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●Christian●
Mi sistemo e vado in cucina per preparare la colazione, che trovo già pronta.
«Mamma, già sveglia?»
Rosalia «Si, caro. Ho fatto le crêpes.»
«Buone, prendo lo sciroppo. Per Vale che hai preparato?»
Rosalia «Yogurt e fette biscottate con mermellata o miele.»
«Tra poco viene Thomas.»
Rosalia «Ok, caro. Farò dei biscotti!»
«Si, al cioccolato e anche la spremuta.»
Rosalia «Si, si.»
Mi siedo a tavola e vedo spuntare Valentina dalla porta.
Valentina «Mh, buongiorno.» dice a Rosalia che sta mettendo le bevande a tavola.
Rosalia «Buongiorno cara.»
Valentina prende posto vicino a Christian e gli lascia un bacio sulle labbra.
Le sorrido e mangio le mie crêpes.
Dopo che finiamo di mangiare ci spostiamo in salone dove alle nove e mezza ci raggiunge Thomas. Così ci mettiamo a programmare il da farsi.
Thomas posiziona sul tavolo dei documenti «Questo documento riguarda tutti i debiti di Davide mentre questi fanno parte del divorzio.»
Valentina li osserva «Aveva tutti  questi debiti?...»
Thomas «Eh già. Sono tutti quelli che non ha pagato.» sospira e poi segna con la penna la cifra scritta sul foglio «Per pagare questa somma deve dare tutto quello che ha investito in questi anni.»
Valentina «Quindi non avrà più soldi.»
Thomas «Esattamente. Quindi è un problema suo appena firmerai le carte del divorzio.»
«Se firma questo divorzio ci sbarazziamo di Montanari per sempre?»
Thomas annuisce «Basta solo una firma.» gli porge la penna.
Valentina prende la penna «Quindi, solo una firma?»
Thomas «Si. Divorzierete e non avrai più i debiti che ha lui.»
«E se i bambini fossero suoi?»
Thomas «I bambini sono lo stesso sotto la tutela di Vale.»
Valentina «E se li vuole vedere?» sbotta.
Thomas «Puoi decidere tu, tranquilla.»
Valentina si gira e rigira la penna tra le mani «E se mi volesse levare...i bambini?»
Thomas «Ti darò una mano se avrai bisogno, ma per adesso è meglio se consegnamo il foglio per il divorzio.»
Valentina «Si, giusto...»
«Piccola, tranquilla. Non potrà più farti del male. Ci possiamo sbarazzare di lui, firma.»
Valentina fa un sospiro e senza pensarci due volte firma il contratto. Restituisce la penna e allontana il foglio.
Thomas posa il foglio dentro una cartella «Se ho notizie vi avviso subito.»
«Perfetto. Dovrà firmare anche Montanari?»
Thomas «In questo caso ci vuole solo la firma di Vale mentre Davide resterà in carcere.»
«Perfetto.»
Rosalia «Ragazzi i biscotti!»
Entra mia madre con un vassoio di biscotti e spremuta d'arancia.
Thomas fa un sorriso «Ehy Rosalia.» si alza, la saluta e poi prende un biscotto «Mh, sono buoni come sempre.» 
Valentina prende pure un biscotto e ne dà un altro a Christian.
Rosalia sorride «Sei molto gentile Thom, resti a pranzo?»
Thomas «A pranzo? Ma certo, si.»
«Perfetto. Mamma puoi andare ai fornelli.»
Rosalia «Con piacere, caro.» va in cucina.
A Thomas squilla il cellulare e risponde.
Dal suo sorriso capisco che si tratta di Giada.
Thomas «Fa niente se viene pure Giada a pranzo?» chiede a Christian.
«Certo che no, tranquillo.»
Thomas «Ok, grazie Chris.» sorride e avvisa Giada.
Mi sposto e mi avvicino a Valentina vedendola stanca «Tutto bene?»
Valentina «Ho solo un po' di dolori ma tutto ok. Sono sopportabili.»
«Chiamo llambulanza?»
Valentina «Chris, non si sono rotte le acque.» ride «Ho solo i dolori perchè scalciano.»
«Oh, ehm si, certo.»
Thomas finisce la telefonata e torna da noi.
Thomas «Eccomi qua. Il tempo della strada e arriva.» Guarda sia Vale che Christian.
«Perfetto. Tu vai in cucina, noi ti raggiungiamo.»
Thomas «Ok si.» li guarda e poi raggiunge Rosalia.
«Vale devo dirti una cosa..»
Valentina «Si, dimmi.»
«Volevo chiederti se, caso mai, i bambini non dovessero essere miei...» prendo un respiro.
Valentina «Chris cosa vuoi dirmi?...» lo guarda incerta.
«Che forse potremmo, sai, lasciarli in ospedale... Ci sono un sacco di coppie che vogliono figli. Io non avrei problemi a dartene altri....»
Valentina «Lasciarli in ospedale? Chris, mi avevi detto che per te non c'erano problemi.» dice alzandosi.
«Si lo so ma, io non ne sono così sicuro. Cioè ci ho pensato.»
Valentina «Non puoi dirmi di abbandore i miei figli...sono anche miei lo sai, vero?»
«Sono tuoi e di Davide...non miei.»
Valentina «Mi hai detto che li avresti accettati...»
«Si ma...» le prendo le mani e le unisco alle mie «Ci ho pensato molto te l'ho detto, e forse potresti fare questo sacrificio per me.»
Valentina «Chris, mi stai dicendo di allontanare una parte di me. I miei figli che ho tenuto per 9 mesi...»
«Si, ma non sono miei!»
Valentina «E cosa dovrei fare?? Lasciarli andare?? Oh mio dio Christian, non posso farlo! Non puoi dirmi di farlo sul serio. E poi cerca di abbassare la voce!» cerca di non urlare.
«Io ci stavo solo pensando! Non sto urlando!»
Valentina «Ah no? E cosa stai facendo ora?!»
«Sto parlando! Perché non cerchi di valutare la situazione! I bambini sono di quel bastardo che ti ha picchiato!»
Valentina «Ma loro non hanno colpe! Non saranno come lui!»
«Non sono miei. Vorrei averne qualcuno mio.»
Valentina «Non ho detto che non avremo un figlio tutto nostro.»
«Ne voglio più di uno»
Valentina «Ci saranno.»
Rosalia li interrompe «Ragazzi ma che sono queste urla? Va tutto bene?»
Valentina «Va tutto bene. Stavamo proprio venendo.»
«Si, benissimo.» prendo il giubbotto ed esco lasciando mia madre che mi chiama. Faccio una passeggiata per calmarmi e poi mi ricordo che ho lasciato Thomas a casa.
Non fa niente, se la caverà.
Vado alla banca e firmo alcuni documenti, dopo mi reco al posto in cui dovrei fondare la mia società.
È messo male questo posto ma, con qualche lavoretto, sarà come nuovo.
Vado al negozio e compro alcune cose per sistemare il posto.
Le lascio dentro e chiudo a chiave.
Guardo l'orario: 14:50.
Sospiro e torno a casa.

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