Cercando me stessa - Capitolo 2

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Erano le 05:00 ed io ero sveglia,che fortuna! pensavo di essermi sbarazzata della mia insonnia,e invece ogni tanto tornava a farmi visita. Mi alzai il più silenziosamente possibile  dal letto presi un paio scarpe a caso e uscì dalla camera. Una volta averle indossate aprì la porta e uscì camminando verso il bosco,gli uccellini cinguettavano dando il buongiorno all'intera radura,sorrisi e mi fermai ad ascoltarli,avevano un canto così felice,amavo ascoltare ogni suono che proveniva dal bosco. Avanzai immersa nei miei pensieri,ero così confusa,sarebbe davvero cambiato qualcosa una volta aperto quel lucchetto?era così frustrante avere una domanda senza risposta,non amavo aspettare,mi piaceva avere le cose subito,anche se ero molto impaziente di scoprire realmente cosa ero. Continuavo a camminare tranquillamente,quando davanti a me trovai un meraviglioso albero,e guardandolo decisi di arrampicarmici sopra,fino ad arrivare al ramo più alto. Avevo il vento nei capelli e un sorriso sulla faccia,queste erano le piccole che mi facevano sentire bene,libera,felice! La natura non poteva che darmi così tanto. Chiusi gli occhi e lasciai che il vento mi accarezzasse il viso con tocchi delicati,sentì una voce in lontananza chiamarmi,strano non era nessuno di mia conoscenza,aprì gli occhi e mi guardai intorno,dall'alto sembrava che in quel momento nel bosco c'ero solo io,ma io ero convinta che qualcuno mi stava guardando anche se io non lo vedevo. Scesi giù  dall'albero e camminai,entrai in una parte del bosco in cui non ero mai andata,non avevo paura,ero tranquilla,in quella dimensione,la cosa più sicura erano appunto i boschi,però insomma ero curiosa,chissà cosa o chi avrei trovato,tante volte nel bosco ,si nascondevano streghe o fate ormai invecchiate che cercano solo la pace più totale. Mi addentrai lentamente guardandomi intorno,doveva essere la parte più inesplorata,una specie di  sottobosco,era pieno di alberi e piante,ma di fiori neanche la visione,mh,strano,la parte da cui venivo io era conosciuta proprio per i fiori. Continuai silenziosa guardandomi intorno,in lontananza intravidi una casa,non sembrava essere una casa molto grande,racchiudeva lo stretto necessario. Camminai verso essa lentamente per paura di attirare l'attenzione del vivente che si trovava lì,più mi avvicinavo,più si intravedevano pareti colorate dalle finestre socchiuse. Continuai fino ad essere abbastanza vicino da guardarla bene,era proprio deliziosa come casetta,sicuramente apparteneva ad una persona anziana,la maniacalità della cura delle piante era quella. Mi avvicinai alla porta con l'intenzione di bussare ma venni preceduta,una signora anziana era dietro la porta e mi guardava attenta -tu devi essere Maeve- disse scrutandomi -eh,sì,così dicono,lei è..?- chiesi abbozzando un sorriso -io sono Beth- mi guardò -prego entra- aggiunse poco dopo. Appena entrai un'odore di cannella invase le mie narici,la casetta era piccola ma accogliente esattamente come lo era fuori,i particolari erano curati con molta attenzione,le pareti erano colorate di un color pesca tenue,molto rilassante,alla mia sinistra si trovava un camino,ormai spento per via dell'arrivo della stagione calda,arredato da varie statuette di gattini e una foto che catturò la mia attenzione. La foto mostra a una signora sulla quarantina che probabilmente era lei da giovane abbracciata ad una bambina che poteva avere all'incirca 8/9 anni. Toccai la foto con la punta delle dita -ero io e mia figlia,pochi giorni prima che Jason la uccise- disse sospirando -oh,ehm,mi scusi non lo sapevo- dissi abbassando lo sguardo -non ti preoccupare,come potevi saperlo tu- disse seria -sto mettendo su del thè ne vuoi un po'?