Chapter Seventeen: Silence

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Cuoio. Inchiostro. Violetta.

Le sue labbra ricordavano perfettamente il sapore della sua pelle, quando le aveva procurato quella macchia violacea, che in quel momento si era ritrovata a fissare pur di non fare contatto visivo diretto con lui.
Erano passati un paio di minuti da quando si era seduta sulle sue gambe, e nessuno dei due si era mosso di un millimetro. La situazione era completamente sfuggita di mano ad Aprilia, che adesso aveva il cuore che stava correndo una maratona.
Nel silenzio della stanza aveva un serio terrore che Malfoy arrivasse a sentirlo da quanta potenza metteva in ogni battito. Sembrava quasi un martello che volesse liberarsi dalla sua cassa toracica.

Una risatina echeggiò nella camera.
-Sbaglio o sei più tesa di una corda di violino?-

Doveva essere una frase quasi derisoria, ma Aprilia la concepì con una nota di allegro sarcasmo; percepì che non volesse prenderla in giro.
Lei lasciò andare uno sbuffetto gutturale per evitare di ridere troppo rumorosamente.
Quella situazione era surrealmente divertente, da un lato; dall'altro, non aveva mai affrontato nulla di così tanto imbarazzante.

-Non puoi nemmeno immaginare come stia.- gli sorrise lei, allacciando meglio le mani attorno al suo collo.

-Mh, mi sottovaluti, Morgan.- mosse i pollici sui fianchi della giovane in movimenti circolari.

Draco si chinò in avanti, poggiando l'orecchio sul petto della ragazza, la quale avvampò nuovamente, cercando di distanziarsi. Il biondo fece strisciare le mani fino alla sua schiena, dove la premeva leggermente per farla aderire meglio a lui.
Il cuore di Aprilia stava battendo come se fosse in tremendo pericolo di vita, e tutto questo il ragazzo lo sentiva. La diretta interessata deglutì, e portò le mani fra i capelli del ragazzo, osservando quanto fossero morbidi al tatto.
Passò le unghie sul cuoio capelluto in un gesto amorevole, per poi continuare sulla nuca, e risalire sulla testa.

Draco si staccò appena dal suo petto, giusto per guardarla negli occhi.

-Di cosa hai paura?- Questa volta non si riferiva alla cena dell'indomani.

Aprilia scosse leggermente la testa -Non lo so.- disse in un soffio.

Draco quindi portò le sue labbra su una delle guance morbide di Aprilia, per poi schioccarle un bacio. Un ampio e naturale sorriso le invase la faccia. Il ragazzo le schioccò un altro bacio sulla mascella, sull'orecchio, sul collo, arrivando a farla ridere per il lieve solletico che le stava creando.

-S-mettila, dai ho capito!- disse lei con difficoltà, tentando di allontanarsi dal lui.

La presa salda di Draco si strinse quando la spinse a distendersi sul letto, sotto di lui, che continuava a viziarla con i suoi baci. Dei versi di risate trattenute invasero la stanza, che mai aveva sentito ridere così tanto chi la abitava.
Aprilia, per smettere quella piacevole tortura, prese fermamente il viso del ragazzo fra le sue mani, in primis per fermarlo, poi per infilare nuovamente le dita fra i suoi capelli dorati.

-Hai ancora paura?- Chiese lui, come per dimostrare un punto. Delle ciocche gli scivolarono dalla fronte, e andarono a sfiorante il viso sorridente di Aprilia.

Lei scosse la testa, convinta -No-

Draco quindi, dopo aver rivolto un'occhiata veloce alle sue labbra, si chinò verso di lei, baciandola su quella bocca così perfetta e disegnata. Nonostante un minimo di ansia fosse rimasta, Aprilia non si sentiva più bloccata dal terrore come prima, quindi ricambiò il bacio, tirando a sé Draco tramite le mani dietro la testa, che continuavano a massaggiargli la cute.
Il ragazzo insinuò le mani sotto le cosce della ragazza, alzandole le gambe e mettendocisi in mezzo per far aderire meglio i loro corpi.
Aprilia sentì il biondo chiedere permesso di accesso alle sue labbra, e, un po' incerta, le dischiuse di appena uno spiraglio, per poi essere inondata da un piacere inaspettato.
In qualche modo contorto quel contatto così intimo fra le due lingue la accendeva, le faceva provare un piacevole bruciore allo stomaco, vicino all'inguine.
Dopo vari minuti passati avvinghiati l'uno all'altro, Draco le lasciò un ultimo bacio a stampo per poi sdraiarsi accanto a lei. Aprilia era ansimante, ma cercò nuovamente il contatto con la pelle di Draco, che trovò non appena ebbe infilato la testa nell'incavo fra la spalla ed il collo.
Lui le avvolse il busto con un braccio, stringendola a sé, e rivolse lo sguardo verso l'alto.

Reflected shadow (Draco Malfoy)Where stories live. Discover now