II

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– Toc toc, è permesso?
La sua voce si diffonde in tutta la mia stanza.

Mi giro a guardarla, ancora un po' imbarazzata per prima – entra pure.

Cammina lentamente davanti a me, poi si siede sul letto – allora piccola shadowhunter, devi ancora spiegarmi il perché di quella scusa.

Sbuffo leggermente e alzo gli occhi al cielo, che situazione.
– Non appena sei scappata, ho cercato subito di capire cosa avessi. Volevo evitare che Jace si preoccupasse, anche se diceva che in realtà non avevi nulla, e per questo ho mentito dicendo che sarei andata a trovare Luke. Volevo pensarci io a te, non avevo bisogno di qualcun altro.

Le parole sono uscite dalla mia bocca senza sosta, senza freni. Parole sincere e alla base di ciò che era la verità.

– Volevi pensarci tu a me? Che onore, Clary – sorride compiaciuta – ma hai ben altro di cui preoccuparti. Siamo perennemente in pericolo a causa di Valentine, è in giro per la città ma ancora non lo abbiamo rintracciato. Spero non faccia del male a nessuno, anche se ne dubito.

Porto una mano sulla sua guancia per rassicurarla, lei la prende delicatamente e nel frattempo si avvicina pericolosamente a me. Mi sento diversa, non so descrivere questa sensazione. Abbasso involontariamente lo sguardo e all'improvviso suona il mio cellulare. Mi allontano immediatamente e rispondo un po' nervosa: "Si, pronto, chi è? ... Magnus, dimmi. Davvero? Ok, va bene. Perfetto, saremo lì in un batter d'occhio."

– Ehm, Izzy – gesticolo a caso, ancora nervosa per prima – era Magnus. Mi ha chiesto di riunirci da lui perché è al corrente di svariate novità su Valentine.

Dopo aver pronunciato quel nome, la sua espressione si fa cupa e annuisce soltanto. Si alza di scatto – avviso Alec, tu avvisa Jace.

Corre via e non mi lascia il tempo per risponderle, al che chiamo in fretta Jace per informarlo.

Io e Jace ci affrettiamo ad entrare – scusate il ritardo ragazzi – mi siedo relativamente vicino ad Isabelle, ma subito dopo Jace occupa il posto tra noi due.

– Allora signore e signori – esclama Magnus – Valentine ha tentato di aprire un portale sfruttando uno stregone. Fortunatamente non ci è riuscito per via delle barriere innalzate ai confini della città, ma sono sicuro che ci riproverà, magari utilizzando mezzi più potenti e distruttivi. Lo stregone è stato trovato morto nei pressi di un parco giochi.

Porto una mano alla bocca e Jace sembra rattristito – Cosa possiamo fare noi? – dico preoccupata.

– Potete recarvi nei pressi di quel luogo e sorvegliare la zona per il momento. Per quanto mi riguarda, organizzerò un incontro con il branco e con i vampiri per discutere della situazione. Vi farò sapere.

– Grazie Magnus – Alec gli sorride premurosamente – Noi dividiamoci in due gruppi, da due ovviamente.

– Io con Izzy – dico senza pensarci due volte.

Si avvicina a me mentre Jace affianca Alec – Ok – dice Jace – state attente.

Si affrettano ad uscire e lo stesso facciamo noi, intanto io le prendo la mano. Ormai lo faccio sempre, mi fa sentire più sicura.

– Allora Clary – mi guarda stranita ma piuttosto indifferente – tutto ok con Jace?

– Con Jace? Ah, con Jace. Beh, tutto ok sì, ma la situazione si fa più complicata per via della questione fratello-sorella.

Mentre camminiamo mi stringe ancor di più la mano – e tu cosa senti?

Mi fermo di colpo – Cosa sento... – Cosa sento veramente? Forse non lo so nemmeno io.
Jace è sempre stato il mio punto debole: ha la capacità di stravolgermi le giornate con semplici gesti, ma ultimamente lo sento più distante a causa di ciò che abbiamo scoperto riguardo il nostro rapporto.

– Non so cosa sento Isabelle. So solo che vorrei mettere le cose in chiaro tra noi. A volte Jace è freddo e distante, altre volte si preoccupa di me e fa finta di nulla... non so cosa pensare.

- Vedrai che si sistemerà tutto – continua lei con tono rassicurante – non pensarci troppo.

Accenno un sorriso e subito dopo ci fermiamo a perlustrare la zona. Izzy cammina a passo lento poco più avanti rispetto a me e regge in mano la sua frusta, pronta ad usarla contro qualche minaccia nemica.
Dopo aver dato un'occhiata in giro ci posizioniamo 'spalle contro spalle' e restiamo in silenzio, ma con sguardo attento.
Non so in realtà cosa pensi lei della mia situazione: so solo che è sempre disponibile e non c'è momento in cui lei non mi rassicuri. Purtroppo ho portato un grande caos all'interno dell'istituto per via del fattore Valentine, e soprattutto ho creato un grande caos al mio interno dopo aver scoperto che è mio padre e che Jace è mio fratello.
Certe volte vorrei poter tornare alla mia vecchia vita, vorrei poter disegnare come un tempo e trascorrere le giornate serenamente... purtroppo non è possibile.

– CLARY, ATTENTA!
Izzy mi da uno spintone facendomi quasi cadere, ma allo stesso tempo mi salva da un demone spaventoso e soprattutto dai miei pensieri che mi avevano portato in un altro mondo.

La guardo combattere contro l'essere demoniaco; ad un certo punto quest'ultimo sferra un potente attacco contro Isabelle ferendola pesantemente, così mi alzo di fretta e lo pugnalo alle spalle – Non devi toccarla – lo pugnalo una seconda volta – mai più – ancora una terza volta – MAI PIÙ.

Rimango in quella posizione mentre il demone si dissolve piano piano e Isabelle cerca di alzarsi, faticando molto – Clary...

– Isabelle! – corro verso di lei e la sorreggo delicatamente, alzandola un poco dal suolo – Non stai bene. Torniamo immediatamente all'istituto.

Apre appena gli occhi e mi sussurra – Non c'è bisogno...

– Sì invece, ti ha indebolito molto – le sposto una ciocca di lato – andiamo.

La prendo in braccio e mi incammino verso l'istituto. Non riesco a fare a meno di guardarla di tanto in tanto per assicurarmi che non stia troppo male, ma sembra quasi che le scendano gocce di sudore dalla fronte. Devo sbrigarmi.

Non appena varco la porta principale, mi affretto a raggiungere la stanza di Izzy – Non preoccuparti, siamo quasi arrivate e adesso riuscirai a riposarti.

Dopo aver percorso tanti, troppi corridoi, trovo la sua stanza e la distendo velocemente sul letto, chiudendo successivamente la porta alle mie spalle.

– Clary...

– Sono qui, rilassati – Poggio delicatamente un panno bagnato sulla sua fronte, lei sussulta un poco – tranquilla Isabelle.

– Sto bene Clary – sussurra.

– Smettila, ora devi riposare. Starai meglio tra qualche ora.

Apre gli occhi e mi guarda per qualche attimo – mi basti tu per stare meglio – subito dopo li richiude.

Resto in silenzio per qualche secondo e sorrido quasi involontariamente.

My Mystery {Clizzy}Where stories live. Discover now