CAPITOLO XXIII

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LEI

È proprio qui dinanzi a me.
Finalmente dopo giorni di ricerca l'abbiamo trovata.
Sono felice ma allo stesso tempo ho paura di scoprire cosa ci sia scritto al suo interno.
Potrebbe aiutarmi a scendere dal filo in cui sto oscillando, oppure farmi cadere e precipitare in una profonda oscurità senza più farne ritorno.
Aiden e Ryan sono ai miei lati che guardano nella mia stessa direzione, ma sembra che non vedano nulla.
<Dove io non vedo niente> dice Ryan muovendo la testa da destra a sinistra alzandosi sulle punte dei piedi.
<Ma come è proprio qui davanti a me! Come fate a non vederla?> chiedo gesticolando insistentemente con la mano verso la direzione in cui è posizionata.
<Nemmeno io vedo nulla Deianira... Sei sicura che non l'hai scambiata per un ramo?> mi chiede Aiden poggiandomi una mano sulla spalla.
Possibile mai che non la vedono?
<Si! Ti sto dicendo che è qui davanti a noi, come fate a non vederla, è anche luminosa guardate!> indico con una mano la pergamena che è posta al centro di cinque grandi alberi molto robusti. Aiden e Ryan si guardano con faccia stranita.
<No davvero, non vediamo niente> ammette Ryan.
Sbuffo dalla frustrazione e inizio a camminare avanti e indietro.
Non so se prenderla o meno... E se fosse un'arma? O solo una trappola di Catanitus?
Chi può mai prevedere il futuro? Se si potesse fare allora non ci sarebbe la vita, gli errori, i rischi... la vita è come un grande libro di cui non sappiamo la fine, soltanto vivendo e rischiando si arriverà alla fine. Devi saper scegliere ma mai adagiarti sulle probabilità, perché sono infinite...
<Deianira dove sei?> sento la voce di Celeno in lontananza che mi chiama, così alzo le braccia in aria e inizio a sventolarle per farle vedere dove ci troviamo.
<Siamo qui!> urla Aiden.
Si avvicinano tutti e tre, sembrano avere il fiatone.
Forse hanno corso.
<Abbiamo sentito delle grida e pensavamo vi fosse successo qualcosa, ma a quanto pare siete ancora intatti> dice Diana che tra Celeno e James è l'unica a non avere il respiro affannato.
<No non ci è successo nulla, ma Deianira dice di aver trovato la pergamena ma... io e Ryan non vediamo nulla> le dice Aiden gesticolando con la mano verso il punto in cui stavo fissando la pergamena.
Diana dopo aver sentito queste parole fa una risata amara, mentre si porta una mano allo stomaco: <Poveri ingenui...è normale che voi non la vediate. La pergamena è indirizzata a Deianira ed è l'unica che può vederla.>
Giusto! Quasi dimenticavo, io sono l'unica che può vederla.
Ecco perché Ryan ed Aiden mi guardavano come se fossi pazza.
<Bene, dov'è Deianira?> mi chiede James, che da quando è arrivato non ha ancora detto una parola, ma è solo intento ad osservare la scena in silenzio.
<È lì!> indico di nuovo il posto in cui si trova, ma anche James non vede nulla.
<Allora Deianira, vieni qui> mi chiama Diana e con un gesto della mano fa per farmi avvicinare.
Man mano che mi avvicino sempre di più, sento gli occhi di Aiden puntati addosso mentre gli passo di fianco.
Ed è solo quando mi avvicino completamente a Diana, che inizia a parlarmi: <Va a prendere la pergamena, ma non avvicinarti a noi con essa in mano, potrebbe avere un effetto negativo. Leggi accuratamente ciò che c'è scritto al suo interno e ricorda...nella pergamena c'è scritto il destino di tutti noi e solo tu puoi cambiarlo> prende una pausa e si guarda intorno, prima di ritornare con gli occhi nei miei.
<So che non decidiamo noi il nostro destino, o almeno così dicono, ma questo è già stato scelto tanto...tanto tempo fa. Ora vai e scopri la verità!>
Ammetto di essere spaventata dopo queste parole, che per me non hanno alcun significato.
