Secret

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Victoria non riusciva né a muoversi né a parlare.

Era come se fosse pietrificata, immobile in una posizione marziale.

L'unica certezza che aveva del luogo che la circondava era che fosse un bosco, ma non riusciva a distinguere altri elementi che le potessero risultare familiari.

Al suo fianco poteva riconoscere la chiara figura umana del lupo che l'aveva portata via, che ancora non le aveva confessato il suo nome.
Un ululato spezzò la quiete del bosco, facendo tremare come una foglia la ragazza che, in quel momento, voleva soltano scappare il più lontano possibile da quel posto.

Delle urla umane incrementarono la sua paura e Victoria sperava con tutto il cuore che l'udivo le avesse giocato un brutto scherzo, perché quelle urla sembravano provenire dai suoi genitori.

Voltò appena la testa, cogliendo gli occhi del ragazzo mentre la  fissava languidamente, come se fosse l'ultimo dolcetto della scatola; egli allungò una mano, accarezzandole dolcemente una guancia.

Perché lui riusciva a muoversi?

Le si posizionò davanti, facendo scontrare i loro nasi, non interrompendo il contatto visivo.

Victoria poteva distinguere chiaramente la dolcezza nei suoi occhi mescolata alla lussuria, quasi come se stesse cercando di trattenersi per paura di danneggiarla.

"Ogni volta che ti guardo, Victoria, il mio lupo non riesce a non impazzire" le sussurrò, passando una mano sulla pelle morbida del braccio, lasciata nuda da una canottiera.

La ragazza sospirò: non si era mai sentita a suo agio così tanto con una persona.

Egli si abbassò lentamente, spostandole i capelli lungo la schiena, per poter assaporare il dolce gusto della sua pelle candida. Victoria sorrise appena, godendosi la dolce sensazione, quasi come se non avesse mai sentito quelle urla.

Un braccio del ragazzo le avvolse la vita, portandola a sé, permettendole l'unico movimento che fino ad allora era riuscita a compiere; le loro labbra si sfiorarono e Victoria poté scomettere che fosse arrossita violentemente.

"Ti ho cercata per così tanto tempo..." mormorò egli, prendendole con l'indice e il pollice il mento, alzandoglielo per far scontrare i loro occhi.

Victoria aprì la bocca, speranzosa di parlare, ma la sua attenzione venne catturata dai movimenti delle foglie dietro di loro, non dovuti dal vento.

Una figura molto più alta di loro apparve da dietro i numerosi alberi del bosco, facendo diventare lucidi gli occhi della ragazza, incredula.

L'unica cosa che riuscì a fare fu urlare, lasciandosi cadere a terra.

Victoria trasalì nel sonno, svegliandosi con le guance umide e il ragazzo che l'aveva portata via dagli Hunters di fronte a lei.

"Ehi, piano, calmati" le disse egli, afferrandola per un braccio ed abbracciandola, accarezzandole poi con premura i capelli; ella si strinse maggiormente al suo petto, ricercando una briciola di conforto.

"Mia meravigliosa creatura..." sussurrò il ragazzo, asciugandole con i pollici le lacrime ormai secche sulle guance "Grazie" sorrise Victoria, stringendogli il polso per lasciarsi coccolare più a lungo dalle sue calde mani.

Si guardarono negli occhi e la ragazza non poté fare a meno di sorridere maggiormente: quando lo guardava continuava a provare quella dolce sensazione come la prima volta.

DeviantWhere stories live. Discover now