- aggiunse poco dopo -si grazie,volentieri- sorrisi guardandola,la piccola signora scomparve in cucina e io tornai a guardarmi intorno. Alla mia sinistra invece oltre che all'entrata per la cucina,sulla parete si trovava un disegno incorniciato dove era rappresentato un ponte attraversato da due amanti,sorrisi guardandolo e pensai a Rush e all'amore che provavo per lui. Mi sedetti sul divano e accavallai le gambe -quante zollette preferisci?- mi chiese affacciandosi dalla cucina -oh?ehm una grazie- sorrisi,subito dopo tornò da me con due tazze,me ne porse una e la presi subito -come mai sei venuta in questa parte di bosco,di solito le fate non si avventurano,oltre la prima facciata- mi guardò sorseggiando il suo thè -beh ma lei si dimentica che io non sono una fata- gli feci l'occhiolino e iniziai e bere il mio thè,lei sorrise puntando i suoi occhi neri contro i miei -aspettavo dicessi questa risposta- sussurrò -scusi,ma io e lei ci conosciamo?- chiesi confusa -no,ma lo faremo presto,Maeve se sei capitata qua non è stato casualmente,ti ci ho condotto io,sono una conoscenza di Serenì e mi ha detto quanto tu tieni ad aprire la parte celtica che hai dentro di te,bene,io sono una delle tante persone che ti aiuterà,volevo provare con il contatto della mente,se tu sei d'accordo ovviamente- mi guardò seria -di cosa si tratta?- gli chiesi -io praticamente entro il contatto tramite il tuo ombelico,con il tuo subconscio e di conseguenza con la tua mente e il suo limite,tu non devi fare altro che percorrere tutte le strade che ti appariranno davanti i tuoi piedi,all'inizio può essere un po' doloroso,sentirai le meningi scoppiare,ma non ti preoccupare,tu devi solo concentrarti sulla strada ok?- mi chiese -va bene- dissi -perfetto sdraiati- si alzò in piedi posando la tazza sul tavolino -adesso rilassati,chiudi gli occhi e pulisci là mente da ogni tristezza e da ogni pensiero,buono o cattivo che sia- disse poggiandomi la mano sulla pancia,esattamente sopra l'ombelico,chiusi gli occhi e mi rilassai liberando la mente da ogni scoria. Tutto intorno a me si dissolve e mi ritrovai su una strada fatta da ciottoli in mezzo ad un panorama arido,iniziai a camminare quando un dolore alla testa mi fece cadere a terra,la vista iniziò ad appannarsi e iniziai a non capirci più nulla,fino a quando da lontano non udì una voce -non dimenticarti di camminare,cammina formichina,io credo in te,e so che ne sei in grado- disse gentilmente -Serenì- sussurrai per poi alzarmi lentamente,una volta in piedi tutto intorno a me girava,ma io cercai ugualmente di camminare,più mettevo un piede davanti l'altro più il dolore si attenuava,iniziai a correre e nello stesso momento le lacrime mi rigarono il viso,non sapevo esattamente per cosa piangevo,ma sentivo il bisogno di farlo,così, lo feci. Continuai così per circa un chilometro,ad un certo punto mi sedetti sulla strada portandomi le gambe al petto,era come se mi fossi arresa,io?Maeve,la persona? Non potevo arrendermi,mi feci coraggio e mi tirai su continuando a camminare. Più avanzavo più si aggiungeva un'albero,sinceramente ero così confusa,non sapevo cosa aspettarmi,dovevo avere paura o no?come mi sarei sentita una volta svegliata?mi sarei ricordato tutto? Sospirai,tutte queste domande mi avrebbero fatto scoppiare la testa,poco dopo mi accorsi di avere un leggerlo languore guardai intorno ma c'erano solo querce,stavo per