Tutti da quando mi hanno incontrata, mi hanno detto che sono l'unica che può salvare il mondo, ma io non ho tutta questa fiducia in me stessa, e non penso di essere in grado di compiere un atto così grande.
Mi allontano da lei e raggiungo Celeno, che dal nervosismo si sta mangiucchiando tutte le unghie.
<Bambina mia, fa attenzione. Sono così fiera di te che nemmeno puoi immaginare. Spero solo che quando scoprirai tutto, il nostro rapporto non cambierà.> le si sono riempiti gli occhi di lacrime, mentre con una mano mi accarezza la guancia.
<Stanne certa che non cambierà mai nulla fra me e te. C'è un legame speciale che ci unisce e niente e nessuno sarà capace di struggerlo. Te lo prometto!> la abbraccio forte e quando ci stacchiamo mi da un bacio sulla fronte.
È incredibile come questa donna, sia entrata così nella mia vita, trattandomi come se fossi sua figlia.
Mi avvio verso il bosco, ma prima che potessi imboccare la strada Aiden mi blocca il braccio:
<Se hai bisogno d'aiuto, chiamami e io sarò immediatamente da te> mi lascia, ma non aspetta un secondo che le sue sono impegnate ad tenere il mio viso, prima di stamparmi un dolce e leggero bacio sulle labbra.
Poi mima con la bocca un "Stai attenta".
Mi incammino nel bosco in direzione dei cinque alberi con passi molto cauti. Sento un leggero tremolio nelle ginocchia e sento l'ansia divorarmi man mano che mi avvicino.
Quando entro al centro dei cinque alberi, una sensazione strana, mai provata prima, attraversa tutto il mio corpo, fin quando non vedo la pergamena proprio ad un passo da me.
È molto grande ed sembra essere molto lunga. È legata da un fiocco giallo che le permette di rimanere chiusa.
Emana una luce arancione ed è come se intorno a essa si fosse formata una barriera energetica, perché avverto una forte energia pulsarmi dentro.
Mi abbasso lentamente e la prendo in mano. Non pesa molto, anzi, forse è molto più leggera di come immaginavo.
Sto per fare un grande passo... devo scoprire cosa sono, e chi sono.
Non posso scappare dalla verità per sempre, anche se è la strada più semplice.
Mi faccio coraggio e slego il fiocco...inizio ad aprirla ma la pergamena dilegua dalle mie mani formano un mulinello di luce luminosa proprio davanti a me.
Alzo le mani davanti agli occhi per impedire alla luce di bruciarmi gli occhi.
Ma cosa sta succedendo? Non dovevo leggerla e basta?
Come per magia, il mulinello va via via riducendosi, facendo fuoriuscire da esso una persona.
Solo quando la luce si è dissolta del tutto riesco a vedere meglio, e non riesco a crederci...
Davanti a me si trova una donna, sulla mezza età, con dei capelli color miele che le arrivano fino ai gomiti. Sulla testa ha una coroncina d'oro, fatta con fogli di alloro. Indossa una tunica bianca monospalla dalla quale scende un lungo velo bianco che le arriva fino ai piedi nudi.
Il mio primo istinto è quello di scappare, così inizio a fare dei passetti indietro ma lei mi blocca: <No, non scappare, non voglio farti del male> la sua voce è un suono così piacevole che potrei addormentarmi.
<Chi sei?> chiedo con voce esile, che sembra quasi spezzarsi. Sembra indifesa e non penso voglia farmi del male.
<Io sono Corya, veggente dell'olimpo, mandata qui da tuo padre per svelarti tutto...> fa una breve pausa per poi ricominciare: <Hai mai sentito parlare di mitologia greca? Sin dall'antichità il mondo era governato dai Titani, forze primordiali del cosmo, tra cui i più potenti tra di loro erano i dodici titani, figli di Urano e di Gea. Dopo che Urano cercò di sbarazzarsi dei figli, uno di loro, Crono, riuscì a sconfiggere il padre. Da qui iniziò il suo dominio. Generò dei figli con una dea, ma per il suo egoismo e la sua paura di perdere il potere ed essere spodestato, divorò tutti i suoi figli. Solo tre di loro, Zeus, Poseidone e Ade, riuscirono a distruggere il padre e a mandarlo nel Tartaro.>
<Dei? Tartaro? Ma cosa c'entro io in tutta questa storia?> chiedo ormai molto confusa.
