a lui, appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

- Era lì in bella vista e io ero dannatamente curioso - rise.

- Lo hai fatto diventare rosso come non mai! E' fuggito via di corsa -

- Perchè vuol dire che sta davvero frequentando qualcuno -

- E questi dovrebbero essere solo fatti suoi - gli girai il volto e lo baciai.

- Darcy dorme? -

- Credo di sì, le ho rimboccato le coperte, quindi credo che stia già dormendo - sussurrai sulle sue labbra.

- Cosa ne pensi di Nathan? Si comporterà bene qui? - mi domandò mio marito dopo qualche bacio.

- Non sembra un cattivo ragazzo e poi... abbiamo recuperato tante situazioni difficili... sono molto positivo per quanto riguarda questa -

- Mi fido di te - mi baciò il collo e sorrisi quando capii quello che stava facendo - Vuoi lasciarmi un succhiotto? -

Ridacchiò sulla mia pelle e si tirò indietro solo dopo aver terminato la sua opera d'arte - Fatto -

Scossi il capo - Sei sempre il solito -

Ci coccolammo ancora un po' sul divano e tra le sue carezze riuscii a rilassarmi dopo la stressante giornata lavorativa.

Speravo davvero che le cose con Nathan andassero per il verso giusto. Da quel po' che avevo visto sembrava davvero estraniato dal mondo. Aveva uno sguardo assente, duro. I suoi occhi non brillavano, non come quelli di Chris dopo che era rinato nella nostra famiglia. E con tutto me stesso speravo di poter aiutare anche lui, di poter far brillare la sua luce che si era spenta con tutte le intemperie che aveva attraversato.

Perchè per me nulla era impossibile. E nemmeno per Louis. Come diceva Niall, per i Larry, tutto è possibile.





P.S: E voi, come Lou, avreste mai chiesto ai vostri figli di un succhiotto sul collo? o.o

Come la prima voltaWhere stories live. Discover now