rimettermi a camminare quando in lontananza mi colpì un pescheto,mi avvicinai lentamente fino ad averlo davanti di me,allungai la mano verso il frutto e poi o staccai la pesca dal picciolo,l'addentai e rimasi esterrefatta,era la pesca più buona che io avessi mai mangiato,era croccante,dolce e succosa. Mi rimisi sulla strada e continuai a camminare. Dovevano essere passate due ore,ed ormai iniziavo a sentire la stanchezza pesarmi sulle gambe,ma Beth e Serenì avevano detto che non dovevo fermarmi per cui mi feci coraggio e tornai a camminare. In lontananza vidi una signora accarezzare un'albero,la guardai da lontano cercando di capire chi fosse,mi avvicinai con cautela -ciao Maeve- disse lei -ciao anche a te,chi sei?- gli chiesi curiosa -io sono Melanie e sono qua per spiegarti il significato di questo viaggio mentale,come tu saprai hai un blocco mentale per quanto riguarda i tuoi ricordi e la maggior parte dei poteri,questo cammino ti farà vedere immagini di ricordi che ovviamente ti non ricorderai ma che aiuteranno alla rottura di questo lucchetto che tu hai dentro la tua testa,ci saranno dei momenti in cui sentirai un atroce mal di testa,ma ricordati di non fermarti,tu continua a camminare,perché solo camminando le cose si superano- disse guardandomi -ok,lei viene con me?- gli chiesi -oh no tesoro,è il tuo viaggio non il mio,mi mostrerò solo per informarti di tanto in tanto delle strade che percorrerai- disse per poi girarsi e sparire,sospirai e continuai a camminare,questo viaggio mi sembrava il più assurdo della mia vita,e credetemi che ce ne voleva. Mi legai i capelli in uno chignon disordinato,poco più avanti vidi una foto per terra,iniziai a correre fino a raggiungerla,mi piegai e la presi tra le mani,rappresentava un ciondolo con una tartaruga rosa,che cosa strana,non ho mai avuto un ciondolo cosi,mi bloccai e sospirai o almeno non che io ricordi,ma visto che non ricordo nulla,probabilmente,anzi,sicuramente era mia. Rimisi la foto lì dove l'avevo trovata e poi proseguì. Speravo proprio che questa poteva essere la volta buona che avrei rotto il lucchetto. Arrivai in fondo alla strada dopo aver già visto cinque foto di cui non mi ricordo proprio -Bene Maeve adesso arriva la parte più importante di questo viaggio,devi aprire la tua porta- disse una voce dietro di me,mi girare trovai Melanie -beh,hai la chiave?- gli chiesi guardandola -eh magari fosse tutto così facile- rise -devi parlare con l'altra parte di te,devi conoscerla e solo quando lei ti avrà accettata la chiave ti verrà porta,fino a quel momento,lei resterà chiusa li,protetta da quel muro- aggiunse per poi sparire di nuovo,ripresi a camminare ma questa volta più lentamente,avevo paura di non riuscire ad interagire con me stessa,e di rimanere così per sempre,insomma non potevo creare una battaglia se non ero in possesso dei miei poteri al 100%. Cercai di trovare coraggio e continuai a camminare,in lontananza intravidi una porta,e immediatamente il mio stomaco si trasformò in un enorme nodo,feci dei respiri profondi ed avanzai lentamente. Una volta arrivata davanti la porta poggiai il palmo della mano sopra il legno scuro e la porta si aprì immediatamente mostrando una stanza contenente un'altra porta proprio davanti a me,da quella porta si intravedeva una forte luce bianca,avanzai e guardandomi intorno. Non aveva nulla quella stanza se non quella porta contenente tutti i miei ricordi passati e metà del mio potere,avevo paura,tanta,ma non potevo mollare adesso,non essendo così vicina,avanzai verso la porta -chi sei?