<Tempo al tempo mia cara, lasciami continuare...> faccio un cenno del capo per invitarla a continuare.
<Dopo la vittoria su loro padre, i tre Dei hanno governato sull'Olimpo insieme a Dei inferiori. Ma non hanno sempre avuto una postazione fissa. A volte essi scendevano sulla terra e si accoppiavano con comuni mortali, generando a loro volta, semidei, cioè loro figli, ma con poteri minori> dice indicandomi poi aggiunge: <Come te!>
Sono sconvolta... io figlia di un dio?
Sento gli occhi riempirsi di lacrime, sto perdendo tutte le forze. Mi ritrovo accasciata sul terreno umido...
Sento l'energia delle sue mani sulla testa, ma non il calore della sua pelle... è solo un ologramma.
<So che hai paura, ma devi essere forze per te stessa e per tutta l'umanità. Io devo dirti per forza queste cose, perché prima saprai la verità, prima la metabolizzerai...La leggenda narra che arrivati a un certo punto del loro percorso, gli Dei debbano lasciare il loro posto sull'olimpo a uno dei loro figli semidei e lasciare che la loro vita abbia una fine, perché come sai la natura non crea nulla per l'eternità, tutto ha un inizio ed una fine, è un ciclo che si ripete... sì, la vita è solo un continuo susseguirsi di avvenimenti.>
<Ma io non capisco ancora cosa c'entro io in tutta questa storia> dico ormai stufa.
<Mia cara Deianira, tu sei una dei figli degli Dei dell'Olimpo, una dei tre più potenti. Non puoi capire le capacità che ti ha donato tuo padre. Ma il lieto fine non è ancora arrivato. Tuo padre per tutta la tua infanzia ha cercato di proteggerti, affinché riuscissi a prendere il suo posto sull'Olimpo. Ma quando un altro suo figlio, tuo fratello Catanitus, è venuto a sapere della tua esistenza, ha cercato di ucciderti, così tuo padre ha creato un posto solo per te, definiamola Arcadia, e ti ha affidato ad una persona di cui si fidava molto, Celeno... >
Sento il mondo cadermi sotto i piedi. Io figlia di uno dei Dei dell'olimpo?
Celeno? Ecco perché il nostro rapporto è cosi stretto.
<Lei ti ha cresciuta e ti ha fatto scoprire tutti i tuoi poteri. È stata come una madre per te... quando poi tuo fratello scoprì dove ti nascondevi ha distrutto quel posto è tu sei stata spedita sulla terra sotto forma di un fulmine...
Tuo padre però non ti ha mia abbandonata e veglia sempre su di te, non ti ha mai lasciata sola. Ha mandato per te persone che ti hanno aiutato e che ti aiuteranno a sconfiggere Catanitus> dice tutto d'un fiato, prima di avvicinarsi un po' di più a me, io nel frattempo ho entrambe le mani sulla bocca per soffocare le lacrime e i singhiozzi.
<Deianira ricorda "Solo un semidio che non guarderà il potere che esercita sugli altri, potrà governare l'olimpo e gli altri semidei". La battaglia si avvicina e Catanitus potrebbe trovarti da un momento all'altro, per questo non devi avere paura ma tanto, tanto coraggio. Arriveranno altre persone mandate da tuo padre per aiutarti, ma ricorda che solo chi ha un cuore puro, è la persona di cui puoi fidarti realmente e ti aiuterà nelle scelte peggiori. Ora devo andare ma non dimenticarti di non mollare.>
Vedo man mano la sua immagine che si sta sbiadendo.
No, non le permetterò di andare via così, non ho ancora tutte le risposte alle mie domande.
Mi allungo verso di lei prendendole le mani e un'immagine improvvisa appare nella mia mente...





ANGOLO AUTRICE:
Ecco a voi tutta la verità!!
Deianira allora è davvero la figlia di un dio?
E Celeno è sempre stata con lei da quando era piccola?
L'espressione "cuore puro" vi dice qualcosa??
Ve lo aspettavate tutto questo?
Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate.♥️
A breve il prossimo capitolo pieno di fantasia⭐️

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