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calum entrò in quella "scuola", non sapeva esattamente chiamarla in realtà, perché era come una palestra.

entrò, e vide una reception, dove c'era un ragazzo biondo, occhi azzurri, naso all'insù a piercing al labbro.
ci andò incontro, tenendo la sua borsa stretta a lui, e mordendosi il labbro quando il ragazzo alzò lo sguardo verso di lui. "sei nuovo?" il biondo gli sorrise dolcemente.

calum annuì. "si vede così tanto?"

il ragazzo alzò le spalle. "solo, conosco tutti i ragazzi di questo posto." il ragazzo gli porse la mano, e calum gliela strinse. "sono luke, tu?"

"mi chiamo calum."

"cognome? così ti salvo già e ti assegno ad un gruppo." sorrise. "io in verità ballo anche, tra un po dovrebbe arrivare il mio collega."

calum gli diede tutti i suoi dati personali, e dopo aver compilato il modulo dato da luke, gli diede il numero della palestra a cui doveva andare; il biondo gli indicò il corridoio, e gli disse che si sarebbero visti dopo, così calum iniziò a camminare verso la stanza ventisei.

quando la raggiunse, riluttante, ci entrò, trovandosi una stanza dalle pareti beige e il pavimento fatto di legno scuro e altre cose che calum non sapeva esattamente il nome.

sentendo voci nello spogliatoio, le seguii, trovandosi altri ragazzi della sua età, immagina siano nuovi come lui; col viso rosso, si sedette e si cambiò.

mentre infilava una maglietta nera, un ragazzo dai capelli rossi gli si sedette affianco, e gli sorrise. "sono michael, piacere."

non sapeva esattamente perché quel ragazzo gli stava parlando, ma lui continuò comunque la conversazione che il rosso voleva creare.

"umh, tu sai il nome del ragazzo della reception?" chiese michael, arrossendo lievemente.

"si chiama luke, perché?"

"ah niente, solo pura curiosità." e dopo di che, una campanella suonò, segno che i ragazzi dovevano iniziare a ballare.

si misero tutti i fila, creando tre file da cinque persone, con un posto vuoto affianco a michael, mentre i due conoscenti erano vicini; poco dopo, entrò un ragazzo, seguito da luke che corse nello spogliatoio.

capelli ricci, ma corti, occhi verdi e bicipiti da fare invidia ad alcuni ragazzi. "buongiorno ragazzi, io sono il vostro maestro di danza. mi chiamo ashton irwin, ma chiamatemi semplicemente ashton, sono ancora abbastanza giovane per farmi chiamare per nome." ridacchiò, e calum era su un altro mondo.

stava osservando le sue labbra muoversi, e non aveva capito un cazzo; solo quando michael gli diede una gomitata, lui si ricopose.

calum chiese a michael come si chiamasse, e michael gli rispose col nome del maestro.

luke rientrò, e si mise affianco a michael, col viso leggermente arrossato per l'imbarazzo.

"bene, ora che siamo tutti, possiamo fare le coppie. voi due, voi due-" e continuò così fino a quando non toccò a calum. "e tu, con me." indicò il moro.

"m-me?"

"si, moro. come ti chiami?"

"s-sono calum."

"vieni da me, calum." gli sorrise e calum lo raggiunse a passi piccoli e timidi.

quando lo raggiunse, si mise davanti a lui, e ashton prese i suoi fianchi tra le dita, causando un rossore sulle guance del moro, e guardò le altre coppie. "bene, ora, ragazzi dalla mia parte, tirate indietro il piede destro, e quelli dalla parte di calum, il piede in avanti."

tutti fecero così, anche calum ed ashton, e anche luke e michael.

e così avanti con le mosse, ashton che teneva stretti i fianchi di calum, e calum che cercava di essere più bravo possibile.

ashton, già dalla prima lezione, aveva notato che calum, anche non avendo avuto altre lezioni di danza prima, era molto portato per la danza; amava anche il suo essere impacciato a volte, ma poteva benissimo biasimarlo.

mentre calum, amava la sensazione delle mani di ashton sui suoi fianchi.

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new fucking beautiful story :)
sono molto modesta si

well, i hopw u like this little shit :3

love you

art. ;; cashtonWhere stories live. Discover now