Chapter 20: Eco, Aminia & Narciso

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Michael

«Dunque, nella prossima scena Eco vede Narciso per la prima volta, okay? Smith, fammi vedere l'amore.»

La professoressa Cooper, una quarantenne tutta gatti e niente fedi, si agita sul piccolo palchetto dell'aula brandendo un plico di fogli e un bastoncino di legno. Dice che la fa sentire un po' come Harry Potter, ma secondo me non vede l'ora di ficcarcelo negli occhi.

«Hemmings, sistemati qui».
Luke, che interpreta il protagonista nella recita studentesca –così come negli ultimi due anni, a quanto ho capito— si gratta una spalla, vestito nei panni di Narciso.
Nota bene: gli sgabuzzini non sono mai forniti del giusto assortimento, quindi la Cooper si è dovuta accontentare di un gilet plissettato, una vecchia toga e delle calze di lana. Il risultato è un Luke Hemmings pronto a gettar la spugna, che storce il naso per la polvere che la toga perde ad ogni movimento.

«Sempre se i tarli non mi divorano prima,» lo sento borbottare.
Posey soffoca una risata con un colpo di tosse e la Cooper inarca un sopracciglio. «Cosa?»
«Dicevo: dovrei tirare dritto e ignorare Eco, giusto?»
Ma, gilet plissettato a parte, Luke è davvero incredibilmente serio in questo momento. Sembra determinato ad avere quei cazzo di crediti extra, che è poi il motivo per cui tutti i presenti sono qui.

«Sì, caro. Narciso è un personaggio egocentrico, fiero di se stesso tanto da non guardare in faccia nessuno. Petto in fuori, mi raccomando.»

Pensavo che il corso di teatro fosse il più leggero, di conseguenza più semplice da sopportare. E invece mi trovo qui da dieci minuti e voglio già impiccarmi con le calze in lana che sta indossando Luke.
A quanto pare, comunque, all'inizio dell'anno qualcuno ha avuto l'idea di inscenare il mito di Eco e Narciso. E, siccome Aurora è l'unica che si è proposta per indossare un abito principesco senza sprofondare dall'imbarazzo, la Cooper l'ha subito promossa come Eco della situazione.
E la cosa mi fa morire d'invidia.

Non per il vestito principesco, neanche per le scarpette scamosciate o la coroncina di fiori, quanto per il fatto che ogni volta che i miei occhi si posano su di lei mi torna in mente l'immagine di Luke e le loro labbra incastrate.
E sento ancora quella sensazione strana alla bocca dello stomaco.

Mi allontano dalla scena, faccio scorrere lo sguardo un po' dappertutto e poi, completamente assorto nei miei pensieri, faccio finta di leggere le battute sul mio copione. La Cooper ha voluto che interpretassi Aminia. Appena me lo ha comunicato ho chiesto all'Universo perchè ce l'ha con me, e il motivo esatto per il quale mi sono iscritto a questo stupido corso.
Il mito greco narra che Narciso aveva molti spasimanti, uomini e donne, che respingeva fino a farli desistere. Solo un giovane ragazzo, Aminia, non si dava per vinto.
Qualche tempo dopo, Narciso gli donó una spada perché si uccidesse.
Aminia si trafisse l'addome davanti all'abitazione di Narciso, avendo prima invocato gli dei per ottenere una giusta vendetta.

E, se solo la Cooper avesse seguito le tracce della versione ellenica del mito, come protagonisti ci saremmo stati solo io e Luke. Invece è un'appassionata di fiction con triangoli amorosi e, con l'aiuto della professoressa di letteratura, ha deciso di unire la versione originale a quella romana, che trova come protagonisti Narciso e Eco, una giovane ninfa punita da Era per aver scoperto una scappatella di Zeus. Eco, quindi, è destinata a ripetere solamente le ultime parole di una frase già uscita da un'altra bocca.
E segue Narciso per i boschi, lo osserva da lontano come sto facendo io ora, mentre Luke e Aurora continuano la scena sotto gli occhi luccicanti della Cooper. Credo che possa scoppiare a piangere di gioia da un momento all'altro, considerato gli occhi arrossati, le mani tremanti a tenere il volto e le rughette del sorriso che si increspano sempre più.

Quindi, in sintesi, ecco Eco, Aminia e Narciso.

«Oh no! Ma che fai? Sei impazzita?» Luke recita impeccabilmente, tanto che quando Eco -ovvero Aurora— protende le braccia verso di lui seguendo il copione, la reazione del biondo sembra quasi reale.
«...impazzita?»

La settima scena, lentamente, finisce. Sento la Cooper cacciare piccoli urletti entusiasti quando Luke torna ad essere Luke e comincia a lanciare occhiate d'intesa ad Aurora. Il sangue mi ribolle nelle vene come lava nel cratere di un vulcano.
Il punto è che lui non se ne accorge. Mi ignora. Me, i miei sentimenti. Quegli irreparabili sentimenti che provo per lui da quel giorno. E non so neanche perché, il motivo per il quale sono nato così. Non sono gay, non sono etero, ma ogni volta che vedo Luke sento l'irrefrenabile voglia di spingere il suo volto contro il mio e baciarlo.

Un fottuto cervello che vagabonda in giro per Sydney, troppo distante dagli altri per poter essere guardato. Sono solo questo.

Ma lui lo fa. Lui mi ha guardato e continua a guardarmi. Quando ripassiamo l'ultima scena della giornata, quella dove Narciso dona ad Aminia una spada per uccidersi.
E va bene. Mi uccido. Solo perchè lo vuole lui, un dono per quegli occhi che hanno saputo guardare ma non vedere.

«Gli Dei favoriscano te, Narciso. Ma d'una vendetta io voglio esser l'artefice. Ti sono stato amico e amante. Periró, ma il mio cuore continuerà a persistere. Come foglie di Elce continuerà ad amarti, come il freddo pungente d'Inverno riprenderà ad odiarti.»

Sento le lacrime, eccole lì che minacciano di uscire. Lancio un'occhiata al mio copione; la scena è finita. Gli occhi di Narciso sono ancora in quelli di Aminia; il freddo pungente d'Inverno e le foglie sempreverdi dell'Elce. Blu nel verde.

«E quindi spingo questa spada, forgiata da te, nel mio cuore nella speranza di riuscire ad acquietare il mio animo peccatore. Dunque, Narciso, è a questo ció che gli Dèi ci hanno condannato? Due anime pie condannate all'eterno tormento. Se solo gli altri sapessero, se solo tu stesso potessi vedere le rosse rose che sono sbocciate nel mio petto al solo udire la tua voce. Forse capiresti. Forse mi risparmieresti.»

C'è silenzio.
La Cooper fa scorrere gli occhi sul plico di fogli sotto il naso, alla ricerca di ció che ho appena pronunciato a un passo da un attacco di panico e con il cuore palpitante. Un'espressione incerta si dipinge nel suo volto quando non lo trova.

«Wow. È stata l'improvvisazione più sorprendente a cui abbia mai assistito, Clifford.»

Ma non capisce che, di improvvisazione, non c'è proprio niente. E Luke lo sa.







WELLAH
Ciao anime pie che ancora leggono questa storia, il capitolo fa schifo ma gli altri non sono da meno quindi ho pensato che non sarebbe cambiato poi molto.
E alla fine ci sta sempre, il non essere soddisfatti di un lavoro (Il problema è che io non sono proprio mai mai soddisfatta, but ok).

E che dire, Michael è arrabbiato con Luke per la questione del bacio con Aurora, Lucas sta illudendo sia Aurora, Michael e se stesso e io ho passato l'ultimo weekend a fare schemini per la trama di questa storia (e non ci ho capito nulla perchè a primo impatto appare così complicata for me).

E quindi niente follettini e follettine,
amo leggere i vostri commenti problematici & stay alive

Dalla regia è tutto andate in pace

𝐂𝐎𝐔𝐍𝐓𝐃𝐎𝐖𝐍Où les histoires vivent. Découvrez maintenant