CAPITOLO XXXII

39 10 4
                                    



Sale un'odore sgradevole è una gran manciata di polvere da quel sotterraneo.
Non è per niente la tipica situazione che ti aiuta a decidere la migliore cosa da fare.
<infatti cosa stiamo aspettando?> dice james in risposta a Diana.
Aiden sembra essere uscito dal suo stato di trans e cammina prendendo il posto di capo fila.
<io credo che dovremmo un attimo pensare a come muoverci> dice Celeno avvicinandosi una mano ai capelli, <non vorrei che lì sotto ci fosse qualcosa, chissà da quanto tempo non è stata aperta questa botola> la sua faccia ha un che di disgusto.
<ho un'idea, chi ha intenzione di scendere con me, mio padre e Diana, è il benvenuto>
<Aiden ma cosa ti succede?>
<Celeno, niente ma come avete sentito tutti sono io al comando di quest'avventura, e per me questa è la scelta migliore> dice spostando lo sguardo sulla mano che Celeno gli aveva poggiato sulla spalla.
<allora è deciso? Andiamo!> l'espressione sul viso di Diana mi da coraggio e li raggiungo, lo stesso fa Ryan.
Solo Celeno è ancora indecisa sul da farsi, così mi avvicino a lei.
<non può esserci niente li sotto che non hai visto, o che ti faccia paura> le prendo la mano, < tu sei Celeno, la donna che mi ha cresciuta e la più forte che abbia mai visto>
<ma ti ho mai detto che sei la creatura più bella e gentile del mondo, sei così dolce, bimba mia>mi da una carezza sulla guancia, un gesto molto materno, prima di abbracciarmi.
E di un bel po' più bassa di me, riesco quasi a poggiarle il mento sulla testa, e il suo odore è talmente familiare che quasi mi ricorda...casa.
<forza, hai ragione li giù hanno bisogno di me...> tossisce <...te>. Ci abbandoniamo ad una serie di risate prima di accorgerci che gli altri si erano avviati verso il fondo delle scale, tranne Ryan che è all'ingresso ad aspettarci.
Rimango ultima chiudendo la fila.
Mentre cammino mi sento pulsare la mano. Mi ero completamente dimenticata della mia ferita sulla mano, che è abbastanza profonda da far sgorgare altro sangue.
Con l'altra mano cerco di farci pressione sopra, ma non faccio che complicare la situazione.
<aspetta faccio io> Ryan è accanto a me che mi prende il palmo tra le sue mani.
<tranquillo, non è niente, solo un po' di sangue> dico alzando lo sguardo sul suo viso.
<ma certo, questo lo vedo> mi risponde ridendo.
Non mi ero mai accorta del suo sorriso, forse perché da quando ci siamo conosciuti non è che abbia sorriso molto. Siamo stati talmente inondati da tante cose che non so quasi niente di lui. Oltre che è forse la decima volta che viene in mio soccorso.
Con una mano che libera, inizia a muoverla sullo strato di camicia nera che indossa sopra una T-shirt bianca.
Strappa un piccolo pezzo di camicia e inizia a rigirarla, in modo molto stretto, attorno il mio palmo.
<ecco, così dovrebbe andare> dice lasciando cadere molto delicatamente la mia mano sui fianchi.
<si, ma così hai rovinato la tua camicia>
<è solo una camicia, ne posso comprare in quantità> mi dice sorridendo, così deciso di restituirgli il sorriso.
<ragazzi! Io non voglio scendere da sola tutte queste scale, non si vede a un miglio> sentiamo la voce di Celeno provenire dalle scale e con una grande risata ci avviamo a raggiungerla.
Celeno ha ragione qui giù non si vede assolutamente niente, è tutto così cupo.
Si sente solo un fortissimo odore di chiuso e di muffa.
Cerco di poggiarmi vicino al muro per non scivolare sui gradini un po' bagnati dall'umidità e mi accorgo che tutto intorno è fatto di pietra.
Credo sia un posto molto vecchio , <tranquilla ci penso io> dice Ryan prima di sentire un bip, e la luce di una torcia provenire dal suo cellulare.
Ecco adesso va un po meglio, riesco a vedere quando è stretta e profonda questa scala, talmente tanto che non ne colgo la fine.
<ragazzi state attenti che le scale non sono delle migliori, sono irregolari e scivolose!> sentiamo l'eco provenire dal buio in profondità, anche se non riesco a capire la voce di chi sia.
Prima che riuscissi a chiedere chi fosse, sento il piede scivolarmi da sotto e tutto il corpo intento a stendersi per terra o probabilmente a farsi tutte le scale con il sedere per terra.
