99. Tanti auguri Harry!

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HARRY'S POV

Mi manca il respiro, le mani mi tremano e non ho il pieno controllo dei miei fottuti muscoli facciali. Incinta? Sfrego gli occhi pensando di aver letto male ma non è così. Merda. Come può essere incinta? Quel test era fottutamente negativo. Mi guardo intorno alla ricerca di una spiegazione che non troverò. Da quello che ha scritto, neanche lei se lo aspettava. Abbiamo usato tutte le precauzioni, cosa non è andato?

Cerco di respirare e di mantenere la calma ma il mio sistema nervoso precipita quando la porta del bagno si apre e so per certo che lei si sta dirigendo verso questa camera. In preda al panico, con le mani tremanti, la prima cosa che faccio è richiudere il diario e posarlo al suo posto, poi con un balzo felino torno nel mio lato del letto e come se non fosse nulla mi ricopro le cosce di fogli timbrati e contratti da revisionare.

Quando lei entra non sospetta nulla, ma io non riesco a toglierle gli occhi di dosso e pensare. Ora capisco tutto. Quella nausea, i mancamenti. Come ho fatto a non capirlo subito? Devo essere proprio stupido perché era davvero fottutamente evidente.

"Tutto bene?"- mi chiede pensierosa dentro quell'accappatoio bianco. Annuisco incapace di parlare e impaurito che la mia voce possa tradirmi. Lei sembra non credermi comunque ma non fa altre domande. Perché non me lo dice?

"Tu?"- oso chiedere e per un secondo noto un cambiamento nella sua espressione ma non lascia trapelare altro. Dimmelo.

"Tutto bene."- sussurra in risposta prima di darmi la schiena e iniziare a vestirsi nascosta dalle ante dell'armadio. Sospiro pesantemente cercando di assorbire mentalmente la novità. Non posso dirle che lo so, non posso, probabilmente rigirerebbe la frittate accusandomi di aver letto il suo diario.

Perché l'ho letto? Cazzo! Era meglio restare all'oscuro di tutto fino a quando non me lo avrebbe detto lei.

La mia ragazza è incinta e io sto per diventare padre.

Porca puttana, non ci credo. Stringo la presa sui miei capelli cercando di non darle a vedere quanto sia irrequieto dentro. E' tutto più strano quando è reale. Non le ho mai nascosto quanto mi piacerebbe avere un bambino ma adesso che stiamo per averlo davvero mi vengono in mente così tanti fottuti dubbi.

Se potessi scoppierei a piangere come un idiota ma non so se per la felicità o per la paura, forse è più paura. E se non ne fossi in grado? Cristo.

Vengo riportato alla realtà quando la porzione di letta accanto a me si abbassa ed è allora che la vedo fissarmi, dentro il suo pigiama, come se volesse dirmi qualcosa. Ti prego fallo.

"Hai ancora male alla pancia?"- chiedo per spezzare quel silenzio imbarazzante dopo aver capito che non mi avrebbe detto nulla.

"Un po'"- sospira poggiando la testa sul cuscino. Perché vuole tenersi tutto dentro? Sa che con me può parlare di tutto, soprattutto di questo. Non so quanto tempo stiamo in silenzio, io a far finta di lavorare e lei fissando il soffitto con le mani incrociate sulla pancia, ma ad un certo punto capisco che è inutile far finta di niente.

Lei è in difficoltà e adesso lo sono anche io e l'unica cosa che voglio è un suo abbraccio e spero che sia quello di cui ha bisogno anche lei. Mi sdraio al suo livello, lei mi guarda senza dire nulla. Semplicemente le avvolgo le braccia attorno e la stringo a me. Le sue braccia attorno al mio collo e senza dire una parola ci diamo conforto a vicenda, l'uno senza, apparentemente, sapere il motivo dell'altro.

Trattengo le lacrime che minacciano di bagnarmi gli occhi e la stringo ancora più forte accarezzandole la testa. Ho quasi paura a toccarla.

"Harry, sei sicuro che va tutto bene?"- chiede preoccupata. Ci stacchiamo per il suo volere di guardarmi in viso e io tento con tutte le forze di apparire normale.

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