- dissi...io -ehm,è strano perché non ho mai pensato di dover affrontare una conversazione con me stessa,io sono Maeve Collins,cioè me,ehm,cioè te,sono venuta qui per cercare di aprire la porta,come saprai Jason sta minacciando l'intera radura e i nostri cari,non devi aprire la porta immediatamente,insomma,puoi avere i tuoi tempi,perché ti conosco e so che ora sarai spaventata e piena d'ansia,beh,lo sono anche io,però dovevi credermi,se non avessi avuto necessità non sarei mai venuta qui,ma io sono la persona,ma tu già lo sai,e tu possiedi metà del mio potere...non so più che dire,sono disperata,sei l'unica persona con cui mi sto aprendo così,ma in effetti è come se lo stessi facendo con me,quindi,io rimango qua,quando vuoi aprire la porta io sono seduta alla parete accanto- dissi per poi chiudere gli occhi e poggiarmi al muro,subito dopo sentì una porta aprirsi,aprì gli occhi e il fiato mi mori in gola,vicino alla porta si trovata una ragazza identica a me -ciao,prima di fondermi con te,sento la necessità di mostrarti tutto il tuo passato,vieni,seguimi,attenta la luce dei ricordi è dolorosa- disse tornando dentro,la segui senza provare nessuna emozione. Era tutto molto particolare là dentro,ogni cosa sembrava congelata,l'energia che si percepiva era molto forte,mi destabilizza sapendo di possedere tutto quel potere,avevo paura che non sarei riuscita a gestirlo,che sarei diventata come Jason -da adesso in poi entrerai nei tuoi ricordi guardandoli uno per uno- disse sedendosi per terra. Vidi i miei ricordi uno per uno,mi sentivo sempre più confusa,sin da piccola possedevo un potere così grande e forte -bene,siamo arrivate al momento che io mi unisca a te,è stato stressante proteggere il tuo potere e restare chiusa qua dentro per 18 anni,è arrivata l'ora che io inizi a vivere dentro di te- disse per poi entrare dentro di me,il respiro mi si bloccò nel petto,mi accasciai a terra e svenni. Sentivo una strana cosa freddo sulla terra,aprì gli occhi per cercare di vedere dove mi trovavo -ben svegliata,come ti senti?- disse Beth -come se avessi preso una mattonata in testa- dissi guardandola -adesso dovrai allenarti,la magia che possiedi adesso è molto più forte di quella di prima,dovrai imparare a modularla,e per questo ti porterò in un posto che amerai,ci andremo domani,ci incontreremo davanti casa mia- mi guardò -ok,ma posso andare a casa si staranno preoccupando- dissi tirandomi su -certo,a domani piccola formichina-disse sorridendo e facendomi l'occhiolino,mi alzai e andai verso la porta. Ero arrivata a casa da circa una decina di minuti ma avevo paura ad affrontare tutte le domande che mi aspettavano,feci un respiro profondo e apri lentamente la porta,entrai guardando il pavimento,avevo paura ad alzare la testa -dove sei stata?- disse Rush gelido -ehm,dovresti sederti perché è lungo da spiegare- dissi sospirando,mi sedetti ma non avevo il coraggio di guardarlo,avevo paura di vedere i suoi sentimenti spengersi per me -quando andammo nella mia vecchia casa nell'ufficio di mio padre trovai una lettera,l'apri e la lessi,era una lettera da parte di mia madre per Ezra,le chiedeva di poterla aiutare a bloccare i miei poteri almeno fino a che non decidessi di spezzare l'incantesimo,qualche giorno dopo entrai nel limbo,ero triste,disperata e destabilizzata,e incontrai Serenì,una centaura che mi ha aiutato a superare e a rompere quel lucchetto che mi impediva di avere il controllo pieno dei miei poteri,oggi ho fatto un viaggio mentale e sono riuscita ad entrare a contatto con la mia parte celtica,ho aperto quel lucchetto,scusami se sparisco,ma dovevo farlo,io devo sconfiggere Jason