Chapter Thirteen: Deatheater

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Aprilia decise che era arrivato il momento di confidarsi con Hermione. Aveva preparato tutto un bel discorso su come glielo avrebbe detto, spiegandole delle vicissitudini della sua famiglia e che il suo stato sociale le imponeva, che anche lei era d'accordo su quanto fossero ingiuste; poi le avrebbe anche detto di Draco, e con un po' di fortuna avrebbe ricavato qualche consiglio.
Le aveva dato appuntamento allo stesso albero dove avevano parlato di Alice nel Paese delle Meraviglie. La mora arrivò trafelata con qualche minuto di ritardo, con la scusa di essersi trattenuta col professor Vitious per un'incantesimo avanzato.

Aprilia faticò a trovare le parole per spiegarle dove avrebbe passato tre giorni, delle ragioni e soprattutto con chi, ma straordinariamente ci riuscì, e non fu interrotta nemmeno una volta dall'amica.
Quando finì, però, Hermione rimase nel silenzio statico col quale aveva affrontato tutta la conversazione.
Aprilia dondolava da un piede all'altro, nel più completo imbarazzo.

-So che probabilmente non ti piacerà, non ne sono entusiasta nemmeno io, ma è una cosa che devo fare, da questa cena dipendono tante cose. Te lo dico perché.. sei una mia amica e mi sembrerebbe ingiusto sparire per tre giorni senza che nessuno di voi abbia mie notizie.- spiegò abbassando sempre di più la voce.

La strega rimase piacevolmente colpita dal fatto che la ragazza avesse scelto proprio lei per confidarsi, ma dall'altro lato non poteva fare a meno di trattenersi dall'esploderle in faccia.
Si portò due dita sul ponte del naso, stringendolo.

-Quindi fammi capire bene: te e Malfoy dovrete far finta di essere fidanzati per dare un'immagine positiva del legame fra le vostre famiglie?-

Aprilia annuì -Ho vissuto con Malfoy per tre anni, come ti ho detto. Quindi agli occhi delle altre famiglie dovremo sembrare quasi... dei promessi sposi.- si morse le labbra.

Hermione rimase colpita da quell'affermazione.
-Aspetta, ma... non dovrai mica sposare Malfoy, in futuro, o si?-

Aprilia scrollò le spalle -Non lo posso dare per assodato, ma di certo c'è che siamo entrambi esponenti di due importantissime famiglie nel mondo magico. Non è scritto da nessuna parte che sono obbligata a sposarlo, ma è come una sorta di regola che tutti i discendenti di Purosangue seguono.-

L'amica serrò le labbra, e scosse la testa.
-Ci deve essere pure un modo per evitarlo!-

Sul volto della ragazza si dipinse un debole sorriso. -Beh io almeno l'ho conosciuto. So di ragazze che sono state date in spose a ragazzi che non avevano mai visto.-

Voleva aggiungere che Draco non era poi così male, ma pensò non fosse il caso.

-E poi pensala in questo modo: almeno Malfoy non sarà mai felice, no?- sperava di risollevarle il morale, ma Hermione scosse la testa.

-Io non ho mai voluto il male di nessuno, nemmeno di Malfoy. Si, è uno spregevole lurido ed insulso, e gente come lui è proprio la definizione di "feccia sociale", ma è pur sempre un essere umano. Tutti meritano un po' di felicità nella vita, soprattutto quando hai un padre del genere.-

Aprilia si mostrò accigliata -Perché? Che ha fatto il padre di Malfoy?-

Hermione alzò le sopracciglia -Non lo sai? È stato processato ed imprigionato ad Azkaban; è un Mangiamorte.-

Aprilia si sentì mancare, il terreno sembrava aver preso da solo l'iniziativa di spostarsi da sotto i suoi piedi, e si ritrovò barcollante.

-C-come?- riuscì a mormorare con la gola improvvisamente prosciugata.

-È per questo che sono preoccupata! E se ti succedesse qualcosa? E se non ti permettessero di tornare ad Hogwarts?- Hermione le prese una mano.

Ad Aprilia quindi venne un dubbio, un mostriciattolo prese possesso del suo cervello, invadendole la testa di pensieri.
-Hermione... come... come fai ad essere sicura che io stessa non sia una.. una...-

-Dal fatto che nemmeno riesci a dirlo, Aprilia- la mora le sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, in un gesto quasi materno.
-Non mi metterò a sospettare di te, sei diversa dai Malfoy.-

Le due si abbracciarono, Aprilia ancora scombussolata -Ma a-anche Draco è...-

-Non lo sappiamo, stiamo cercando di capirlo.- Hermione accarezzò la testa dell'amica, la quale si strinse al suo petto, affondandovi la testa.
-Se scopri qualcosa mandaci un gufo, o faccelo sapere in qualche modo.-

Aprilia annuì, adesso con più paura addosso di prima.

-Però Draco mi ha detto che suo padre ci sarà alla cena...-
-Sicuramente troveranno un modo di farlo uscire momentaneamente di prigione, figurati.- sbuffò la mora risentita.

-Hermione...- sussurrò lei, con gli occhi ormai pieni di lacrime. Doveva dirlo, doveva dirlo a qualcuno o sarebbe esplosa di nuovo.

-..Ofelia è... è stata uccisa da... da un...- buttò giù a fatica la saliva, prima di stringere più forte Hermione.

-Ofelia è stata uccisa da un Mangiamorte.-

Dopo averlo detto scoppiò in lacrime; esattamente un mese dopo la sua morte, aveva detto ad alta voce ciò che le invadeva la testa da giorni. Hermione, senza parole per la mole di emozioni che doveva maneggiare la sua amica, si limitò a stringerla sempre di più, quasi a volerle dimostrare che lei c'era, e ci sarebbe stata.

L'incontro fra le due si concluse fra lacrime e parole di conforto, come sarebbe dovuto accadere molto prima.

Reflected shadow (Draco Malfoy)Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