Jimin cadde sulle sue ginocchia, seppellendo la sua faccia tra i suoi palmi, scoppiando in un pianto disperato.

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"Buonasera Signor Kim."

"Buonasera Signore."

Taehyung ignorò gli impiegati che lo stavano salutando. Non era andato alla compagnia per loro. Era andato per una persona molto più importante di loro.

Quando l'ascensore suonò, segno che aveva raggiunto il piano scelto, uscì e le porte di metallo si chiusero dietro di lui. La segretaria del piano andò nel panico e si alzò, fermandosi davanti a lui.

"B-Buonasera Signor Kim." Lo salutò con un tono spaventato. Beh, tutti alla compagnia sapevano quanto fosse cattivo il figlio del presidente.

"C'è Jungkook?" Taehyung indicò le porte dell'ufficio di Jungkook.

La segretaria annuì velocemente. "S-Sì, signore. Ma è già occupato con qualc-"

Ma Taehyung aveva già oltrepassato le porte di legno. Subito vide Jungkook seduto sul divano del suo ufficio. Ma non era solo. Irene era con lui, seduta sulle sue gambe.

Irene scese bruscamente dalle gambe del suo ragazzo, il volto si stava riscaldando per essere stata beccata in atteggiamenti intimi col suo ragazzo.

"T-Taehyung! S-Sei qui!" Irene cercò di sorridere ma Taehyung ricambiò quel sorriso con uno irritato.

"Che ci fai qui?" chiese Jungkook in maniera fredda, sistemandosi la cravatta allentata.

"Oh. Sto interrompendo qualcosa?" chiese innocentemente Taehyung.

"N-No." Rispose Irene, balbettando.

Taehyung la guardò. "Non lo sto veramente chiedendo a te quindi tappati la bocca, okay? E perché cazzo balbetti così tanto? Hai problemi a parlare?" Irene aprì la bocca per rispondere ma lui la interruppe, aggiungendo, "lascia perdere, non mi interessa di te."

Irene morse il suo labbro inferiore e abbassò la testa. Jungkok si alzò, la mascella dura. Osservò Taehyung, ma al più piccolo sembrava non importare.

"Smettila di parlare in questo modo ad Irene. Non si merita questo comportamento da viziato nei suoi confronti." Lo rimproverò.

Taehyung scrollò le spalle e si sedette sul divano, a gambe incrociate. Guardandosi attorno, odorando.

"Perché puzza di immondizia qui?" chiese Taehyung, i suoi occhi poi si posarono su Irene. "Oh adesso capisco, perché c'è della mondezza che cerca di fare la ricca qui."

"Kim Taehyung! Stai fottutamente insultando la mia ragazza!" urlò arrabbiato Jungkook, e Irene afferrò il suo braccio quando vide che stava per colpire il minore.

Taehyung ridacchiò. "Si merita gli insulti."

Jungkook strinse i pugni. I suoi occhi erano diventati rossi e voleva tanto colpire Taehyung. Se solo Irene non lo stesse tenendo.

"Che ti ha fatto?!" chiese Jungkook.

"Kookie.. ti prego basta.." mormorò Irene, spaventata dal suo ragazzo incazzato.

"No, non la smetterò! Questa puttana è andata oltre! Non sa quando deve fermarsi!" rispose Jungkook e indicò Taehyung che era seduto comodamente sul divano.

"Intendi la tua puttana?" Taehyung si morse il labbro inferiore seducentemente.

"Fanculo." Jungkook strinse i denti. "Ora dammi una cazzo di risposta, viziato. Che ti ha fatto la mia ragazza per meritarsi questo tuo comportamento?!"

"Lo vuoi sapere?" chiese Taehyung, la voce che era cambiata da una giocosa a una totalmente seria. I suoi occhi si incastrarono con quelli lucidi di Irene. "Lei ha qualcosa di mio. E la rivoglio indietro."

"R-Riguarda il bracciale che mi hai accusato di aver rubato? M-Ma Taehyung! C-Ce l'hai tu! Non l'avevo nemmeno rubato!" rispose Irene.

Taehyung rise. "Oh tesoro, non sto parlando di quel braccialetto." Taehyung scosse la testa e si alzò, facendo dei passi verso la coppia.

"Fammi riformulare ciò che ho detto poco fa." Taehyung sorrise ad Irene. "Tu hai qualcuno che mi appartiene. E io lo rivoglio."

"C-Cosa?" Irene era un po' confusa.

"Basta con le cazzate, Taehyung" lo interruppe Jungkook. "Sparisci!"

"Lo farò. Se lei mi restituirà questo qualcuno." Taehyung toccò la guancia di Irene ma Jungkook schiaffeggiò via la sua mano.

"Cazzo, vai dritto al punto! Di chi cazzo stai parlando?!"

"Oddio. Pensavo fossi intelligente, Jungkook? Come afferma sempre mio padre? Non pensavo fossi così lento." Taehyung sospirò, come se fosse deluso.

"Cosa? Non ti capisco."

Irene afferrò il braccio del suo ragazzo un'altra volta e fece un passo indietro.

"Ho capito Taehyung," disse e Taehyung sorrise trionfante. "Ma mi dispiace dirti che non te lo restituirò. Perché, tanto per cominciare, è mio sin dall'inizio."

Il sorriso di Taehyung sparì. Sentì il sangue ribollire. Strinse i pugni. Guardò Irene con gli occhi che bruciavano dalla rabbia e lo stesso fece la donna. Jungkook era ancora confuso. Stupida testa di cazzo.

"Mi tengo ciò che è mio, Signorino Taehyung." Aggiunse Irene, prendendosi gioco di Taehyug.

Taehyung si ricompose e sorrise. Anche se voleva tagliarle la lingua.

"E io rubo ciò che dovrebbe essere mio."

Prima che Jungkook potesse reagire, Taehyung era già in punta di piedi e lo baciò sulle labbra. Davanti alla ragazza. Jungkook rimase paralizzato.

Taehyung sorrise e accarezzò la guancia di Jungkook.

"Ci vediamo quando tornerai a casa, hyung."

Dopodiché se ne andò con un sorriso sul viso, perché sapeva di aver vinto quel round. E si era assicurato di vincere tutto.

Spoiled Brat | Taekook [ ITALIAN TRANSLATION ]Where stories live. Discover now