Capitolo 15 (seconda parte)

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-Dr.-

Calum sorrise dando una pacca sulla spalla al biondo in piedi davanti a lui, quel nomignolo lo faceva sorridere anche se la storia in se non era divertente.

Annuì quando vide sul tavolino in mezzo alla stanza dei cucchiai e degli accendini, quelle cose non le scordi mai.
Come non riusciva a scordarsi il colore del suo primo accendino. Viola.
Viola come il ricordo che gli si formò tra il bianco dei suoi occhi.

-Viola?- chiese arrabbiato indicando il piccolo oggetto nella mano di Luke.

-In tabaccheria avevano solo più questo.- si scusò quest'ultimo alzando gli occhi al cielo.

-Ok,- sospirò il moro -ok.-

Si inginocchiò davanti al tavolino prima di tirarsi su le maniche della camicia a quadretti rossa.

-Pronto Dr?- lo scherní Luke.

Calum fece una smorfia prima di premere un pò la metà di un limone dentro al cucchiaino argentato. Luke lo aiutò a non far cadere la polvere chiara prima di passargli l'accendino viola.

-Mi sento una fottuta femmina con questa roba in mano.- si lamentò Il ragazzo con la pelle olivastra mentre armeggiava con un elastico spesso e giallo.

Luke rise e fece il nodo sopra la piega del gomito.
Si guardarono e Calum sospirò prima di prendere tra due dita la siringa nuova.

Fiamme, odori forti, un leggero pizzico e il mondo sparì dai loro corpi.

-Cosa ti porta qui?- chiese Luke ridendo -La ragazzina ti fa arrabbiare?-

Calum lo fissò prima di sibilare.

-Dovresti farti un pò i cazzi tuoi.-

Il biondo alzò le mani al cielo prima di scostarsi dall'entrata e far entrare i due ragazzi.

L'odore di peccato gli entrò nelle narici lasciandolo interdetto.

-Andiamo al piano di sopra.- istruì Luke.

Connor si fermò lungo le scale tirando Calum per la giacca di pelle.

-Possiamo ancora tornare a casa mia.- lo rassicurò.

Lui scosse la testa. Connor lo strinse più forte.

-Anche se hai fatto male a lei non vuol dire eh devi fartelo anche a te stesso.-

Calum lo scansò continuando a salire le scale, sapeva che se fosse rimasto lì ad ascoltare avrebbe cambiato idea.

---

Si rigirò nel letto e si alzò sfregandosi gli occhi quando sentì dei rumori forti provenire dalla strada.

Si affacciò alla finestra e rimase confusa quando vide delle macchie rosse sul suo cornicione, ne sfiorò una per poi portarsi il dito nella bocca.
Ciliegia.

-Evans.- sentì mogulare.

Rabbrividì guardando in basso prima di sistemarsi gli occhiali.

-Perchè non hai ancora buttato quegli orecchini? Lo sai che fanno schifo.- disse ridacchiando.

Cercò di aggrapparsi all'albero ma cadde sull'erba.

-Calum va a casa.- sussurrò la ragazza in tono arrabbiato capendo le sue condizioni.

-No,- gemette lui rialzandosi e iniziandosi ad arrampicare verso la finestra -voglio stare qui.-

Lexi lo tenne da sotto un braccio quando entrò barcollando nella sua stanza buia, rise quando si tolse una Vans nera senza accorgersene.
D'un tratto divenne serio avvicinandosi alla ragazza.

-Lo sai che mi è sempre piaciuto farti del male.- constatò.
La ragazza indietreggiò ma venne fermata, un calore rassicurante si posò sulle sue labbra. Durò poco, pochissimo.

Calum le prese un braccio prima di trascinarla sopra il letto, cadde appoggiando la faccia contro il cuscino, Lexi si stese al suo fianco e ridacchiò guardando i suoi piedi.

Quello senza scarpa si muoveva in modo giocoso mentre quello con la scarpa stava fermo.
Il primo rantolò fino dalla rossa che rise vedendo la faccia seria di Calum.
Le loro gambe si attorcigliarono, Lexi si chiuse più vicino a Calum posando le labbra vicino al suo orecchio.

-Sei ubriaco?- chiese.

Lui scosse la testa girandosi a pancia in su. Cercò Lexi ad occhi chiusi e quando la trovò la strinse a se sorridendo.

-Allora perché sei così?-

-Non voglio parlarne.- tagliò corto -Ora dormi.-

Calum scavò con il naso tra i capelli di Lexi prima di aspirare quel profumo che si era immaginato fin dalla prima superiore.






HEI

Questo pezzo doveva essere insieme all'altro capitolo e non so come mai non me l'ha messo ma Hei, eccolo qua. Dalla prossima volta i capitoli saranno molto più lunghi we. Domani li metterò insieme.

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