Skool luv affair || 𝔹𝕋𝕊【𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀】

† 사 십 †

«allora, sei pronta?» mi domanda Yoongi da dietro alla porta

«sì » rispondo aprendola e mostrandogli la maglia a righe e i pantaloncini rosa che indosso «come mi stanno?»

«da quando chiedi certe cose?» mi guarda abbozzando un sorriso per poi mettermi in testa il suo cappellino nero  e prendermi la mano « tieni lo sguardo basso e non parlare, altrimenti ci scoprono »

In effetti ha ragione, da quando mi importa di cose simili?
Senza dire una parola , usciamo dall'ospedale e prendiamo un taxi.

«allora, dove volete andare?» chiede l'autista

Yoongi gli dice una via in cui portarci. Ma non dovevo mica scegliere io dove andare?

«ci tengo che tu venga con me in questo posto...» mi riferisce il biondo «poi andremo dove vuoi tu»

Ora mi sorgono dei dubbi, mi legge nel pensiero?
Annuisco alla sua affermazione con un sorriso in volto.

Il taxi si ferma davanti ad un cimitero, al ché guardo Yoongi confusa. Lui sembra ignorare la mia espressione e scende dall'auto. Camminiamo in silenzio fino ad una tomba con inciso il nome Son Seung-wan, il vero nome di Wendy...

«so che venire ad un cimitero non è un gran inizio per il nostro appuntamento... e so anche che Hyuna ti ha raccontato cos'è successo con Wendy... ma credo di doverti raccontare la mia versione della storia... prima che anche tu mi lasci...» mi spiega fissando la tomba «vedi... Wendy non era di certo la persona migliore di questo mondo, anzi, superficialmente era una delle peggiori che avessi mai incontrato, però... sotto sotto , non era cattiva, era solo una ragazzina in cerca di qualcuno in grado di proteggerla» per un attimo smette di parlare e sospira pesantemente «tuttavia ha incontrato me che, invece di proteggerla, l'ho praticamente uccisa...»

Entrambi rimaniamo in silenzio. Non so che dirgli, insomma, mi dispiace...

«perderla per me è stato davvero orribile, ho vissuto con i sensi di colpa per moltissimo tempo... poi sei apparsa tu... mi ricordavi Wendy al nostro primo incontro, fredda e disinteressata, così ho iniziato a girarti attorno per attirare la tua attenzione, anche se in modo sbagliato... poi però ho capito che tu eri completamente diversa da lei... spero tu possa perdonarmi per come ti ho trattata...»

«Yoongi...» lo abbraccio da dietro e appoggio la guancia sulla sua schiena «ti sembrerà una sciocchezza , ma io ti ho perdonato da molto tempo... e mi sento tremendamente in colpa per non poterti assicurare per quanto ancora io possa rimanere con te... ma ho parlato col dottore... il 21 farò l'operazione...»

Yoongi mi prende le mani sciogliendo il mio abbraccio e si volta a guardarmi.

«io ci sarò » afferma accarezzandomi i capelli

«spero tu stia scherzando » si intromette una ragazza dai capelli neri «il 21 c'è l'esame di fine anno»

«Nayeon, che ci fai qui?» le chiede Yoongi

«Tua cugina mi ha detto dove trovarti... davvero hai intenzione di saltare l'esame?» chiede preoccupata «se non lo fai...»

«so quali sono le conseguenze, e indovina, non me ne frega un cazzo» le risponde secco prendendomi la mano «Haneul, andiamo»

Seguo Yoongi in silenzio fino ad un bar. Quando ci sediamo ad un tavolo mi decido a fare domande.

«cosa succede se non fai l'esame?»

«nulla di grave» evita di rispondermi seriamente

«sii serio, per favore »

«Haneul, seriamente, l'esame posso farlo anche l'anno prossimo» ribadisce «tu sei più importante di un esame»

«da quando parli in modo così dolce?» chiedo ridendo

«ah, quindi preferisci che sia stronzo? D'accordo, nanetta» assume un tono più duro «se è così che preferisci , per me non è un problema »

Dopo qualche secondo di assoluto silenzio iniziamo entrambi a ridere.
Tuttavia, il fatto che lui voglia saltare l'esame non mi piace affatto...

Il mio cellulare inizia a squillare e sulla schermata compare il nome di mio fratello.

«che faccio?» mostro il cellulare a Yoongi «rispondo?»

«no» prende il mio telefono e lo spegne « niente più rompiscatole oggi, dove vorresti andare ora?»

«alla sala giochi » rispondo senza pensarci

«ne sei sicura?» mi guarda sorpreso

Annuisco e sul suo viso si forma un bellissimo sorriso.

Dopo essere stati per ore alla sala giochi, usciamo per andare a mangiare.

«allora, cosa vuoi di cena?» mi domanda tenendo stretta la mia mano

Faccio per rispondere, quando sento un sapore metallico raggiungere le mie labbra e portando una mano sotto al naso, mi rendo conto di star sanguinando, Yoongi , voltandosi verso di me, se ne accorge subito.

«Haneul! Ma stai sanguinando!» inizia ad agitarsi

«stai tranquillo...non ... non è nulla » provo a rassicurarlo inutilmente

«nulla? Ma se sembri una fontana? Torniamo all'ospedale »

«no, tranquillo, ora passa» mento tappandomi il naso

Tempo qualche secondo ed ho già le mani completamente piene di sangue e la testa inizia a girarmi.

«col cazzo sto tranquillo, andiamo» dice piegandosi per farmi salire a cavalluccio

Mi faccio prendere a cavalluccio da lui,  che subito dopo si avvia verso l'ospedale.

«Yoongi... così ti sporco la felpa...» mormoro tenendo il mento appoggiato alla sua spalla

«non importa, l'unica cosa importante è che non ti addormenti, okay?» mi spiega «perciò parla con me, raccontami qualcosa di bello che ti è successo»

«qualcosa di bello...?» ci penso un po' e poi rispondo « oggi... mi sono davvero divertita... »

«davvero?» mi domanda

«sì... ma... chi era... quella Nayeon...» chiudo gli occhi

«una mia compagna di corso... è abbastanza simpatica, ma si fa un po' troppo gli affari altrui...»

Yoongi's P.O.V.

dopo poco Haneul smette di rispondere alle mie domande, merda, dev'essersi addormentata.
Affretto il passo fino ad arrivare in ospedale, dove i medici si occupano di lei.

«sei un imbecille» afferma Matthew venendo nella mia direzione mentre mi trovo in sala d'aspetto «cosa pensavi di fare?»

« volevo solo che Haneul si divertisse...» provo a spiegare

«ti sembra divertente lo stato in cui si trova ora? »

«no, per nulla» abbasso lo sguardo

«allora non tornare più » dice guardandomi con odio « per il bene di Haneul, non devi più venire a trovarla, vai a casa o tornatene pure a Daegu, ma non venire più qui»