Fortunatamente due braccia  forzute mi sostengono  per i fianchi, mentre la piccola e fioca luce che avevamo scivola giù.
Percepisco il calore provenire dal respiro affannoso di Ryan, che si insinua tra i miei capelli.
<tutto apposto?> mi sussurra a un centimetro dal mio viso.
Ma riesco solo a balbettare un' insignificante, si.
<Ryan cosa combini adesso non vedo più un accidenti>
<Celeno, ci siete quasi riesco a vedere le vostre ombre> questa volta riesco a riconoscere la voce, è Diana.
Ryan mi fa poggiare i piedi per terra e mi lascia i fianchi.
Non diciamo una parola e continuiamo la nostra discesa.
Scesa l'ultima scala, sento degli occhi puntati su di me, è Aiden che mi sta guardando con uno sguardo arrabbiato.
Non credo abbia visto quello che è successo tra me e Ryan, in realtà non è successo assolutamente niente, quindi non vedo il perché di quello sguardo.
Così ritorno sui miei passi e mi unisco al gruppo, che nel frattempo ha creato una sorta di cerchio.
<come avete fatto a scendere quelle scale infinite, aggiungerei, senza un po di luce> dice Celeno che nel frattempo ha le mani sulle ginocchia e sta riprendendo fiato.
<con questa> Aiden prende la spada e la punta verso Ryan, ma credo non sia stato un gesto di proposito Perchè continua < è stata lei a illuminarci la strada, e credo che stia continuando a farlo>.
Così continuiamo il nostro cammino al seguito della spada per questo lungo corridoio.
La strada fortunatamente a differenza delle scale si è allargata ma continua ad essere tutto ancora più umido; infatti il soffitto gocciola.
Il tetto è curvo e le pareti sembrano essere state scavate giusto per il passaggio di poche persone in modo veloce.
Persa nei miei pensieri non mi accorgo che sono tutti fermi, non riesco a vedere per quale motivo, visto che davanti a me c'è James, che è di parecchio più alto di me.
Così cerco di farmi spazio.
Siamo fermi perchè c'è un bivio, due strade completamente separate, della stessa dimensione, niente che ti possa far capire quale sia la strada migliore da prendere.
<allora, ovviamente dobbiamo dividerci> dice James <Aiden tu vieni con me>
Diana subito sentitasi messa da parte dice <Ryan e Celeno con me>
<ed io?> dico rivolgendomi a entrambi i gruppi che si erano formati <vieni con noi> dice James.
<sempre se non preferisci stare con Ryan> mi sussurra in modo da non far sentire a nessuno Aiden, lasciandomi spiazzata.
Mi supera e continua a camminare affiancando James.
Mi volto per vedere se gli altri hanno sentito qualcosa, ma fortunatamente già sono andati tutti via.
Mi passo una mano nei capelli e continuo a camminare.
Aiden e James sembrano intenti in una discussione, in cui hanno deciso di lasciarmi fuori.
Infatti non riesco a prenderne neanche l'argomento, e visto che la strada non permette di affiancarmi a loro, resto dietro con i miei pensieri.
Quella frase era un attacco di gelosia? può essere che Aiden abbia visto come Ryan si sia comportato con me?
Di sicuro nel modo in cui doveva comportarsi lui, invece di fregarsene.
Vedo la sua figura piegarsi sempre di più, come se si volesse fare piccolo piccolo.
Ha la testa rivolta verso il pavimento e guarda la spada, che nel frattempo continua a illuminarci la strada.
Chissà di cosa stanno parlando.
Quell'uomo continua a non convincermi per niente.
Si fermano entrambi davanti una porta di legno.
Sembra essere non molto vecchia come il resto qui infondo, ma non ha bisogno né di chiavi, ne di altro per aprirsi.
Un calore molto forte fuoriesce dalla stanza, e la luce proveniente da dentro mi fa stringere gli occhi, facendoli ridurre in due fessure.
Entriamo in una stanza enorme; è una cupola, il cui soffitto ornato da un piccolo foro da cui entra molta più luce di quanto pensassi, oppure sono i nostri occhi abituati al buio che fanno strani scherzi.
Tutto intorno è un'enorme biblioteca, con tanti di quei libri che credo di non aver mai visto in vita mia.
Al centro della stanza c'è un tavolo di forma rettangolare anch'esso di legno che divide la stanza a metà.
Fa molto contrasto con la strada che porta qui, quella è tutta in pietra, mentre questa stanza è bellissima.
Anche James e Aiden  sono intenti a osservare la biblioteca.
<è molto più di quello che immaginavo> dice James più intento a parlare più con il suo io, che con noi.
I miei occhi cadono su Aiden, che guarda la spada.
Lo raggiungo è noto che la spada ha smesso di indirizzarci la strada, ciò significa che siamo arrivati.
Ma se noi siamo in questa biblioteca, gli altri dove saranno finiti?
<papà guarda, la spada ha smesso di illuminarsi>
<si figliolo è perché siamo arrivati a destinazione, ciò che cerchiamo è qui dentro>
<in mezzo a tutti questi libri?> domando, e lui per risposta annuisce.
<Come faremo a trovare qualcosa qui dentro, ci sono un'infinità di libri> dice Aiden, <non lo so, credo che dovremmo iniziare a cercare>.
Così facciamo, e ci dividiamo.
Mi avvicino a un lato della stanza, che credo sia l'unica con meno libri.
C'è  una scala di legno, per salire sugli scompartimenti più in alto, così decido di iniziare dall'alto.
Salgo fino all'ultimo gradino e estraggo un libro, che emana tanta di quella polvere, che per poco non mi ha fa perdere l'equilibrio e cadere, nel frattempo però il libro che avevo tra le mani, è caduto per terra.
Ormai troppo in alto deciso di raccoglierlo dopo, ed estraggo quello subito accanto, questa volta stando attenta a non farlo cadere.
Sfoglio il libro, ma è completamente vuoto. Così lasciò cadere anche quello accanto all'altro, e faccio così con i successivi due libri.
C'è qualcosa che non va, perché mettere tutti questi libri vuoti.
Forse...forse per nascondere qualcosa.
Quasi come presa da un'illuminazione, prendo tutti i libri di quello scompartimento e li butto per terra.
Lasciando il primo scaffale vuoto, ed è come pensavo.
C'è qualcosa disegnato sul muro, sotto quella miriade di libri.
Scendo nello scomparto sottostante e faccio lo stesso, reclamando l'attenzione degli altri due.
<cosa fai?> dice James che ha indossato un paio di occhiali e cercava di decifrare un libro.
<dobbiamo buttare tutti questi libri per terra, forse ho capito>.
Sia James che Aiden mi aiutano, fin quando la parete non è totalmente spoglia.
Infatti, c'è un affresco che prende tutta la parete.
Siamo tutti e tre con l'affanno, e guardiamo attentamente quello che abbiamo davanti.
<non posso crederci...> dice Aiden.
Indietreggio un poco per vedere da lontano il disegno.
Ci sono diversi riquadri, come a narrare una storia.
Cerco di trovarne il filo logico, di vedere da dove devo partire.
In un primo riquadro in alto non c'è altro che fuoco, un rosso fuoco; subito poco più giù continua a essere il fuoco,ma dalle fiamme affievolite escono due piccole punte, che nel riquadro successivo riesco a capire siano spade.
Sono identiche è molto simili a quella di Aiden, credo siamo sulla giusta strada.
Continuo a guardare, il fuoco ormai è spento e al centro di queste spade, c'è un uomo vestito con una tunica nera, con il viso coperto.
Ha in entrambe le mani le spade, ma non vuole combattere, sembra più le stia proteggendo.
Il disegno successivo è molto dispersivo, non si capisce molto bene... Vedo degli uomini sdraiati, e altro fuoco, sembra uno scenario di guerra.
E al centro del disegno ci sono di nuovo loro.
L'uomo che era presente prima, prende le spade e le divide facendo fuoriuscire una grande luce ,che porta al disegno successivo, un libro.
<è tutto così contorto...>dico sottovoce.
<forse può significare, che sono spade create per la distruzione e quindi siano molto pericolose, e per questo potrebbe esserci una scena di guerra. Così quell'uomo che non riesco a identificare>, <credo sia Ade, figlio> dice James, <ade il dio della morte?> dice Aiden mentre James annuisce.
<quindi Ade le ha distrutte, ma il libro? Cosa può significare?>
<credo significhi che li c'è scritto come trovare i pezzi delle spade disperse> dico in modo incerto.
<si, credo significhi proprio questo.>



° CHISSÀ PER QUALE MOTIVO AIDEN è ARRABBIATO CON DEIA
°CURIOSI DI SAPERE COME CONTINUA LA LORO RICERCA?
°COSA C'è TRA RYAN E DEIANIRA?

❤️❤️

COLLAPSEWhere stories live. Discover now