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●Christian●
Giorno 10 maggio, ore 14:30.
Vedo un infermiera uscire e le chiedo «Mi scusi, ma la mia fidanzata come sta?»
Infermiera «Sta bene. Se vuole può entrare. Fra poco porteremo i bambini.» gli sorride.
«Perfetto, grazie.» sorrido ed entro nella stanza in cui si trova Valentina.
Apro la porta e la vedo sul letto «Piccola.» mi avvicino quasi correndo.
Valentina «Ehy, amore.» sorride e intreccia la mano con la sua.
«Come ti senti?» le bacio la tempia.
Valentina «Un po' indolenzita ma ora passa.»
«Sono felice che tu stia bene.»
Un'infermiera entra con una culla.
«Eccoli.» dico emozionato.
Valentina «Vediamo.» sorride alla vista della culla.
L'infermiera ci avvicina la culla e io  prendo delicatamente uno dei due piccoli.
«Ne manca uno...»
Do il piccolo a Valentina e poco dopo vedo entrare il dottore con in mano una cartella clinica.
Dottore si avvicina a loro «C'è stata una complicazione con l'ultimo bambino. Abbiamo dovuto rianimarlo durante il parto perchè ha avuto un problema respiratorio. Stiamo facendo gli ultimi controlli ma è fuori pericolo.»
«Quando possiamo vederlo?»
Prendo la bambina e la metto tra le mie braccia.
Dottore «Fra poco.» risponde a Chris.
Valentina «Aveva detto che non ci sarebbero stati problemi. A cosa è dovuto questo imprevisto?»
Dottore «A quanto sembra il bambino soffre d'asma.»
Valentina «D'asma?...»
Dottore «Si, quindi poi le prescriverò tutto quello che deve dare al bambino in questi giorni.»
Valentina annuisce e avvicina il piccolo che sta dormendo.
«Gli creerá problemi più avanti?»
Dottore «In questo caso se lo porterà fino all'adolescenza e dovrà utilizzare un'inalatore.»
«Oh...»
Dottore «Potrà anche guarire ma è ancora da vedere...»
«Ho capito. Posso vederlo o vederla?»
Dottore «Vi porto il bambino, un attimo.»
«D'accordo.»
Lo guardo uscire e poi guardo la bimba tra le mie braccia.
«È davvero perfetta.»
Valentina «Sono così teneri.» sorride e sposta un piccolo ciuffetto biondo che esce dal cappellino blu.
«Devo fare il test di paternità.» sospiro e guardo Valentina.
Valentina «Vuoi farlo adesso?» lo guarda.
Rispondo senza esitare «Si, devo saperlo...»
Valentina «Va bene. Ti aspetto qui.» annuisce.
Le do' la bambina e poi le lascio un dolce bacio sulle labbra.
«Torno tra poco.»
Valentina «A dopo amore.» rimane con i bimbi.
Esco in fretta e cerco il dottore.
Dopo qualche minuto lo trovo dentro una stanza con tante incubatrici.
«Mi scusi.»
Dottore «Scusi ma non dovrebbe stare qua.» tiene l'incubatrice dove all'interno c'è il bambino.
«Mi dispiace, ma dovrei chiederle una cosa.»
Dottore «Mi aspetti fuori, arrivo subito.»
«Oh, ehm okay.» esco e lo aspetto finché non arriva.
Dottore «Ecco, mi dica.»
«Devo fare il test di paternità.»
Dottore «Ah, si. Venga con me.»
Lo seguo in silenzio fino ad una stanza e mi fa il prelievo.
Provo un po' di dolore e quando finisce mi premo il cotone sul braccio.
«Quando potrò sapere i risultati?»
Dottore «Tra due giorni potrà saperlo.»
«Perfetto, il bambino lo possiamo vedere? Lo porta lei di là?»
Dottore «Ci penso io, lei può andare.»
«Ok, si sbrighi» Torno in stanza da Valentina e le dico che ho fatto il prelievo.
Valentina «Quando si saprà l'esito?»
