Capitolo 8

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La matita strofinava sulla carta a righe in modo rastrelloso, lei poteva sentire il ruvido dall'impugnatura di legno nera e gialla. Era sempre stata una sua dote, concentrarsi su cose che gli altri non vedevano, non sentivano. Posò la matita a fianco del quaderno, il banco vuoto accanto a lei le dava un senso di tristezza. Come se senza Jaden a coprirla tutti potevano vedere dentro di lei. Spalancò gli occhi quando le vibrò una gamba, guardò che la professoressa di Matematica si fosse girata prima di tirar fuori il cellulare e nasconderlo dietro al diario.

1 messaggio.

Fremette sul 'visualizza' con il pollice prima di osservare le parole in nero che risaltavano sullo sfondo bianco.

Da: Hood  10:48 a.m

Finita la lezione aspettami fuori, ti porto in un posto.

Lexi fissò lo schermo prima dare un'occhiata veloce alla classe. Calum era intento ad ascoltare la lezione. Lo osservò appoggiare la testa su una mano prima di riguardare il telefono. Voleva rispondergli di no, si sentiva come in trappola. Senza libertà quando era con lui, e il fatto che fosse tutto così tranquillo da un pò di giorni non fece che farla preoccupare ancora di più.

Il telefono le vibrò tra le dita e sbuffò appena.

Da: Hood   10:49 a.m

Sei la mia ombra, Evans.

Si sorprese quando lesse la risposta ai suoi pensieri. Cercò di abbandonare quella situazione concentrandosi sulla lavagna piena di numeri, socchiuse gli occhi. I numeri si tramutarono in una lentezza disarmante in due pozze nere, in capelli corvini e pelle ambrata. Scosse le spalle.

Anche la sua testa doveva prenderla in giro. Fu scossa dalla campanella, prese il quaderno mettendolo nella borsa a tracolla prima di alzarsi.

Atraversò la porta e andò verso il ragazzo dall'altra parte del corridoio. Accanto al moro un ragazzo alto e dai capelli rossi torreggiava imponenente. Lexi si intimorì ma quando lo vide farle un sorriso si rilassò leggermente.

-Ciao Lexi.-

La salutò, lei lo aveva già visto in giro. O almeno, la maggior parte delle volte, al fianco destro di Calum.

Connor sembrava gentile nonostente le sue spalle strette in una giacca di pelle.

Il moro fece un passó in avanti accarezzando un braccio della ragazza. Sembrava tranquillo.

-Pronta Evans?- chiese.

-Per cosa?- borbottò alternando lo sguardo tra i due ragazzi che sorridevano.

Calum mosse l'indice in segno di negazione.

-Sorpresa Lexi, vai a posare i libri poi andiamo. Saltiamo le ultime lezioni.-

La rossa scosse la testa atringendo la cinghia della sua tracolla.

-Non posso saltare le lezioni.- sbottò a voce bassa. La figura di Calum si avvicinó, la guardò dall'alto prima di abbassarsi verso l'orecchio bianco di Lexi.

-Non era una domanda Alexis, vai a posare quei cazzo di libri da brava ragazza e seguimi.-

La morbidezza con cui disse quella frase fece fremere ancora di più il corpo di Lexi dall'agitazione. Annuì prima di aprire l'armadietto poco distante e infilarci dentro la cartella.

Calum sorrise soddisfatto e quando fece scivolare un braccio sopra le spalle di Lexi, quest'ultima diventò rossa.

Quel tocco era così strano. Sentire quel calore sulle spalle quasi protettivo le dava un fastidio alla gola, come se la soffocasse.

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