e per farlo devi avere i miei poteri al 100%- sospirai abbassando lo sguardo -Maeve,perché non me lo hai detto?stiamo insieme da quasi un'anno e preferirei essere parte della tua vita,siamo una coppia,tu sei la ragazza di cui mi sono innamorato,ma tu mi tieni lontano da te,questa cosa mi distrugge,perché vorrei essere la tua forza e colui che ti sostiene- disse guardandomi -Rush,mi dispiace farti passare questo,ma queste sono le mie battaglie,che devo combattere con le mie forze tu non puoi fare nulla,se non supportarmi,ma non voglio poterti rilegare la vita e farti fare da babysitter a me,non mi sembra giusto,io ti amo Rush,sei stato il mio primo amore,la prima persona che ho visto al mattino al mio fianco ma non voglio distruggere i tuoi 19 anni stando dietro a me- dissi guardandolo -Maeve se io ti ho chiesto di farlo è perché voglio farlo,io starei con te giorno e notte,e se tu non vuoi farmi entrare nella tua vita devi accettare il fatto che ti sei innamorata,e che il supporto di una persona che ami ti serve,come il resto delle persone- urlò per poi uscire di casa sbattendo la porta,gli corsi dietro e lo presi per una mano tirandolo a me -Rush,io ho bisogno dei miei momenti,e tante volte sparisco senza dirti nulla,e senza badare troppo al fatto che tu ti possa preoccupare,scusami,ma io sono così,e ti chiedo scusa- dissi guardandolo negli occhi -Maeve,tu devi capire che quando soffri tu,soffro anche io,tante volte mi sento escluso,buttato fuori dalla tua vita,e questo mi ferisce perché io dovrei essere colui che ti aiuta a superare i momenti brutti- sospira guardandomi -Rush,i miei momenti brutti sono miei e me li affronto solo io,devi capire che le mie battaglie devo viverle solo io- lo guardai negli occhi -ci rinuncio,come vuoi,vado a correre un po'- disse per poi girarsi e iniziare a correre,sospirai e lo guardai,non mi avrebbe mai capito. Chiusi gli occhi e pensai a Lindsay,un'immagine vivida mi apparve nella mente,era una casa,sentivo la voce di Lindsay -Nalin,sono preoccupata,non vedo Maeve da ieri sera,e se fosse stata rapita da Jason?non so cosa fare- riaprì immediatamente gli occhi e mi guardai in torno,ero nel l'esatto posto di qualche secondo fa,non potevo crederci,con i nuovi poteri potevo trovare le persone pensandole solamente,richiusi di nuovo gli occhi e chiedi a Lins di tornare a casa,andai verso la spiaggia e mi sedetti sulla sabbia. Ero assorta nei miei pensieri,mi spaventai sentendo una mano sulla spalla,mi girai e vidi Lins,mi alzai e l'abbracciai -oh Lins- dissi stringendola a me -Maevs non preoccuparti,sono qua adesso,cosa è successo?- mi carezzò la schiena,mi staccai da lei e mi risedetti - qualche giorno fa,sono andata nella mia vecchia casa per vedere come stava,però nell'ufficio di mio padre trovai una lettera scritta da mia mamma che chiedeva aiuto ad una potentissima strega di nome Ezra di aiutarla a bloccarmi i poteri almeno fino hai 18 anni,poi ero libera di sciogliere l'incantesimo,confusa mi ritrovai nel limbo e li conobbi Serenì una centaura che promise di aiutarmi a rimuovere quel lucchetto che mi ostacolava metà del potere. Questa mattina  non riuscivo a dormire,così alle 05:00 decisi di uscire di casa,andai nel bosco a passeggiare. Qualche ora dopo quando il sole era già sorto mi ritrovai davanti una casetta,la signora che ne viveva dentro mi fece entrare e disse di conoscere Serenì,si collegò ai miei ricordi tramite il mio ombelico,così intrapresi un viaggio mentale,ma alla fine di tutto questo ho aperto la porta e adesso posseggo i miei poteri a pieno,solo che al mio ritorno a