28. Momenti imbarazzanti

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Un lungo viaggio in macchina è una cosa che mi è mancata. Era da tempo che non stavo a guardare il paesaggio scorrere sotto i miei occhi. Non credevo che lo avrei comunque mai fatto su una Mustang. Il sole è ancora presente e non è ancora arrivato il suo momento di tramontare. E' ancora presto e mi domando tra quanto arriveremo, in un certo senso preferisco stare qui dentro per ore ma so che prima o poi ne dovrò scendere. Per ora mi voglio solo godere il paesaggio colorato autunnale e il silenzio. Troppo silenzio. Questa non è una famiglia.

Posando gli occhi su Des è intento a guardare la strada molto concentrato e mi stupisce che non sia il loro autista a guidare. L'aria crucciata e le labbra contratte in un'espressione severa nonostante la rotondità del suo viso e i suoi baffi appena sopra la bocca descrivono quello che realmente è, un uomo per lo più giocherellone e scherzoso. A volte lo vedo quando gioca con Gemma, pochissime volte. Forse una o due da quando vivo qui.

Anne, lei si è aperta con me poco fa in casa e mi ha mostrato quel lato triste, forse ne aveva bisogno. Forse ha bisogno di un'amica con cui confidarsi, un momento in cui non è solo la moglie di un ricco imprenditore e mamma di un ragazzo difficile e di una bimba forse molto timida.

Poi il mio sguardo cade su Harry, il ragazzo al mio fianco con lo sguardo fuori dal finestrino, con una mano appoggiata sulla coscia fasciata da un elegante pantalone nero. Il ragazzo con quei capelli spettinati che il sole gli illumina schiarendoglieli. Quel ragazzo che increspa le labbra come suo padre e sembra concentratissimo anche quando non ce n'è motivo. Sono davvero molto simili, uguali oserei dire e forse due caratteri molto simili sono destinati a scontrarsi all'infinito.

Nonostante questo, non è davvero una famiglia. Non parlano, non si guardano, non li ho mai visti scambiarsi un gesto d'affetto. Le uniche conversazioni che ho visto tra Harry e suo padre sono stati litigi e si limita ad ignorare sua madre. Come questa mattina, quando è tornato a casa troppo presto e mi sono stupita di vederlo visto che era orario scolastico. In quell'occasione Anne stava sorridendo giocando con la figlia ma si è rabbuiata quando Harry ci è passato davanti lanciandoci solo una brutta occhiataccia.

Sua madre probabilmente sperava in un semplice saluto che non sarebbe mai arrivato. E quando è scomparso su per le scale ha sospirato sconfitta. Mi piange il cuore a vedere la freddezza all'interno di questa macchina.

"Siamo quasi arrivati."- annuncia Des mentre io comincio a sentirmi un po' di troppo qui dentro.

Il mio respiro regolare si spezza quando Harry si volta verso di me regalandomi un sorriso dolce. Non riesco a credere che è lo stesso ragazzo che sole poche ore fa era sdraiato sul suo letto in preda allo stato di assuefazione che provoca la droga. Ma non so perché, pur conoscendo quel suo lato oscuro, adesso vedendolo sorridere mi gioisce il cuore e mi viene automaticamente di alzare gli angoli della bocca per ricambiare. Non riesco a smettere vedendo il suo viso e i suoi occhi illuminati dalla luce del sole mentre mi guarda e comincio a sentire un bruciore alla bocca dello stomaco e mi sento improvvisamente troppo timida per sostenere il suo sguardo. Per questo torno a guardare le mie mani incrociate sulle mie gambe.



HARRY'S POV



E' la prima volta che mi sorride a quel modo. Quell'abito rosso le sta da dio nonostante non lo riempia del tutto con il suo seno piccolo. Ma è comunque adorabile, si cazzo, adorabile. Dalla scorsa notte la vedo diversa, forse sotto una luce diversa. Fino a ieri pensavo che fosse solo una ragazza antipatica, una di quelle che credono di sapere tutto sulla vita, una di quelle che ti fanno la morale per ogni fottuta cosa. In effetti lo è. Forse è per questo che va d'accordo con Liam. Quei due sono uguali.

Ma ha comunque passato qualcosa che trovo osceno per una donna. In questo momento ho l'impulso di spaccare qualcosa, preferibilmente la faccia di quello stronzo che ha osato toccarla. La vedo così piccola ora, quasi indifesa, si nasconde dietro una corazza da dura ma di duro non ha proprio niente a parte quella testa. Mi viene da ridere pensando che ora vorrei abbracciarla, è ridicolo.

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