VIII

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Perché non li voglio? Forse perché Alec è sempre scontroso con me e Jace... beh, Jace mi mette in soggezione. Credo.
Ma non posso obbligare Isabelle a restare all'istituto o ad andare a pranzo solamente con me.

Afferro il cellulare e digito il numero di Alec che risponde al volo.

"Che c'è, Clary?"

"Oh ehm, mi chiedevo se tu e Jace voleste venire fuori a pranzo con me e Izzy."

Esita un attimo "Perché?"

"Senti, se non volete venire non fa nulla."

"Non intendevo questo" precisa Alec "mi sembra strano il fatto che tu chiami me e non Jace. Comunque sia, adesso lo avviso, ci si vede tra poco."

Ci mancava solamente questa. Deciso di tralasciare tutto ciò e mi reco nella mia stanza per sistemarmi un po'. Raccolgo i capelli in una treccia che lascio cadere su una spalla e mi trucco leggermente con un pochino di eye-liner.

Sento il cellulare vibrare, do una veloce occhiata e capisco che il messaggio è di Izzy: "Ti aspetto all'uscita dell'istituto."

Afferro quindi il cellulare e lo stilo, mi dirigo fuori e intravedo Jace e Alec in fondo al corridoio.
Dopo averli raggiunti, si creano attimo quasi interminabili di silenzio, seguiti da ripetuti sguardi di Jace verso di me.

– Beh? – interviene Alec – stiamo per caso giocando al gioco del silenzio a mia insaputa?

– Certo che no – esclamo – muoviamoci, Isabelle ci aspetta.

I lineamenti del viso di Alec sottintendono una totale confusione mista a stupire per quanto riguarda gli atteggiamenti del suo parabatai e i miei. Non lo biasimo.
La mia espressione cambia radicalmente quando i miei occhi incontrano una figura in lontananza con lunghi capelli neri.

Supero così i due ragazzi per raggiungere in fretta Isabelle; avverto lo sguardo di Jace su di me ma do a ciò poca importanza.

– Hey, per chi sei così bella? – dico senza pensarci due volte.

Viene sorpresa dalle mie parole dette all'improvviso, per cui si volta con un sorriso già presente in viso e ride leggermente – Oh, prova a indovinare.

Mi fa l'occhiolino ma non riesco a reagire in tempo poiché interrotta da Alec, nuovamente.

– Izzy si è fatta bella per Clary e Clary per Izzy. Possiamo andare?

Non riesco a credere a ciò che ho appena sentito. Divento completamente rossa in faccia mentre lo sguardo di Izzy va altrove.

– Che c'è? – esclama Alec con un sopracciglio alzato – stavo scherzando, era un modo per concludere il discorso e sbrigarci.

Regna ancora una volta il silenzio.

– Voi sì che siete strane. Andiamo.

Il ristorante si presenta molto bene, quanto meno apparentemente da l'impressione di essere molto elegante. I miei pensieri vengono infatti confermati non appena varchiamo la porta: i colori predominanti sono il blu, il rosso e le loro sfumature, il tutto rende il locale estremamente raffinato ai miei occhi.

– Allora – vengo affiancata da Isabelle, mentre una sua mano passa tra i lunghi capelli neri in maniera disinvolta – ti ricordo che domani affronteremo una delle tre spedizioni. Sei pronta?

– Sono prontissima – affermo con sicurezza, non distogliendo nemmeno per un secondo lo sguardo dai tanti tavoli di fronte a me.

Seguendo Jace e Alec, entrambe ci accomodiamo in due rispettive sedie, una di seguito all'altra; i due ragazzi prendono invece posto di fronte a noi.

My Mystery {Clizzy}Kde žijí příběhy. Začni objevovat