«Tra due giorni.»
Veniamo interrotti dal dottore che entra con l'incubatrice.
Dottore «Ecco qui. È un po' debole per questo l'abbiamo messo qui dentro.»
«Posso prenderlo?»
Dottore «Per pochi minuti.» gli apre l'incubatrice.
«Va bene.» lo prendo in braccio e gli do tanti piccoli bacini «È adorabile.»
Il bambino si muove leggermente e mi stringe il dito nella sua manina.
Gli do un bacino sul polso e lo do a Valentina «Per mangiare come deve fare?»
Dottore «Vuole allattare?»
Valentina «Si.»
Guardo il dottore che si avvicina a Valentina e inizia a scoprirla.
«Che sta facendo!?»
Dottore «Scusi, ma non ha detto che doveva allattare?» li guarda tutti e due «Sto facendo il mio lavoro ma se vuole posso chiamare un infermiera.»
«Si, chiami l'infermiera.»
Dottore fa un sospiro «Va bene, allora aspetti.» esce dalla stanza.
Valentina «Chris...»
«Che c'è?» prendo la bambina.
Valentina «Stava facendo il suo lavoro quel dottore.»
«Voleva spogliarti.»
Valentina «Ma perchè dovevo allattare.»
Sospiro «Vale non voglio che qualcuno ti si avvicini dopo quello che è successo.»
Valentina annuisce «Ok, va bene...»
Mi avvicino e le do un bacio in fronte.
Poco dopo arriva l'infermiera che l'aiuta ad allattare i bambini.
Li osservo in silenzio e quando i piccoli hanno finito li posiamo nelle loro culle.
Dottore entra di nuovo dentro la stanza «Finito?»
Valentina «Si, l'infermiera è stata molto gentile.»
«Quando possono venire a casa?»
Dottore «Devono passare tre giorni.»
«Ah, perfetto...»
Rosalia entra di scatto nella stanza «Cara! Sono così felice di vederti!»
Valentina «Anche io sono felice di vederti. Vieni..» si mette bene per fare vedere il piccolo ancora tra le sue braccia.
Dottore «Tolgo il disturbo. Passerò dopo.»
Valentina annuisce e poi il dottore va via.
Rosalia «I miei nipotiniiiii!»
Valentina «Vuoi tenerlo un po'?»
«Mamma non urlare.» dico esasperato.
Rosalia «Siii!»
Valentina gli dà il piccolo con cautela.
Rosalia «È così belloo. Li bacio tutti, uno ad uno.»
Valentina «Il più piccolo ci hanno detto che ha l'asma ma si troverà una soluzione.»
Rosalia «Oh, povero piccolo »
«Sta bene, gli passerà.»
Valentina «Lo spero.» fa un sospiro e guarda Christian.
«Passerà.» le sorrido.
Valentina «Si, hai ragione. Bisogna non preoccuparsi.» si copre con la coperta.
Le do un bacio in bocca «Tranquilla.»
Valentina annuisce e resta a guardare Rosalia che tiene suo figlio.
Un' infermiera si avvicina a noi e dice «Scusate, ma devo scrivere i nomi dei bambini.»
«Si, certamente. Piccola vanno bene quei nomi che abbiamo scelto?»
Valentina «Si, ma non abbiamo scelto il terzo, non lo sapevamo.»
«Lo scegliamo ora.»
Infermiera «Nel frattempo mi dica se vuole dargli il suo cognome o quello del suo compagno, signora.» si rivolge a Valentina.
Valentina «Va bene il cognome del mio fidanzato.» guarda Chris e poi l'infermiera.
Infermiera «Molto bene.»
«Ehm, Daví.» dico incerto.
Infermiera «Ora i nomi.»
«La femmina è Jessica. »
Infermiera «Si, poi?»
«Lui è Mattia.»
Infermiera «E il bambino nell'incubatrice?»
«Dobbiamo ancora decidere.»
Rosalia «Passi più tardi.»
Infermiera «Va bene.»
