Big Brother

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"No."

Victoria rabbrividì sentendo quella voce roca.
Si voltò, trovando Ricki in forma umana con solo dei jeans addosso.
La ragazza gli corse incontro non curandosi degli altri licantropi che torreggiavano affianco al fratello "Ricki" mormorò e non riuscì a trattenere le lacrime quando i loro corpi si toccarono.
Ricki la strinse dolcemente a sé, "Victoria" sussurrò.

Victoria gli strinse il volto tra le mani, incredula di poterlo finalmente rivedere di persona.
"Mi sei mancato così tanto" confessò, lasciando che le lacrime le rigassero le guance.
Era troppo piccola quando Ricki era stato costretto a scappare dagli Hunters, ma la ragazza ne aveva sempre risentito.
Erano fratelli.
C'era qualcosa che di indescrivibile che li legava.

"Ti hanno fatto del male?" il fratello la squadrò velocemente da capo a piede, soffermandosi poi sui lunghi capelli argentati "No Ricki, Vincent è il mio mate" spiegò Victoria, sorridendo quando pronunciò il nome del suo Alpha.

Un ringhio le fece accapponare la pelle e, subito dopo, avvertì un caldo respiro sul suo collo.
"Io sono il tuo mate."
La ragazza deglutì e, trovando un briciolo di coraggio, si voltò lentamente.
Gli occhi blu del ragazzo che precedentemente l'avevano assalita ora stavano mutando in nero.
Con quella semplice frase, Victoria lo aveva appena rifiutato come compagno.

Ella si strinse al corpo del fratello, impaurita che da un secondo all'altro quel ragazzo si sarebbe trasformato in un lupo e l'avrebbe fatta a brandelli.
I suoi occhi erano puro odio e rabbia.

"Lei è una Luna" tuonò Vincent, tornato in forma umana e avvicinandosi a passo svelto verso di loro "Ed è la mia Luna."
Guardò il ragazzo con disprezzo e superiorità "Una Luna non è destinata ad un Beta."
"Vincent..." mormorò Victoria, facendo un passo in avanti per raggiungere il suo Alpha, ma la mano di Ricki non le lasciò compiere il movimento.
La tenne stretta a sé, con un braccio stretto attorno al suo bacino.

"Tu" sputò egli, squadrando con disprezzo Vincent "Quando sono arrivato qui, morente, non mi hai accolto nel tuo branco"
Victoria spalancò gli occhi intanto che la presa del fratello si faceva sempre più stretta "Non meriti mia sorella, né ora né mai."

L'Alpha ringhiò, "Lasciala subito" scandì ogni lettera della frase.
Non avrebbe permesso che Victoria stesse tra le sue braccia nemmeno per un secondo di più.
Era la sua Luna.
Ricki ridacchiò di gusto a quelle parole "Tu mi hai impedito di avere una famiglia dopo avermi trasformato" gli ricordò "Sarò io ora a impedirtelo."
Victoria non fece in tempo a parlare che il fratello alzò il braccio libero, la mano stretta in un pugno "Uccideteli."
Aprì la mano.
"Tutti."

"No!" gridò la ragazza, facendo fermare i licantropi comandati da Ricki.
Non sapeva da dove proveniva quel coraggio e in che modo fosse riuscita a fermare l'ordine del fratello, ma in quel momento poco importava di come ciò fosse stato possibile.
Sentiva lo stomaco sottosopra "Ricki, ti prego, sono qui per aiutarti."
Parlò lentamente e dolcemente, guardando direttamente negli occhi il fratello maggiore.
Egli le strinse il viso tra le mani, lasciandole poi un bacio sulla fronte "Non possono esserci due Alpha nello stesso branco" le spiegò dolcemente, come se tutto fosse normale in quel momento.

Il silenzio nel bosco le fece accapponare la pelle.
Sembrava che ci fossero solo loro due in quel momento.
"Non puoi farlo." sussurrò ella, scuotendo incredula il capo; riusciva a leggergli negli occhi quello che stava per fare.
Percepiva il loro legame così intensamente da farle venire le vertigini "Devo, lo faccio per noi."