casa Rush era arrabbiato con me e abbiamo litigato,non so cosa fare- dissi sospirando -dagli tempo Maeve,tornerà ti ama troppo- disse stringendomi a lei. Passammo tutto il pomeriggio a parlare di come le cose adesso cambieranno per via dei miei poteri. La cena era ormai nei tavoli e di Rush non ce n'era traccia,fino a quando la porta non si aprì e lo vidi entrare,il mio cuore perse un battito,lo guardai senza dire nulla -scusami Maeve,non volevo prendermela con te,dovevo capirti,ma ero così spaventato- disse guardandomi -Rush non importa,è questo che fanno le coppie no?!- sorrisi per poi baciarlo. Passammo la serata a ridere e scherzare,finalmente una serata da veri adolescenti quali eravamo. La mattina seguente dopo essermi svegliata mi andai a fare un bel bagno caldo con i miei sali rilassanti,fare il bagno per me era più bello che fare la doccia,adoravo rilassarmi nella vasca,l'acqua che ti accarezzava e l'idromassaggio che ti massaggiava,era l'unico sfizio che ogni tanto mi toglievo. Non sapevo realmente quante ore fossero passate,perché ogni volta  che entravo in vasca,la cognizione del tempo mi abbandonava,mi avvolsi dentro un'asciugamano e andai in camera,aprì l'armadio e presi un vestitino celeste pastello con delle vans blu,mi applicai un po' di mascara,legai i capelli e andai in cucina per fare colazione. Oggi non avevo idea di cosa fare,Rush era fuori con amici,Lindsay con il suo fidanzato e io dovevo incontrarmi con Beth. M'incamminai lentamente verso il bosco,dopo aver aperto quel lucchetto,mi sentivo molto meglio,ero più tranquilla,e tante cose non mi spaventavano più come prima. Una volta arrivata a casa sua la trovai seduta fuori nel giardino -buongiorno- sorrisi guardandola -Ehi,buongiorno a te formichina,sei pronta per quello che vedrai oggi?- disse alzandosi -si- dissi convinta -allora dammi le mani- disse guardandomi,misi le mie mani nelle sue e chiusi gli occhi,proprio come faceva lei,una nuvola di vento ci attraversò per poi atterrare su qualcosa di morbido,aprì gli occhi e vidi che sotto di noi giaceva un prato meraviglioso,sorrisi -dove siamo?- chiesi -siamo nella radura dei draghi,qua ci vivono i primi draghi che sono stati creati su questo mondo,quindi ci sono draghi millenari- mi guardò -ma come mai mi hai portata qui?- la guardai confusa -perché scegliendoti un drago,e dopo esservi conosciuti potrai montarlo,e montandolo i tuoi poteri inizieranno piano piano a livellarsi normalmente- sorrise -è un posto meraviglioso,davvero- dissi sbalordita -adesso seguimi- disse iniziando a camminare. Arrivammo davanti una porta di legno antica -adesso dovrai entrare qua dentro e lasciarti scegliere dal tuo drago- disse guardandomi,poggiai la mano sull'antico legno e feci una lieve pressione,la porta si aprì ed entrai un po' titubante,insomma,i draghi li ho sempre conosciuti facilmente irritabili. I muri erano colorati da un rosso sangue molto acceso da sembrare quasi vero,avanzai in avanti e all'improvviso un'uovo si andò a scontrare sui miei piedi,lo presi e lo guardai attentamente,era blu con qualche sfumatura grigia,era bellissimo,lo continuai a guardare aspettando anche un piccolo movimento,ma nulla,uscì in cerca di Melanie  per ricevere informazioni -Ehi,Maeve allora?- mi chiese sorridendo -ehm,appena sono entrata questo uovo è venuto a scontrarsi contro i miei piedi,non so cosa farci- dissi guardandola -sei la seconda persona che ha ricevuto il dono e l'incarico di prendersi cura di un drago non ancora nato,questo uovo tra qualche settimana o giorno dovrebbe schiudersi e tu ovviamente dovrai prenderti cura del piccolo che si trova dentro,il legame che nascerà con lui sarà,carnale,ancora di più di quello con un drago già nato,visto che sei l'unica persona che ha visto appena è nato- mi guardò -ma non posso portarlo a casa mia,insomma,dove lo metto?