L'infermiera esce lasciandoci soli.
Mia madre dà il bambino, Mattia, a Valentina e comincia a rovistare nel borsone che ha portato.
Rosalia «Cara, allora, ti ho portato il pigiama nuovo che ti ho comprato, le ciabbatte, mutande e il reggiseno e vediamo cos'altro c é.»
Valentina «Oh, grazie Rosalia.» sorride.
Rosalia «Di nulla cara.»
«Piccola, dobbiamo scegliere il nome dell'altro bambino.»
Valentina «Mh...Alessandro? Gabriele? Fabio?»
«Insomma.»
Valentina «Dario? Sandro? Alessio? Non mi vengono nomi...ehm Andrea? Leo?»
«Andrea è carino. Mi piace »
Rosalia «Anche a me piace.»
Valentina «Quindi...Andrea?»
«A te piace?»
Valentina «Si, mi piace. Va benissimo Andrea.»
«Perfetto.»
Rosalia «Cara ora posa i bambini. Falli stare con il papà. Tu ti devi cambiare. Esci Christian.»
Valentina «Si, giusto.»
«D'accordo, esco.» prendo Mattia con cautela e lo porto fuori con me insieme a Jessica.
Mi siedo e sto attento ai due piccoli, quando, vedo arrivare la famiglia di Valentina.
Si fermano davanti a me.
Filippo «Christian.»
Silvia rimane a fissare impassibile in due bambini «Dov'è Valentina?»
«Salve, Valentina si sta cambiando.»
Silvia «Entrerò due minuti.» va verso la stanza.
Filippo la ferma «Aspetta Silvia.»
Silvia «Ha rovinato la sua vita per dei bambini che sono di quel mostro, non posso aspettare.» osserva i bambini indignata.
«Si vuole sedere?» chiedo a lui.
Filippo «Si, meglio di si.» si accomoda e Silvia fa lo stesso.
Silvia sospira e stringe la borsetta adagiata sulle sue gambe.
«Volete tenerli?»
Silvia «No, grazie.» dice rigida.
Filippo «Silvia...»
Silvia «Che c'è? Io non tengo quei bambini. Non ci riesco.»
«Ho fatto il test di paternità, forse sono miei...credo »
Silvia «Oh bene, non si sa nemmeno chi e' il padre.»
Filippo si rivolge a Chris «Quando saprai se sono tuoi?»
Silvia alza gli occhi al cielo e si alza.
«Tra due giorni.»
Filippo «Mh, capisco.»
Silvia non presta attenzione e guarda la porta della stanza.
Sospiro e quando la porta si apre vedo mia madre uscire.
Rosalia «Oh, salve! Entrate, entrate.»
Guardo i genitori di Vale alzarsi e infilarsi dentro la stanza.
Mi alzo anch'io ed entro seguito da mia madre.
Silvia «Valentina!» va da lei «Ma come ti è saltato in mente di tenere i bambini?» dice preoccupata. «Che poi non sai manco chi è il padre quindi ancora peggio. »
Valentina «Mamma-»
Silvia continua «No, tu non capisci. Avrai tante spese e non hai nemmeno un lavoro.» si lamenta e Filippo la consola.
Rosalia ride nervosamente «Cosa state dicendo? I bambini sono di mio figlio, diglielo Chris.»
«Si, i bambini sono miei...forse.»
Rosalia «Ecco, aspetta...come?!»
«Io volevo dirtelo ma-»
Rosalia «Che significa tutto questo!?»

●Valentina●
Guardo confusa i miei genitori e la madre di Christian «Io-io posso...spiegare tutto.»
Rosalia «Allora spiegati!»
Christian «Mamma non c é nulla da spiegare. Ho fatto il test di paternità! Tra due giorni avrò il risultato.»
Silvia «E se non fossi tu il padre? E se fosse di quel pazzo? Mio dio...non ci voglio pensare.»
Christian «Io...»
Rosalia «Oh mio Dio! Christian! Non ti prenderai i bambini di quel pazzo, spero!»
