do you think the universe fights for souls to be together?

Magsimula sa umpisa
                                    

Jimin riaprì gli occhi di scatto e si alzó immediatamente, realizzando che il luogo dove in realtà si era rannicchiato non era altro che il suo letto. Respiró affannosamente con gli occhi spalancati e, guardandosi intorno, scoprì che quella si trattava solamente della sua solita camera da letto e che era già mattina inoltrata. Si toccó la fronte e sentì il sudore colagli da essa come una cascata e la stessa situazione era per il petto e per la schiena. Prese un grande respiro e rivolse gli occhi verso il soffitto prima di rendersi effettivamente conto di cosa avesse sognato quella notte.
Era consapevole di desiderare quel ragazzo da quando aveva passato quella notte, sapeva che i succhiotti stavano svanendo e che tutto stava gradualmente ritornando alla normalità. Tuttavia, era convinto che lui non sarebbe mai tornato com'era prima di esser stato trovato da Yoongi. Si sentì le labbra secche e anche la ferita su di esse, la quale si stava rimarginando quasi completamente, bruciava ancora.

Lo bramava. Ne era consapevole anche prima di fare quel sogno talmente esplicito e terrificante da avergli fatto gelare il sangue nelle vene. Desiderava ancora quelle mani stringere ogni parte del suo corpo, quelle scosse che solo lui aveva saputo donargli e, più di tutto, voleva ancora quelle labbra premute sulle sue in modo da sentirne il sapore e farsi completamente, inconfutabilmente di sua proprietà. Non importava se fosse per una notte o un'ora. Sapeva che da quel punto in poi avrebbe tentato di parlargli e gli avrebbe impedito di scappare di nuovo. Quei giorni infatti Yoongi non aveva fatto altro che progettare qualsiasi piano di fuga per filarsela, indipendente da cosa Jimin volesse dirgli. Pensó che fosse un vigliacco, una di quelle persone che non si prendeva la responsabilità per ciò che commetteva, ma non aveva idea che ciò che stava facendo Yoongi era un comportamento necessario mirato solo a proteggere sia se stesso che Jimin.

Voleva urlargli in faccia che avrebbe dovuto prendersi la responsabilità di quello che gli aveva fatto e che lo voleva di nuovo. Sperava di non vederlo più andare via da lui senza nemmeno degnarlo di uno sguardo poiché, nonostante ci avesse passato solo relativamente poco tempo, gli faceva male, lo feriva e non riusciva a capirne il motivo.

Afferró il cellulare e guardó l'ora, erano le undici e un quarto della mattina e tutto quello che fu capace di fare fu dare un occhiata fuori dalla finestra e alternarla con lo schermo del cellulare, il quale presentava tutti i contatti che possedeva. Digitó l'inizio di un nome e avvicinó l'indice sulla cornetta verde che consentiva di chiamare Yoongi.

«Non posso farlo.» Si disse poi, allontanando il dito. «Peró ho bisogno di parlargli.» E lo riavvicinó. «Ma se lo chiamassi non mi risponderebbe, o peggio, mi chiuderebbe in faccia.» Riallontanó il dito quasi immediatamente. «Ma forse...» Ci ripensó. «No, è impossibile, lasciamo perdere.»

Si arrese all'idea che, per come era fatto Yoongi, avrebbe sicuramente ignorato la sua chiamata o addirittura gli avrebbe risposto in modi non troppo gentili come aveva fatto diverse volte durante quei giorni. Decise dunque di non chiamarlo e aspettare di potergli parlare faccia a faccia, alzando di molto l'effettività del suo gesto.

Nel momento in cui gli squilló il cellulare, gli fu difficile non sperare che fosse Yoongi, ma era talmente improbabile che era una speranza di cui lui stesso si prendeva gioco. Girando lo schermo lesse infatti il nome di Jungkook.

"Pronto Kook?" Gli disse, accorgendosi solo in quel momento che dopo quel sogno la situazione tra i suoi pantaloni non era delle migliori.

"Ehy, ehyyy." Rispose quest'altro tutto contento. "Ti avevo avvertito della cena con i miei, vero?" Chiese il ragazzo. Jimin riusciva a sentire il suo sorriso solo dal tono di voce.

"Me l'avevi accennato, sí." Rispose allora il biondo, alzandosi dal letto.

"Ebbene, domani mi comunicheranno la data ufficiale." Disse il moro in tono pomposo, quei giorni sprizzava davvero energia da tutti i pori. "Ma la cena si farà... momento suspence..." Fece una pausa lunghissima. "All'atelier! All'ultimo piano che si tratta di una specie di sala ricevimenti! Con uno chef! Un cazzutissimo cheeeeef!"

♔ velvet & silk ♔ yoonmin, vkook, namjin Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon