35. Auguri Tal!

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“Allora perché l’hai presentata così a casa mia?!”- urla per farsi sentire ma forse più per richiamare la mia attenzione.

“Non sono cazzi tuoi!”- rispondo scocciato sorpassandola, ma evidentemente non coglie i segnali perché riesco a sentire il fastidioso rumore dei suoi tacchi dietro di me anche con il baccano che c’è qui dentro. Vorrei sapere che fine hanno fatto Louis e Zayn.

“Mi stai nascondendo qualcosa Styles!”- mi strattona Meredit per una spalla facendo arrestare la mia corsa senza meta. -“Voglio sapere cosa. E poi fare una bella scopata di riappacificazione.”- sogghigna nella parte finale della sua frase. Ma quanta lacca ha in quei capelli?

“Anche se stessi nascondendo qualcosa non ho l’obbligo di dirtelo!”

“Certo che ce l’hai! Io sono …”

“Cosa?! Non stiamo insieme, non ci frequentiamo, non abbiamo neanche fottute lezioni in comune a scuola e ti vedo solo a qualche festa per una scopata e via!”- la droga sta facendo il suo effetto. Ora oltre a non avere il controllo del mio corpo non ho neanche il controllo della mia lingua, sto facendo uscire tutto quello che ho in testa senza pensare. Non sopporto non avere il controllo di me. Non mi piace.

“Certo, dovevo essere la figlia di un tuo dipendente per avere l’onore di conoscere davvero Harry Styles.”- vorrei sapere come fanno tutti a sapere che Tal è la figlia di un dipendente. A quanto pare i miei presunti amici non sanno tenere la bocca chiusa. “Ma la vergine casa e chiesa non ti saprà mai soddisfare come ti soddisfo io.”- continua peccaminosa leccandosi di tanto in tanto le labbra e avvicinandosi alla mia faccia.

“Lei non è come te, questo mi basta per preferirla.”- concludo sperando di porre fine a questa conversazione assurda. Cos’era una sorte di scenata di gelosia? Odio queste cose. Nessuno può rivendicare il possesso su di me. Io non sono di nessuno e mai lo sarò.

“Lo vedremo!”

E’ l’ultima cosa che sento da Meredit che questa volta non mi segue quando me ne vado. Voglio portarmi a letto quella bionda e quando voglio una cosa la ottengo. Riesco a scorgere le figure di Louis e Zayn piegati in un tavolino in un angolo a sniffare polvere bianca dal naso, probabilmente l’ultima dose che hanno. Non credo che siano così stupidi da peggiorare la situazione in cui ci troviamo.

 Poco più in là eccola. La bionda con la quinta di seno che cercavo. Ho proprio voglia di liberarmi e dalle dimensioni del suo fondoschiena immagino già come si muoverà sopra di me. Mi lecco le labbra al solo pensiero e mi avvicino a colei che come sempre, come tutte le altre, non mi dirà di no se la invito al piano di sopra.

Le cingo i fianchi richiamando la sua attenzione mentre balla insieme ad una sua amica che prende la giusta decisione di alzare i fottuti tacchi. La bionda si gira verso di me e dal mio sguardo sulle sue tette sa già cosa voglio. Affondo la lingua nella sua gola bramando di affondare presto qualcos’altro dentro di lei. Con un nodo allo stomaco e con la persistente sensazione di star dimenticando qualcosa palpo il suo sedere spingendola verso la mia eccitazione prominente dentro i miei pantaloni e nel frattempo tiro delle ciocche dai suoi capelli, per poi spingerla al piano di sopra dove ci sarà sicuramente qualche stanza libera. Dopo di ché so già che non ricorderò nulla domani mattina.

 TALITA’S POV

Qualcosa picchietta sulla mia guancia e non ho la minima idea di cosa sia. So solo che sono ancora dentro il letto stranamente comodo dell’hotel, percepisco il sole battermi sulla schiena con il suo calore e un leggero venticello farmi rabbrividire e accoccolare ancora di più nulle lenzuola.

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