30. Scuse e sospiri

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HARRY'S POV

Non ho la minima idea di dove cazzo sono e cosa cazzo ho fatto dopo che sono entrato in quel locale l'altra sera. Zayn ha portato della cocaina di ottima qualità e ricordo di essermi fiondato a capo fitto sicuro che in mezzo a tutti quei ragazzi e ragazze sudati, luci psichedeliche e cascate di alcolici nessuno si sarebbe accorto di noi chini su un tavolo ad annebbiare volontariamente le nostre menti.

Sento le testa pesante e non riesco ad aprire gli occhi, ma devo farlo, capisco perfettamente di non essere nel mio letto. Spero tanto di non essere nel letto di qualche ragazza facile, non ho le forze per una fuga mattutina. Cavolo, ieri ci sono andato giù pesante, non ricordo niente.

Quando apro gli occhi sono su un divano, ma la cosa più strana è che io conosco questo divano, perfettamente. Ho fatto dormite da re qui sopra. Sono a casa di Liam. Perché cazzo sono a casa di Liam?! Mi affretto a mettermi seduto e la testa comincia a girare per pochi secondi prima che possa mettere a fuoco l'intera stanza.

I miei occhi cadono sulla ragazza stesa sul divano di fronte a me, dorme avvolta in una coperta striminzita. Tal è così dolce. Mi rendo conto di essermi avvicinato a lei solo quando la mia mano carezza i suoi capelli. Da quando mi metto in ginocchio per fissare una ragazza?

Ha la bocca socchiusa e respira piano mentre le sue ciglia le sfiorano guance. Penso ancora a quel bacio. Se non lo avessi fatto adesso non starei qui a bramare ancora una volta quella bocca, una volta che si prova qualcosa di buono è difficile smettere. E io lo so bene.

"Ma che fai!?"- è troppo tardi per spostarmi quando si risveglia e spalanca gli occhi vedendomi a pochi millimetri dal suo viso. Salto indietro ricadendo sul sedere, il cuore mi batte all'impazzata per lo spavento e la testa ricomincia a pulsarmi dopo il suo urlo.-"Non farlo mai più! Non avvicinarti a me ancora una volta!"- urla ancora ma mi concentro di più su ciò che indossa, lasciata scoperta dalla trapunta, spalanco la bocca.-"perché mi guardi così ora?!"

"Quelli sono i vestiti di Liam."- indico con un cenno la felpa e i pantaloncini che indossa- "per quale fottuto motivo hai i suoi vestiti?!"- ringhio alzandomi in piedi, lei indietreggia non mollando il contatto con i miei occhi consapevole io stesso che siano furiosi di rabbia. Tal aggira il divano usandolo come barriera tra i nostri corpi e in quel momento capisco che la sto spaventando. Ha gli occhi blu fuori dalle orbite e respira affannosamente, non mi deve paragonare a quella persona, non voglio farle del male cazzo.

"Cosa succede qui?"- ecco, ci mancava solo Gesù Cristo salvatore.- "Ti ha fatto qualcosa?"- chiede a Tal. Lei scuote velocemente la testa e poi sale di sopra, probabilmente per andarsi a cambiare. Che fine ha fatto la ragazza che mi rispondeva per le rime? Forse quel bacio ha davvero rovinato tutto.-"Urlale di nuovo contro, dille di nuovo quello che le hai detto l'altra sera, baciala di nuovo e ti spezzo le ossa."

Ridacchio incrociando le braccia al petto per quella finta aria seria che ha messo su, ma cosa crede di fare, farmi paura? Dovrebbe sapere che non mi fa effetto, lo conosco fin troppo bene.

"Te la sei scopata?"

"Che cazzo ti salta per la testa!"- urla guardandomi schifato. Mi si alleggerisce lo stomaco sapendo che non hanno fatto niente e mentalmente tiro un sospiro di sollievo. D'altronde dovevo aspettarmelo, Liam non riuscirebbe a portarsi a letto una ragazza neanche se fosse la più troia delle bagasce. Poi ripenso a quello che ha detto qualche secondo fa ...

"Cosa le ho detto ieri sera? Perché sono qui? Cosa cazzo è successo!"- avevo liberato la mente da queste domande ma sono appena ritornate più potenti di prima-

Non so neanche se lo voglio sapere, tutti i miei amici sanno che posso dire qualunque cosa quando non sono in me, anche lo stronzo di fronte a me lo sa. Il mal di testa peggiora se penso a cosa le ho detto in quello stato.

AlmostWhere stories live. Discover now