Christian «Veramente si.»
Rosalia «Christian non te lo permetto!»
Christian «Faccio quello che voglio!»
Rosalia «Christian! Non puoi!»
Vedo Christian uscire fuorioso mentre Rosalia lo segue e lo chiama per attirare la sua attenzione.
Silvia si rivolge a suo marito «E tu? Sei dalla parte di tua figlia?»
Filippo «Ha fatto i suoi sbagli e ora rimedia.»
Silvia «Si e poi chiederà i soldi a noi.»
Mi intrometto nel loro discorso «Non vi chiederò i soldi, potete stare tranquilli.»
Silvia «Devi essere autonoma. Hai voluto tu i bambini, Vale.»
Filippo «Penso che l'abbia già capito.»
Silvia «Meglio così.»
Valentina «Ho fatto i miei sbagli e lo ammetto ma siete la mia famiglia. Dovreste aiutarmi, no?»
Silvia «Siamo la tua famiglia ma potevi benissimo abortire o lasciarli in affidamento a qualche povera famiglia che non poteva avere bambini. Non ci hai pensato?»
Valentina «Sono lo stesso i miei figli! Non potete dirmi di fare una cosa del genere! Se dovete ancora criticarmi potete uscire da quella porta!»
Silvia sta in silenzio ed esce dalla porta senza salutare.
Filippo «Silvia! Vieni qua!» esce per raggiungere sua moglie.
Mi passo una mano sul viso e poi sento dei passi avvicinarsi a me. Levo la mano e noto Christian davanti al letto «Mi dispiace. Ho fatto un casino...»
Christian «Tranquilla amore. Ci sono io con te.»
«Davvero? Faresti tutto questo per me?» dico sorpresa. «E tua madre?...»
Christian «Si, perché ti amo. Sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni.»
«Va bene amore. Ci aiuteremo a vicenda.»
Si china su di me e mi bacia dolcemente mettendo le mani ai lati del mio viso. Mi avvicino e dopo minuti lo vedo togliersi quando viene Rosalia.
Rosalia «Christian, puoi lasciarmi sola con lei?»
Christian «Ok, io vado. Sono fuori se hai bisogno.»
«Va bene, si.» dopodichè esce e lo sento chiudere la porta.
Rosalia «Mi auguro che se i figli non dovessero essere di mio figlio tu li lasci in ospedale.»
«Non posso lasciarli in ospedale. Sono pur sempre miei.»
Rosalia «Tuoi, non di mio figlio. Se non sbaglio mio figlio ha perso tutto a causa tua, spero che tu gli ricambi il favore. Ti ha sempre accontentata, potresti farlo tu per una volta.»
«Ha detto che gli va bene tenere i bambini quindi non sto obbligando nessuno.»
Rosalia «No che non gli va bene!»
«È una nostra decisione.»
Rosalia «Sei...mmm!»
La guardo stringere i pugni e uscire velocemente dalla stanza.
Poco dopo entra Christian con il piccolo Andrea.
«Oh, eccovi...»
Christian «Che è successo?»
Si avvicina e gli dico «Oh niente, niente. Nulla di importante.»
Christian sorride «Oh menomale, pensavo che ti avesse offesa o non so. Comunque, ti ho portato il bambino. L'ho visto tutto solo che piangeva. Credo abbia fame.»
«Ci penso io.» mi dà il bambino e lo prendo in braccio.
Christian prende il cellulare «Vi faccio una foto.»
Sorrido raggiante e avvicino il piccolo al mio viso.
Christian «Scattata! Siete perfetti.»
«Mh, lui è più fotogenico di me.» rido e gli dò un bacino sul nasino. Lo riempo di baci e poi mi metto in posa, con il piccolo in braccio, per un altra foto. Dopodichè vedo Christian uscire per andare a prendere gli altri due bambini. Dopo qualche minuto arriva con i piccoli e me li dà. Li tengo e mi fa un'altra foto, infine, ci facciamo un selfie tutti e cinque.





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