Concentrazione - Capitolo 12

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Un'altra giornata era iniziata e come tutti i giorni doccia e poi colazione. Proprio come ogni giornata estiva la cosa che io e Rush preferivamo in assoluto mangiare la mattina era la frutta,dava energia e non ti appesantiva. Ero quasi pronta per uscire mi rimaneva solo decidere cosa mettere,così presi un vestito bianco con degli intrecci sulle clavicole e ai piedi misi le converse nere. Ero diretta verso Ridia ormai parte fondamentale della mia routine in questo ultimo periodo per cercare di portare a termine la creazione della freccia e ad ogni passo era una scarica di energia che la terra mi donava -Maeve mi sentì chiamare da lontano quando vidi la piccola Rose corrermi incontro -ehi piccola come stai?- le chiesi prendendola in braccio -bene,mi sei mancata, era da tanto che non ti vedevo- mi disse -eh lo so piccola,scusami,ma ho avuto da fare- le dissi -rose,vieni su- la chiamò la sua tutrice scolastica,la misi giù, la salutai e lei corse via. Continuai a camminare e incontriai Lindsay,presi coraggio e andai verso di lei -ehi lins,volevo dirti grazie per quello che hai fatto con Jason è stato un bel gesto- le dissi -Maeve non c'è da ringraziare,so che lo avresti fatto anche tu- mi sorrise per poi andare via,lo avrei fatto davvero?ovvio che lo avrei fatto,è pur sempre un essere vivente da difendere. Bussai alla porta di Ridia e qualche secondo dopo la porta si aprì con lei dietro -vieni Maeve,seguimi,stavamo aspettando te- mi disse per poi portarmi al giardino dove avveniva l'incantesimo,dove trovai Jay già posizionato all'interno del cerchio. Continuammo la creazione della freccia,e non capivo perché ogni giorno che passava,diventava sempre più difficile e doloroso portare avanti questo incantesimo,ma comunque sia non avrei mai abbandonato,nelle mie mani c'era la vita di tutti gli abitanti della radura,non potevo mollare. Dopo circa un'ora e mezza bloccammo l'incantesimo in modo da riprenderlo il giorno successivo -vai a casa e riposati un po' prima di andare agli allenamenti ok?!- mi disse Ridia -va bene,promesso- le dissi sorridendo per poi teletrasportarmi a casa.

Aprì la porta e mi diressi verso il letto dove mi sdraiai per qualche minuto,ma alla fine la stanchezza prese il sopravvento e mi addormentai in un sonno profondo. Avevo la luce del sole puntata in faccia così aprì lentamente gli occhi guardando verso l'orologio che segnava le 15:30,saltai giù dal letto e andai di corsa a rinfrescarmi per poi cambiare l'outfit optando per una cosa più comoda per l'allenamento,e come sempre scelsi un paio di pantaloncini neri con un top viola e delle scarpe dello stesso colore dei pantaloncini.

Una vita finito mi teletrasportai in paradiso dove mi diressi subito verso Jay -sei in ritardo- mi disse lui -lo so mi sono svegliata dieci minuti fa,ero stanca dopo la creazione- mi giustificai -lo so- mi rispose -oggi l'allenamento sarà molto deleterio,proprio perché consiste nel correre da un'albero all'altro infatti dovrai indossare questa- mi disse per poi porgermi una specie di panciera ma molto più imbottita -che cos'è una specie di protezione per le costole ed i fianchi?- gli chiesi -esatto,nell'evitare di romperti le costole o il bacino,forza seguimi- mi disse per poi iniziare a camminare,lo seguì fino ad entrare nel bosco -ok ora dovrai fare le stesse cose che hai fatto sul muro,solo senza frecce per il momento ci bastano solo gli alberi,quando avrai padronanza di essi inseriremo le frecce -inizia- presi la rincorsa in direzione di un tronco per poi iniziare a correrci sopra,e da lì passai ad albero successivo cadendo a terra sbattendo fortemente le spalle,grugnì dal dolore rimettendomi in piedi e riprovandoci,ma ogni volta che arrivavo al secondo albero cadevo. Ci riprovai ancora e ancora,avevo il braccio completamene pieno di sangue e la spalla si stava gonfiando,ma non avevo nessuna intenzione di mollare,ripresi la rincorsa e saltai di nuovo sul primo albero per poi passare al secondo cercando di mantenere l'equilibrio e successivamente passai al terzo e da lì cercai di saltare sul quarto ma non riuscì a mantenere l'equilibrio così caddi a terra sbattendo la testa,un fischio assordante si fece spazio nella mia testa stonandomi,mi ritirai su barcollando con la vista annebbiata e i denti digrignati,non ci stavo capendo più nulla,tentavo di camminare aggrappandomi qua e là,ogni movimento che facevo mi sembrava in slow motion,sentivo una voce lontana chiamarmi -Maeve- non capivo chi fosse mi
Sembrava una voce maschile ma non riuscivo ad associarla a nessuna persona.

Different from the other witches "Il cristallo d'acqua" [LIBRO II] Where stories live. Discover now