-"Sono Harry." mi sorrise leggermente.

-"Lorelay" mi presentai "Sei un parente di Zayn?" chiesi, giocando con il fiore che mi aveva appena regalato. Il suo sorriso dolce era riuscito a tirarmi su il morale.

-"Suo cugino. Vivo con lui da circa un anno, da quando sono morti i miei." ammise, spostandomi una ciocca di capelli che, a causa del leggero vento di quella giornata, si era spostata sul mio viso.

-"Oh, m-mi dispiace..." dissi, imbarazzata, sperando di non averegli portato alla mente qualche brutto ricordo.

-"Non preoccuparti, è passato. Piuttosto, tu perché piangi?" chiese, il suo tono sembrò premuroso nei miei riguardi.

-"Nulla d'importante." mentii, asciugandomi le ultime lacrime.

-"È per Zayn, vero?" sospirò.

-"Si" ammisi, non volendo però parlere con lui di tutto ciò che mi stava succedendo, nonostante mi sembrasse un bravo ragazzo.

-"Gioca con tutte." scosse la testa, probabilmente conoscendo già i modi di fare del cugino.

-"Ma le altre sono libere di andare via, io, per colpa di quello stupido contratto, sono di...sua proprietà o qualcosa del genere." altre lacrime minacciavano di bagnarmi il viso, ma mi imposi di non farle scendere.

-"Mi dispiace davvero tanto, ti stanno trattando come un oggetto." la sua mano prese la mia, cercando di rassicurarmi.

-"Già." abbassai lo sguardo. Mi piaceva Harry, sembrava fosse l'unico che mi capisse, l'unico di quella famiglia che cercava di confortarmi e farmi sentire a mio agio.

-"Hey, hey cuginetto, che fai con la mia bambolina?" una voce fin troppo familiare mi fece sobbalzare.

-"Le stavo parlando, sembra una ragazza molto simpatica." Harry mi sorrise timidamente, spostando, poi, lo sguardo su Zayn.

-"Beh, la dovresti vedere a letto." Zayn ammiccò quando mi girai velocemente verso la sua direzione, sentendo il calore espandersi sulle mie guance per ciò che aveva appena detto. Non poteva fare sul serio.

-"V-Voi avete già...?" gli occhi verdi del ragazzo davanti a noi si aprirono più del solito mentre ci guardava. Sembrava schifato da cugino, lo guardava esterrefatto.

-"Ancora no, fa la difficile. Ma questa notte non andrà da nessuna parte." Zayn rise, poggiando le sue mani sui miei fianchi, prima di attirarmi più vicina a lui.

-"Dio, Zayn, mi fai schifo." Harry arricciò il naso, guardandomi compassionevole. Ma lui non poteva fare nulla, come non potevo fare nulla io.

-"Lo prendo come un complimento." scrollò le spalle il moro, non dando importanza alle parole di Harry. Mi prese per mano prima di trascinarmi via con lui, lontano dal ragazzo riccio senza permettermi neanche di salutarlo.

-"Voglio sentire mia madre." affermai, volendo far finire questa cosa, qualunque cosa fosse.

-"Non puoi." mi lanciò un'occhiataccia, mentre parlava.

-"Mi avevano detto che avrei potuto chiamare i miei." insistetti, cercando di allontanare la mia mano dalla sua, cosa che non mi permise di fare.

-"Beh, ho cambiato idea. Loro non possono chiamarti e tu non puoi chiamare loro."

-"Non puoi impedirmi di sentirli!" alzai la voce, rifiutandomi di camminare ancora.

-"Invece, come dice il contratto, posso. Posso decidere ogni cosa che tu debba o non debba fare." anche la sua voce era più alta del normale, lasciava trasparire anche un po' d'irritazione.

Mine [IN REVISIONE]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt