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era passata una settimana da quando calum faceva quella scuola, e non si era per niente pentito di quella scelta.

oggi, a fine lezione, ashton fermò calum; il moro disse a luke e michael di aspettarlo fuori, e loro con un sorrisino complice uscirono dalla stanza.

"volevo solo dirti che, per essere la prima settimana, sei davvero leggero e portato, veramente." disse ashton, facendo arrossire calum.

"n-non credo di essere così leggero.." mormorò calum.

ashton prese la sua mano e lo portò vicino al grande specchio sul muro.

ashton si mise dietro calum, che già scottava per le mani di ashton sui suoi fianchi; il biondo prese la mano di calum, e la portò in alto, facendo toccare le due braccia.

"appoggia l'altra mano sulla mia." sussurrò ashton all'orecchio del moro, facendolo rabbrividire, ma obbedì.

ashton mosse il braccio verso destra, portandosi dietro anche il braccio di calum, avendo la sua mano tra le dita; ashton sfiorava per sbaglio la pelle di calum con le labbra, e questo faceva impazzire il minore, stringendo la mano di ashton come per istinto.

ashton sorrise leggermente, e poi mosse il piede destro, e lo fece anche calum; il biondo tirò inidetro il piede sinistro, e così anche calum.

poi, ritornarono nella posizione precedente, e ashton sorrise. "guardati allo specchio calum." e calum lo fece. "hai visto come sei leggero? sei portato per la danza." sussurrò, per poi abbassare il braccio lungo il fianco di calum, e lasciare la sua mano e - con dispiacere - il suo fianco.

ashton andò nello spogliatoio, urlando un "a domani!" mentre calum era caldo.

aveva caldo, era caldo.

lo conosceva da così poco.

art. ;; cashtonWhere stories live. Discover now