Victoria fu più veloce di Ricki.
Si voltò rapidamente e sbilanciò il corpo verso Vincent, sfuggendo alle mani del fratello che cercavano di trattenerla.
Saltò due passi dopo, facendo cadere di conseguenza l'Alpha e lei sopra di lui.
"Corri!" urlò ella.
Si alzarono velocemente dall'erba bagnata e Victoria gli afferrò saldamente la mano, per poi iniziare a correre nel bosco.
Dovevano scappare, il più velocemente possibile.
Percepivano la presenza di un altro lupo alle loro spalle e, seppur in forma umana, riuscirono a tenerlo ad una lieve distanza.

Victoria arrestò la corsa quando si ritrovarono al lago, lo stesso nel quale Vincent l'aveva lasciata andare e la Madre Luna le aveva assegnato la missione.
Aveva il fiatone e a stento riusciva a respirare.

Un'altra figura sbucò dal bosco, rivelando il suo precedente aggressore in forma umana.
La ragazza si portò davanti al suo Alpha, facendogli da scudo "Victoria, amore..." la chiamò il ragazzo.
Vincent strinse i pugni, "Il tuo branco ti aspetta, mia Luna."
Era così inquetante quando parlava in quel modo.
Sembrava pazzo, perdutamente pazzo.

"Ho già un branco" parlò ella, cercando di conferire un tono autoritario alla frase, fallendo miseramente.
Sembrava più una bambina che faceva i capricci.
"Ma amore mio..." Vincent ringhiò al suono di quelle parole "... il tuo posto è con me" continuò, sorridendo falsamente all'Alpha.
Lo stava stuzzicando di proposito.

E Vincent non si sarebbe trattenuto ancora per molto.
Lo stava sfidando e provocando.
"Il mio posto è con Vincent" Victoria gli strinse una mano "Con il mio Alpha."
E, in quel momento, gli occhi del ragazzo si rabbuiarono.

Era la seconda volta che lo stava rifiutando.
Riusciva a percepire il suo dolore, come se davverso il suo cuore stesse andando in frantumi "Io sarò il tuo Alpha."

Non aveva aperto le labbra per pronunciare quelle parole.
Victoria le aveva percepite dentro di sé, nella sua testa.
Un ghigno comparve sulle labbra del Beta "Oh, mia Luna, mi rifiuti ma riesci a percepirmi"

La ragazza tremò.
"Adesso è troppo." tuonò Vincent, scostando Victoria dal proprio corpo e dirigendosi verso il Beta.
L'avrebbe fatto a pezzi solo per come si stava rivolgendo alla sua Luna.
"No, no" Victoria si mise in mezzo tra i due corpi "Amore... ti prego" sussurrò, guardando i magnifici occhi del suo mate.
Quel nomignolo le era uscito dalle labbra in modo spontaneo.
In quel momento avrebbe solo voluto essere nella loro casa, magari in cucina, a scambiarsi baci affettuosi e dolci parole.
Avrebbe voluto le sue mani sui suoi fianchi, sul suo viso, sulla sua schiena.
Le sue labbra sul collo.
Voleva solo poter vivere con lui normalmente, non importandosi se entrambi erano dei licantropi.

Delle mani familiari le strinsero le spalle per poi sbilanciarla all'indietro, facendola cadere tra le braccia di suo fratello.
Ricki l'alzò da terra facilmente, tenendola in braccio come se fosse una sposa "I nostri genitori ci stanno aspettando, sorellina" ridacchiò, dirigendosi a passo svelto verso il bosco.

Victoria scalciò e graffiò le braccia del fratello, cercando di divincolarsi dalla sua presa "No!"
Stava piangendo.
Vincent le stava per correre incontro, ma il corpo del Beta glielo impedì.

"Oggi diventerò un Alpha, fratellone."

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⏰ Last updated: Jun 04, 2018 ⏰

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