- gli chiesi confusa- prova a cercare un posto dietro casa dove allevarlo,sono sicura che lo troverai- disse guardandomi. Tornammo a casa e una volta arrivata andai a cercare un posto nella parte posteriore della mia abitazione e trovai una piccola rientranza sotto la casa,poggiai delicatamente l'uovo lì,corsi dentro casa presi una coperta e tornai da lui,lo coprì e poi tornai dentro,aspettando che l'uovo si schiudesse. Non vedevo l'ora di vedere il mio piccolo draghetto,speravo fosse femmina,guardai l'orologio e notai che erano già le 13:00,decisi di aspettare Rush e poi decidere insieme cosa mangiare a pranzo. Nel frattempo che lo aspettavo mi sdraiai sul divano e chiusi gli occhi. Mi risvegliai intorpidita dal freddo,guardai l'orologio e notai che erano le 19:00,restai un momento perplessa ma poi decisi di alzarmi e di andarmi a prendere un cardigan,me lo strinsi intorno al corpo e uscì a vedere come stesse l'uovo. Fortunatamente l'uovo stava bene,ma purtroppo era ancora lì tutto intatto,che cosa strana questa sera sentivo proprio freddo,stavo rientrando quando mi resi conto che Rush non era ancora tornato,preoccupata chiusi gli occhi e spiccai il volo,lo cercai ma più vedevo il posto dove si trovava più non capivo dove potesse essere. Atterrai e corsi dentro preoccupata -Rush- urlai quasi -Rush- ripetei più forte -Maeve Maeve,eccomi,cosa succede- disse mette encomi le mani sulle spalle -sei un deficiente,io ti vedo sta mattina e poi sparisci fino alle sette,potresti avvisare,mi sono spaventata,non puoi sparire così- urlai per poi andare via. Come poteva sparire così,avevo pensato alla peggior ipotesi,persino che Jason avesse distrutto la bolla protettrice e lo avesse rapito ancora,sono d'accordo che si diverta con i suoi amici perché poi è una cosa che gli ho consigliato io,ma almeno se torna tardi dovrebbe dirmelo,perché siamo ad un passo dalla guerra più grande della storia fatata e lui sparisce così,sospirai e una volta aver cotto la cena spensi il gas e aspettai gli altri sdraiata sul divano a leggere un per libro ,sentì la porta aprirsi ma non avevo bisogno di girarmi,sapevo già che era lui -Maeve...- disse timoroso,feci finta di non sentirlo continuando a leggere il mio libro -Maeve ti prego,guardami- mi disse tristemente,spostai il mio sguardo su di lui,sapendo già di avere uno sguardo di ghiaccio,senza emozioni -dimmi- dissi fredda -non fare così,pensavo stessi fuori tutto il giorno- disse dispiaciuto -eh ti sembra una giustificazione?- dissi tirandomi su a sedere -no..io- abbassò lo sguardo -noi siamo vicini ad una guerra che porterà via con se milioni di persone innocenti e tu sparisci così,senza dirmi nulla,ti ho aspettato per pranzo e tu non sei venuto,mi sono addormentata e al mio risveglio tu eri ancora via,hai almeno una vaga idea di quanto ero in pensiero per te oppure ti sei bevuto troppa acqua di rose?- urlai guardandolo -hai ragione,scusami,non dovevo farlo- disse avvicinandosi lentamente sospirai e lo abbracciai forte a me -sei un cretino,ma ti amo- gli sussurrai -lo so- disse sorridendo per poi baciarmi dolcemente stringendomi a se. Finimmo di cenare e Lins ci avvisò che sarebbe rimasta da Nalin così decidemmo di leggere un libro e poi di andare a dormire.

Different from the other witches "Il cristallo d'acqua" [LIBRO II] Where stories live. Discover now